2016-1017 Interventi Programmati per il Giubileo della Misericordia – Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il MNR e l’Area Archeologica di Roma
Roma, 2 marzo 2016
Gli interventi programmati per il Giubileo della Misericordia sull’area archeologica centrale sono mirati a migliorare innanzi tutto la sicurezza, l’accessibilità e la fruizione dell’area archeologica centrale, in particolare del Colosseo e del Foro Romano e Palatino.
L’intera pianificazione non è funzionale soltanto a fronteggiare un’emergenza, ma è stata programmata come intervento strutturale per meglio valorizzare i siti archeologici e attrarre maggiori visitatori anche negli anni a venire.
Il Colosseo, che nel 2015 ha raggiunto la quota di 6,5 milioni di visitatori, è oramai vicino alla sua massima capacità di accoglienza. Un margine assai più ampio di aumento sarà invece sostenibile al Foro Romano e Palatino, che nei prossimi anni potrebbe diventare un nuovo polo di attrazione alla pari con l’anfiteatro Flavio.
Gli interventi presentati riguardano: servizi di biglietteria, ingressi e uscite dai monumenti, bookshop, bar, ristorazione, servizi igienici e misure di sicurezza. Sarà soprattutto l’apertura di aree, monumenti finora chiusi al pubblico e di un museo a permettere l’ampliamento e la differenziazione dei percorsi, unitamente alla accessibilità per tutti: il progetto è finalizzato al miglioramento dei servizi e a un conseguente e auspicabile aumento dei visitatori.
L’efficacia di questi interventi strutturali va misurata con il necessario aumento del personale di accoglienza, per permettere di tenere aperte le nuove aree messe a disposizione del pubblico. In tal senso è indicativo il successo riscontrato dall’inaugurazione della Rampa Imperiale di Domiziano dal giorno della sua apertura,
21 ottobre 2015. Quanto esposto è la prima fase di un piano strategico triennale mirato a una migliore valorizzazione dell’area archeologica centrale.
Gli interventi programmati per il Giubileo della Misericordia sull’area archeologica centrale sono mirati a migliorare innanzi tutto la sicurezza, l’accessibilità e la fruizione dell’area archeologica centrale, in particolare del Colosseo e del Foro Romano e Palatino.
L’intera pianificazione non è funzionale soltanto a fronteggiare un’emergenza, ma è stata programmata come intervento strutturale per meglio valorizzare i siti archeologici e attrarre maggiori visitatori anche negli anni a venire.
Il Colosseo, che nel 2015 ha raggiunto la quota di 6,5 milioni di visitatori, è oramai vicino alla sua massima capacità di accoglienza. Un margine assai più ampio di aumento sarà invece sostenibile al Foro Romano e Palatino, che nei prossimi anni potrebbe diventare un nuovo polo di attrazione alla pari con l’anfiteatro Flavio.
Gli interventi presentati riguardano: servizi di biglietteria, ingressi e uscite dai monumenti, bookshop, bar, ristorazione, servizi igienici e misure di sicurezza. Sarà soprattutto l’apertura di aree, monumenti finora chiusi al pubblico e di un museo a permettere l’ampliamento e la differenziazione dei percorsi, unitamente alla accessibilità per tutti: il progetto è finalizzato al miglioramento dei servizi e a un conseguente e auspicabile aumento dei visitatori.
L’efficacia di questi interventi strutturali va misurata con il necessario aumento del personale di accoglienza, per permettere di tenere aperte le nuove aree messe a disposizione del pubblico. In tal senso è indicativo il successo riscontrato dall’inaugurazione della Rampa Imperiale di Domiziano dal giorno della sua apertura,
21 ottobre 2015. Quanto esposto è la prima fase di un piano strategico triennale mirato a una migliore valorizzazione dell’area archeologica centrale.
Entro Pasqua sarà completata l’implementazione delle nuove misure di sicurezza con metal detector a portale e per borse per il Colosseo. All’interno del monumento in futuro sarà inaugurato anche un nuovo percorso con ingresso dedicato, per i gruppi organizzati
e prenotati (croceristi, agenzie di viaggio e altro). Si tratta di un’utenza stimata nel 20% del totale dei visitatori, circa 1,2-1,5 milioni di persone nell’arco dell’anno.
