7 Dicembre 2014
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Nella giornata di oggi del 43 a. C., Marco Tullio Cicerone veniva assassinato da alcuni sicari che lo avevano raggiunto nella sua villa a Formia.
Cicerone visse ai tempi del secondo triumvirato e fu sostenitore fino alla fine della Repubblica. Nonostante questo e le divergenze, vide il successore di Cesare in Ottaviano, piuttosto che in Marco Antonio, contro il quale si scagliò con le orazioni che costituirono le Filippiche.
Nonostante l’opposizione di Ottaviano, Marco Antonio iscrisse Cicerone nelle liste di proscrizione, volendo la morte di questi più che di chiunque altro. Dopo l’assassinio, a Cicerone furono tagliate le mani e la testa, su ordine di Antonio.
Della morte di Cicerone scrive Plutarco nelle Vite Parallele (Loeb LCL 99, Plutarch’s Lives – VII – Demosthenes and Cicero, Alexander and Caesar; traduzione di Bernadotte Perrin, prima edizione 1919, pagg. 200-201, pagg. 216-217 dell’e-text, da Leobolus).
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Busto di Cicerone dai Musei Capitolini, foto di Glauco92, da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata da Soerfm.
Cicerone denuncia Catilina, affresco di Cesare Maccari da Palazzo Madama; da WikipediaPubblico dominio, caricato da Bogomolov.PL.
 

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