9 Maggio 2015
Si ritiene normalmente che un uomo di Chiesa nel Medio Evo conoscesse i fondamenti teologici, la liturgia e i sacramenti, e conseguentemente che fosse in grado di parlare il Latino, lingua fondamentale della liturgia. Uno studio pubblicato su eHumanitas evidenzia invece come ci siano prove in senso contrario, riguardo il Clero spagnolo degli ultimi secoli di Medio Evo. Parecchi appartenenti ad esso sarebbero stati poco istruiti e assai poco abili nel parlare quella lingua.
A testimoniarlo sarebbe anche la letteratura, ad esempio nella leggenda del tredicesimo secolo “El clérigo ignorante” nei Milagros de nuestra Señora, di Gonzalo de Berceo, che parla di un sacerdote rimproverato dal Vescovo in quanto in grado di dire solo una messa, e più per abitudine che per reale conoscenza. Il narratore di Lazarillo de Tormes (1544) lancia invece in modo divertente l’accusa ai sacerdoti ordinati più sulla base del denaro che della conoscenza. Non si tratta purtroppo di casi isolati. Il punto di partenza dello studio è un documento, Sacramentum matrimonii, con parti in Latino e parti nella lingua locale, che erano proprio quelle da comprendere e che costituivano le istruzioni sulla base delle quali si agiva. Il documento supporta perciò quanto si legge nella letteratura.
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Link: eHumanista; Medievalists
Crònica de Ramón Muntaner (1265-1336). Biblioteca de El Escorial; COD K-I-6-F 1, da Wikipedia, Pubblico Dominio, caricata da Georg-hessen.