L’itinerario gruppi avrà una nuova entrata riservata, e un percorso che attraversa l’arena e continua nella porzione oggi chiusa del piano terreno del Colosseo.
I vantaggi:
• più accurati controlli di sicurezza in entrata con i metal detector e all’interno del monumento grazie a un flusso dei visitatori meglio distribuito, ottenuto con l’ulteriore ingresso e il nuovo itinerario;
• l’apertura di nuovi spazi per il percorso gruppi all’interno dell’anfiteatro permetterà una maggiore capienza di visitatori in una struttura archeologica che raggiunge spesso i limiti di sicurezza, con il conseguente blocco degli ingressi quando all’interno del monumento si superano le 3000 presenze;
• il nuovo ingresso destinato a circa il 20% dei visitatori alleggerirà le file, spesso molto lunghe, dell’entrata attuale, che rimarrà aperta migliorando anche il servizio per gli altri visitatori;
• saranno aumentati gli slot di biglietti in vendita per le agenzie e le guide, che lamentano della scarsità dei titoli d’ingresso reperibili.
COLOSSEO/Sicurezza, Nuovo Ingresso e Itinerario Speciale per i Gruppi
Nel piano per l’accessibilità e sicurezza per l’area archeologica centrale, oltre a un nuovo accesso al Colosseo, è in via d’attuazione l’installazione dei metal detector per le persone e le borse a tutti gli ingressi del Foro Romano e del Palatino. Saranno inoltre aperti un nuovo ingresso con biglietteria e due nuove uscite.
Attualmente sul lato del Campidoglio è presente una sola uscita, posta davanti al Carcere Mamertino (Carcer e Tullianum) all’incrocio tra via del Tullianum e via della Curia: dal 19 marzo questa uscita diventerà un’entrata.
Al termine del restauro curato dalla Soprintendenza, durante il Giubileo il Carcere Mamertino è destinato ad attrarre molte persone: la nuova entrata permetterà ai pellegrini e ai visitatori dal Carcere Mamertino di accedere direttamente al Foro Romano
e Palatino, senza dover fare un lungo percorso fino all’entrata più vicina, cioè la Salara Vecchia su largo Corrado Ricci.
Per sostituire l’uscita del Foro davanti al Carcere Mamertino, saranno aperte due nuove uscite: la prima, a maggio, su via di san Teodoro, nel tratto che prende il nome di via del Foro Romano; sarà poi aperta una seconda uscita che affaccerà sul Clivo Capitolino.
Tutte queste nuove aperture sono volte a migliorare le possibilità di fruizione del Foro Romano e Palatino, integrandola con le aree archeologiche del Comune.
FORO ROMANO E PALATINO/Incremento, Ingressi e Uscite
Nella prima settimana di dicembre è stato completato lo spostamento sulla piazza del Colosseo sotto il tempio di Venere e Roma della biglietteria del Foro Romano e Palatino, finora posta sulla via Sacra di fronte all’ingresso dell’Arco di Tito. La funzionalità della biglietteria è stata migliorata con l’aumento degli sportelli e da casse automatiche.
Lo spostamento è stato reso necessario da motivi di ordine pubblico e di sicurezza.
Sulla via Sacra, dalla piazza del Colosseo al cancello di ingresso detto Arco di Tito, un tratto di strada di circa 150 metri, si assiepavano le file di quanti dovevano fare il biglietto e di quanti dovevano entrare nel sito archeologico – tra gruppi e singoli visitatori –, con la conseguenza di un eccessivo assembramento, che rende difficoltosi
e lunghi i controlli per la sicurezza e rallenta l’eventuale arrivo di veicoli di emergenza.
Oltre a una maggiore sicurezza, lo spostamento della biglietteria è volto a migliorare il servizio di entrata e di bigliettazione al Foro Romano e Palatino. Sulla via Sacra arriveranno adesso solo i visitatori già muniti di titolo di ingresso, e con la riapertura per
Pasqua dell’entrata all’Arco di Tito le file saranno più ordinate, creando meno confusione e minori occasioni di prendere la coda sbagliata. L’intera biglietteria sulla piazza del Colosseo è dedicata esclusivamente a pagamenti con bancomat, carte di credito e voucher. Le file per acquistare i biglietti sulla piazza del Colosseo sono così più semplici e velocizzate.
