20 Aprile 2015
Cinque anni fa, dal relitto di uno scuna ritrovato a 50 metri di profondità al largo dell’arcipelago finlandese delle Åland, furono recuperate 168 bottiglie di champagne di oltre 170 anni fa.
Le bottiglie proverrebbero dai produttori Veuve Clicquot Ponsardin (VCP), Heidsieck e Juglar, e si sarebbero conservate molto bene grazie alla temperatura stabile, secondo uno studio comparso su Proceedings of the National Academy of the Sciences of the United States. La loro caratteristica più notevole sarebbe l’alto contenuto in zuccheri: taluni ritengono perciò che il contenuto della nave fosse destinato al mercato russo, che però richiedeva bevande con un contenuto di zuccheri persino più elevato. Le sfumature di sapore son state descritte in termini di affinità al cuoio, ai formaggi, al metallo, al fumo, o speziate, fruttate e floreali. I ricercatori avrebbero inoltre ottenuto altre informazioni sulle procedure di vinificazione dell’epoca.
Undici bottiglie sono andate all’asta, con dei prezzi molto elevati. Si ricordi anche la recente analisi riguardante la birra ritrovata sul medesimo relitto.
Lo studio “Chemical messages in 170-year-old champagne bottles from the Baltic Sea: Revealing tastes from the past”, di Philippe Jeandet, Silke S. Heinzmann, Chloé Roullier-Gall, Clara Cilindre, Alissa Aron, Marie Alice Deville, Franco Moritz, Thomas Karbowiak, Dominique Demarville, Cyril Brun, Fabienne Moreau, Bernhard Michalke, Gérard Liger-Belair, Michael Witting, Marianna Lucio, Damien Steyer, Régis D. Gougeon, e Philippe Schmitt-Kopplin, è stato pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States.
Link: PNAS; Nature; Phys.org; Live Science; International Business Times
Le isole Åland. Da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata da Abhijitsathe, suo lavoro derivativo ( ).