24 Aprile 2015

Un’altra nave nel “Bay of Gdańsk Virtual Shipwreck Park”

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L’area del relitto nell’Ottobre 2014. Foto: NMM

Il modello 3D del relitto della nave cargo “Portowiec”, della prima metà del diciannovesimo secolo, può essere visto nel video preparato e condiviso dal Museo Marittimo Nazionale (NMM) di Danzica.
Il vascello fu studiato nel Giugno e nell’Ottobre 2014 dagli archeologi subacquei del NMM. Fino ad adesso, gli scienziati presentavano in 3D la condizione dei relitti prima di cominciare il lavoro di scavo. Nel caso del “Portowiec” è differente.
“Grazie agli sforzi del team di ricerca presentiamo le varie fasi del lavoro sul relitto. Guardando l’animazione si può fare una passeggiata virtuale all’interno del relitto e sentirsi come un archeologo subacqueo che studia un oggetto storico” – ha spiegato Tomasz Bednarz, autore e a capo del progetto “Bay of Gdańsk Virtual Shipwreck Park”.


 
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Il relitto nel Giugno 2014. Foto: NMM

L’animazione 3D e le fotografie del relitto mostrano l’oggetto al principio del progetto di ricerca nel Giugno 2014, e dopo aver svelato parte della sua struttura nell’Ottobre 2014. L’animazione è stata preparata da Janusz Różycki e Tomasz Bednarz – archeologi subacquei del Dipartimento di ricerca subacquea del NMM.
Il relitto F53.14, chiamato “Portowiec” è il relitto di una nave a vela costruita in quercia, lunga almeno 30 metri. I ricercatori fanon ipotesi sul fatto che il veliero fu costruito probabilmente nella prima decade del diciannovesimo secolo. Le analisi mostrano che il legno utilizzato nella costruzione proveniva dalla Pomerania Orientale.
Durante gli scavi dell’ultimo anno, gli archeologi hanno recuperato più di 140 oggetti dal relitto, inclusi frammenti di scarpe, ceramica, una bottiglia di vetro, strumenti da carpentiere, un mestolo in alluminio da tè, e frammenti di tubature in creta. Gran parte del relitto è sul fondo, con parti visibili dei lati che raggiungono l’altezza del ponte. La chiglia è a più di 2,5 metri al di sotto del fondale marino.
“Abbiamo utilizzato il software SfM (Structure from Motion) per sviluppare ed implementare un metodo innovativo di documentazione 3D fotogrammetrica dei relitti sul fondo del Mar Baltico – ha detto Bednarz. – Il programma utilizza algoritmi appropriati per generare un modello 3D da immagini 2D, riconoscendo la relazione positiva nello spazio di elementi individuali visibili nelle immagini” – ha aggiunto.
Secondo gli autori dei modelli, essi non sono visivamente attraenti, ma costituiscono uno strumento di misurazione flessibile e precisa per l’archeologia subacquea. Più importante, per gli archeologi, è il fatto che il metodo permette di documentare relitti anche in condizioni di visibilità scarsa sott’acqua, persino quando questa sia ridotta a meno di un metro.
Negli anni a venire, nel progetto “Bay of Gdańsk Virtual Shipwreck Park”, gli archeologi subacquei del NMM programmano di ricreare la documentazione archeologica in 3D di tutti i relitti in legno che riposano sul fondo della Baia di Danzica. Il lavoro di questa estate comincerà con i prossimi quattro vascelli. Questi includono: il relitto della nave da guerra del diciassettesimo secolo “Solen” e della barque del diciannovesimo secolo “Loreley”.
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Vista dalla poppa. Foto: NMM

Traduzione da PAP – Science & Scholarship in Poland

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