FORO ROMANO E PALATINO/Spostamento e Miglioramento Funzionale della Biglietteria
Il 3 dicembre 2015 è stato inaugurato l’ampliamento del percorso di piena accessibilità senza barriere architettoniche del Foro Romano, che permette a tutti i visitatori una migliore fruizione del sito archeologico. L’attuale percorso di accessibilità del Foro Romano nell’estate 2016 sarà prolungato fino al Palatino, ampliando così il circuito dei luoghi dell’area centrale aperti a tutti.
I percorsi di accessibilità sono dedicati a quanti temporaneamente o permanentemente possono avere difficoltà di deambulazione, rendendo possibile loro una visita all’interno dell’area archeologica e facilitandola a quanti li accompagnano. Tuttavia la piena accessibilità rende più facile per tutti il percorso di visita.
Nei suoi luoghi più importanti da anni la Soprintendenza ha intrapreso un’opera di messa a norma dei percorsi di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche. Si tratta di un’operazione resa complessa in particolare nei siti archeologici, dove il superamento delle barriere architettoniche deve avvenire nel pieno rispetto delle strutture e dei reperti portati alla luce. Il percorso di accessibilità del Foro Romano è stato creato con tecniche tradizionali, compatibili ed è pienamente reversibile, tanto che la medesima impostazione è stata adottata nell’area archeologica di Pompei nell’ambito del Grande Progetto.
FORO ROMANO E PALATINO/Percorso e Piena Accessibilità
L’apertura di nuovi percorsi all’interno del Foro Romano e Palatino, dopo l’inaugurazione della Rampa Imperiale di Domiziano, continua permettendo di ampliare gli spazi di visita grazie all’accesso in futuro ad aree oggi chiuse al pubblico.
Il 21 ottobre 2015 l’inaugurazione della Rampa Imperiale ha riscosso un grande interesse da parte dei media di tutto il mondo, ma soprattutto dei visitatori. Oltre a destare ammirazione, questa imponente struttura costruita dagli imperatori come percorso dalla loro residenza ufficiale sul Palatino al Foro Romano rappresenta un
notevole asse urbanistico dell’antica città, incrociando due importanti strade romane.
Si tratta della via Nova e del Clivo della Vittoria, che è stato chiuso dal 1997 per gravi dissesti e su cui, grazie agli interventi eseguiti dal 2009 al 2014, oggi è possibile la valorizzazione con la riapertura al pubblico. Con la messa in sicurezza di queste due strade e ricongiungendole alla Rampa Imperiale, sarà possibile collegare il Palatino e il Foro Romano come ai tempi degli imperatori.
In particolare nel mese di aprile sarà aperto il tratto della via Nova che si congiunge con la Rampa. In fasi successive proseguiranno i lavori lungo il Clivo della Vittoria che, da una lato, condurrà nell’area delle Uccelliere Farnese sul Palatino, e nell’altra direzione a un percorso che mostrerà il Foro Romano e Palatino da una prospettiva inedita.
FORO ROMANO E PALATINO/Nuovi Percorsi
Storicamente bar, ristoranti, caffetterie e punti di ristoro automatici sono una delle carenze del Foro Romano e Palatino: nei prossimi anni verranno realizzate una serie di iniziative per migliorare l’esperienza di visita di milioni di persone in un’area archeologica tanto vasta.
Per l’inizio dell’estate 2016 sarà ultimata la costruzione del primo bar all’interno del Foro Romano e Palatino posizionato all’ingresso della Salara Vecchia (largo Corrado Ricci), e verrà bandita una gara Consip per la gestione del locale. Verranno inoltre installati altri distributori automatici di bevande e spuntini, che si andranno ad aggiungere ai due aperti nell’estate 2015.
L’impatto visivo che questi servizi possono avere su un’area archeologica di pregio come il Foro da sempre è uno degli ostacoli alla loro realizzazione: il luogo scelto per il nuovo bar alla Salara Vecchia sfrutta costruzioni esistenti, già adibite a biglietteria e
servizi igienici, garantendo un impatto visivo praticamente nullo.
