7 Agosto 2015
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Chi vota preferisce naturalmente candidati con una voce più profonda, che più che all’età è associata a forza e competenza. Questi i risultati di uno studio che li assocerebbe anche ai nostri “istinti cavernicoli“, per i quali la leadership derivava anche dalla forza fisica, e non solo dalla saggezza o dall’esperienza.
Lo studio ha proposto dei candidati tra i 30 e i 70 anni agli 800 volontari che si sono sottoposti ai test. A risultare favoriti sono stati quelli tra i 40 e i 50 anni, di un’età cioè che non li vede privi di esperienza, ma neppure troppo vecchi da essere soggetti al declino fisico, o addirittura incapaci di una leadership attiva. E si tratta anche del periodo di tempo nella vita durante il quale la voce diventa più profonda.
Nella seconda parte del test si è chiesto ai volontari di scegliere tra voci registrate (come nell’esempio: una delle due è stata abbassata grazie al software) che chiedevano di votarli a Novembre (“I urge you to vote for me this November”). Le voci più profonde sono state preferite con percentuali tra il 60 e il 76% dei voti: forza e competenza percepite contavano più dell’età. Le voci profonde sono generalmente associate a più alti livelli di testosterone, e a maggiore forza fisica e aggressività.
In altre parole: ci consideriamo spesso razionali, ma i nostri giudizi sono anche determinati dall’impressione che riceviamo da segnali molto sottili. Conoscerli può aiutarci a controllarli.


Lo studio “Perceptions of Competence, Strength, and Age Influence Voters to Select Leaders with Lower-Pitched Voices”, di Casey A. Klofstad, Rindy C. Anderson, Stephen Nowicki, è stato pubblicato su PLOS One.
Link: PLOS One; Duke University; The IndependentInternational Business Times; Discovery NewsPhys.org; Science Daily.
Un cavernicolo che attacca un orso bruno, di Margaret A. McIntyre (“The cave boy of the age of stone”[1]), da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Sherurcij.
 

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