14 Gennaio 2016
Il profilo genetico di Ötzi, che visse sulle Alpi Orientali attorno al 3250 a. C., nel Calcolitico, era risultato finora elusivo per gli scienziati. In particolare, se da un punto di vista paterno i geni della mummia di Similaun possono ancora essere ritrovati presso le popolazioni oggi esistenti, dubbi sussistevano sui geni provenienti dal lato materno di Ötzi, che non sono invece presenti negli odierni gruppi umani.
Un nuovo studio sul mtDNA (cioè, il DNA mitocondriale, che si trasmette da parte di madre) ha evidenziato come la linea genetica materna (indicata con l’aplogruppo K1f) sia assente o rara nelle moderne popolazioni. Riguardo la sua origine, gli scienziati ritengono che si sia originata a livello locale sulle Alpi almeno 5300 anni fa, e suggeriscono che possa essersi estinta a causa di eventi demografici verificatisi in Europa 5000 anni prima del tempo presente.
Il DNA mitocondriale era già stato analizzato, anzi, era stato il primo ad essere analizzato, nel 1994. Non era però chiaro se l’incapacità di ricollegarlo alle popolazioni attuali fosse dovuta al limitato numero di campioni considerati per il confronto o piuttosto a una reale estinzione.
Il padre di Ötzi era invece nativo dell’Europa centrale (provenendo dal Vicino Oriente) e trova nei contadini di Svezia e Bulgaria le maggiori analogie da un punto di vista genetico. I due genitori, insomma, provenivano da contesti diversi dell’Europa preistorica.
Lo studio “Whole mitochondrial DNA sequencing in Alpine populations and the genetic history of the Neolithic Tyrolean Iceman”, di V. Coia, G. Cipollini, P. Anagnostou, F. Maixner, C. Battaggia, F. Brisighelli, A Gómez-Carballa, G. Destro Bisol, A. Salas & A. Zink, è stato pubblicato su Nature – Scientific Reports.
Link: Nature – Scientific Reports; EURAC 1, 2; Daily Mail; Tech Times.
La mummia di Ötzi sul luogo del ritrovamento, foto della da Wikipedia, Pubblico dominio, caricata da Maxperot.