È in via di progettazione un ristorante all’ultimo piano e sulla terrazza del Museo Palatino che, appena ultimato, sarà anch’esso messo a bando per la gestione. I lavori prevedono una ristrutturazione complessiva del museo che acquisirà nuovi spazi e
servizi, mentre è in corso il trasferimento a Palazzo Altemps della biblioteca ospitata all’ultimo piano del Museo. Nascerà così al centro di Roma un importante polo librario dedicato agli studiosi e agli appassionati di storia e archeologia, vista la vicinanza con
l’Istituto Germanico e l’École française, che hanno importanti biblioteche dedicate a queste materie.
Infine è allo studio una nuova illuminazione del Foro Romano, da realizzare entro l’estate del 2016, che permetterà le visite notturne in uno dei luoghi più carichi di storia della Capitale.
e prenotati (croceristi, agenzie di viaggio e altro). Si tratta di un’utenza stimata nel 20% del totale dei visitatori, circa 1,2-1,5 milioni di persone nell’arco dell’anno.
L’itinerario gruppi avrà una nuova entrata riservata, e un percorso che attraversa l’arena e continua nella porzione oggi chiusa del piano terreno del Colosseo.
I vantaggi:
• più accurati controlli di sicurezza in entrata con i metal detector e all’interno del monumento grazie a un flusso dei visitatori meglio distribuito, ottenuto con l’ulteriore ingresso e il nuovo itinerario;
• l’apertura di nuovi spazi per il percorso gruppi all’interno dell’anfiteatro permetterà una maggiore capienza di visitatori in una struttura archeologica che raggiunge spesso i limiti di sicurezza, con il conseguente blocco degli ingressi quando all’interno del monumento si superano le 3000 presenze;
• il nuovo ingresso destinato a circa il 20% dei visitatori alleggerirà le file, spesso molto lunghe, dell’entrata attuale, che rimarrà aperta migliorando anche il servizio per gli altri visitatori;
• saranno aumentati gli slot di biglietti in vendita per le agenzie e le guide, che lamentano della scarsità dei titoli d’ingresso reperibili.
COLOSSEO/Sicurezza, Nuovo Ingresso e Itinerario Speciale per i Gruppi
Nel piano per l’accessibilità e sicurezza per l’area archeologica centrale, oltre a un nuovo accesso al Colosseo, è in via d’attuazione l’installazione dei metal detector per le persone e le borse a tutti gli ingressi del Foro Romano e del Palatino. Saranno inoltre aperti un nuovo ingresso con biglietteria e due nuove uscite.
Attualmente sul lato del Campidoglio è presente una sola uscita, posta davanti al Carcere Mamertino (Carcer e Tullianum) all’incrocio tra via del Tullianum e via della Curia: dal 19 marzo questa uscita diventerà un’entrata.
Al termine del restauro curato dalla Soprintendenza, durante il Giubileo il Carcere Mamertino è destinato ad attrarre molte persone: la nuova entrata permetterà ai pellegrini e ai visitatori dal Carcere Mamertino di accedere direttamente al Foro Romano
e Palatino, senza dover fare un lungo percorso fino all’entrata più vicina, cioè la Salara Vecchia su largo Corrado Ricci.
Per sostituire l’uscita del Foro davanti al Carcere Mamertino, saranno aperte due nuove uscite: la prima, a maggio, su via di san Teodoro, nel tratto che prende il nome di via del Foro Romano; sarà poi aperta una seconda uscita che affaccerà sul Clivo Capitolino.
Tutte queste nuove aperture sono volte a migliorare le possibilità di fruizione del Foro Romano e Palatino, integrandola con le aree archeologiche del Comune.
FORO ROMANO E PALATINO/Incremento, Ingressi e Uscite
Nella prima settimana di dicembre è stato completato lo spostamento sulla piazza del Colosseo sotto il tempio di Venere e Roma della biglietteria del Foro Romano e Palatino, finora posta sulla via Sacra di fronte all’ingresso dell’Arco di Tito. La funzionalità della biglietteria è stata migliorata con l’aumento degli sportelli e da casse automatiche.
Lo spostamento è stato reso necessario da motivi di ordine pubblico e di sicurezza.
Sulla via Sacra, dalla piazza del Colosseo al cancello di ingresso detto Arco di Tito, un tratto di strada di circa 150 metri, si assiepavano le file di quanti dovevano fare il biglietto e di quanti dovevano entrare nel sito archeologico – tra gruppi e singoli visitatori –, con la conseguenza di un eccessivo assembramento, che rende difficoltosi
e lunghi i controlli per la sicurezza e rallenta l’eventuale arrivo di veicoli di emergenza.
Oltre a una maggiore sicurezza, lo spostamento della biglietteria è volto a migliorare il servizio di entrata e di bigliettazione al Foro Romano e Palatino. Sulla via Sacra arriveranno adesso solo i visitatori già muniti di titolo di ingresso, e con la riapertura per
Pasqua dell’entrata all’Arco di Tito le file saranno più ordinate, creando meno confusione e minori occasioni di prendere la coda sbagliata. L’intera biglietteria sulla piazza del Colosseo è dedicata esclusivamente a pagamenti con bancomat, carte di credito e voucher. Le file per acquistare i biglietti sulla piazza del Colosseo sono così più semplici e velocizzate.
FORO ROMANO E PALATINO/Spostamento e Miglioramento Funzionale della Biglietteria
Il 3 dicembre 2015 è stato inaugurato l’ampliamento del percorso di piena accessibilità senza barriere architettoniche del Foro Romano, che permette a tutti i visitatori una migliore fruizione del sito archeologico. L’attuale percorso di accessibilità del Foro Romano nell’estate 2016 sarà prolungato fino al Palatino, ampliando così il circuito dei luoghi dell’area centrale aperti a tutti.
I percorsi di accessibilità sono dedicati a quanti temporaneamente o permanentemente possono avere difficoltà di deambulazione, rendendo possibile loro una visita all’interno dell’area archeologica e facilitandola a quanti li accompagnano. Tuttavia la piena accessibilità rende più facile per tutti il percorso di visita.
Nei suoi luoghi più importanti da anni la Soprintendenza ha intrapreso un’opera di messa a norma dei percorsi di accessibilità e di superamento delle barriere architettoniche. Si tratta di un’operazione resa complessa in particolare nei siti archeologici, dove il superamento delle barriere architettoniche deve avvenire nel pieno rispetto delle strutture e dei reperti portati alla luce. Il percorso di accessibilità del Foro Romano è stato creato con tecniche tradizionali, compatibili ed è pienamente reversibile, tanto che la medesima impostazione è stata adottata nell’area archeologica di Pompei nell’ambito del Grande Progetto.
FORO ROMANO E PALATINO/Percorso e Piena Accessibilità
L’apertura di nuovi percorsi all’interno del Foro Romano e Palatino, dopo l’inaugurazione della Rampa Imperiale di Domiziano, continua permettendo di ampliare gli spazi di visita grazie all’accesso in futuro ad aree oggi chiuse al pubblico.
Il 21 ottobre 2015 l’inaugurazione della Rampa Imperiale ha riscosso un grande interesse da parte dei media di tutto il mondo, ma soprattutto dei visitatori. Oltre a destare ammirazione, questa imponente struttura costruita dagli imperatori come percorso dalla loro residenza ufficiale sul Palatino al Foro Romano rappresenta un
notevole asse urbanistico dell’antica città, incrociando due importanti strade romane.
Si tratta della via Nova e del Clivo della Vittoria, che è stato chiuso dal 1997 per gravi dissesti e su cui, grazie agli interventi eseguiti dal 2009 al 2014, oggi è possibile la valorizzazione con la riapertura al pubblico. Con la messa in sicurezza di queste due strade e ricongiungendole alla Rampa Imperiale, sarà possibile collegare il Palatino e il Foro Romano come ai tempi degli imperatori.
In particolare nel mese di aprile sarà aperto il tratto della via Nova che si congiunge con la Rampa. In fasi successive proseguiranno i lavori lungo il Clivo della Vittoria che, da una lato, condurrà nell’area delle Uccelliere Farnese sul Palatino, e nell’altra direzione a un percorso che mostrerà il Foro Romano e Palatino da una prospettiva inedita.
FORO ROMANO E PALATINO/Nuovi Percorsi
Storicamente bar, ristoranti, caffetterie e punti di ristoro automatici sono una delle carenze del Foro Romano e Palatino: nei prossimi anni verranno realizzate una serie di iniziative per migliorare l’esperienza di visita di milioni di persone in un’area archeologica tanto vasta.
Per l’inizio dell’estate 2016 sarà ultimata la costruzione del primo bar all’interno del Foro Romano e Palatino posizionato all’ingresso della Salara Vecchia (largo Corrado Ricci), e verrà bandita una gara Consip per la gestione del locale. Verranno inoltre installati altri distributori automatici di bevande e spuntini, che si andranno ad aggiungere ai due aperti nell’estate 2015.
L’impatto visivo che questi servizi possono avere su un’area archeologica di pregio come il Foro da sempre è uno degli ostacoli alla loro realizzazione: il luogo scelto per il nuovo bar alla Salara Vecchia sfrutta costruzioni esistenti, già adibite a biglietteria e
servizi igienici, garantendo un impatto visivo praticamente nullo.
È in via di progettazione un ristorante all’ultimo piano e sulla terrazza del Museo Palatino che, appena ultimato, sarà anch’esso messo a bando per la gestione. I lavori prevedono una ristrutturazione complessiva del museo che acquisirà nuovi spazi e
servizi, mentre è in corso il trasferimento a Palazzo Altemps della biblioteca ospitata all’ultimo piano del Museo. Nascerà così al centro di Roma un importante polo librario dedicato agli studiosi e agli appassionati di storia e archeologia, vista la vicinanza con
l’Istituto Germanico e l’École française, che hanno importanti biblioteche dedicate a queste materie.
Infine è allo studio una nuova illuminazione del Foro Romano, da realizzare entro l’estate del 2016, che permetterà le visite notturne in uno dei luoghi più carichi di storia della Capitale.
SERVIZI AL PUBBLICO FORO ROMANO E PALATINO8
In alcuni ambienti del chiostro di Santa Maria Nova, sorto nell’area del tempio di Venere e Roma, nel 1908 l’archeologo Giacomo Boni allestì un Antiquarium dove raccogliere ed esporre i reperti degli scavi del Foro Romano. Il complesso è ora interessato da un progetto di ristrutturazione, per offrire al pubblico un rinnovato Museo del Foro. Il nuovo museo racconterà lo sviluppo monumentale e simbolico della valle del Foro Romano: da zona utilizzata in epoca arcaica come sepolcreto a centro della vita civica, con funzioni e spazi progressivamente razionalizzati, a luogo per eccellenza della propaganda politica e della memoria collettiva.
I lavori di ripristino di questi ambienti sono stati affidati all’architetto Mario Bellini che, attraverso un’innovativa soluzione, integra nel percorso espositivo la cella dedicata a Roma del Tempio di Venere e Roma. Il progetto instaura un dialogo tra interno ed
esterno, Museo e Foro, monumento e documentazione archeologica: proprio gli ambienti centrali aperti sulla cella accoglieranno il celebre fregio tardo repubblicano proveniente dalla Basilica Emilia con scene relative alle origini di Roma.
Il piano inferiore del Museo sarà destinato a illustrare il tema delle origini di Roma e della fase più antica della città, fino al grande sviluppo edilizio e monumentale che caratterizza l’area del Foro Romano, soprattutto fra il II e il I sec. a.C. Il piano superiore accoglierà le più importanti testimonianze della Roma arcaica con i preziosi depositi votivi del Niger Lapis e i culti di Vesta e Saturno. Completeranno il percorso documenti epigrafici e opere d’arte di età imperiale. Il ricorso ai più moderni sistemi di comunicazione gioverà alla ricostruzione virtuale dei contesti e alla comprensione dei rapporti documentati con le altre civiltà italiche e con le colonie della Magna Grecia, attraverso ceramiche di importazione.
I lavori di ripristino di questi ambienti sono stati affidati all’architetto Mario Bellini che, attraverso un’innovativa soluzione, integra nel percorso espositivo la cella dedicata a Roma del Tempio di Venere e Roma. Il progetto instaura un dialogo tra interno ed
esterno, Museo e Foro, monumento e documentazione archeologica: proprio gli ambienti centrali aperti sulla cella accoglieranno il celebre fregio tardo repubblicano proveniente dalla Basilica Emilia con scene relative alle origini di Roma.
Il piano inferiore del Museo sarà destinato a illustrare il tema delle origini di Roma e della fase più antica della città, fino al grande sviluppo edilizio e monumentale che caratterizza l’area del Foro Romano, soprattutto fra il II e il I sec. a.C. Il piano superiore accoglierà le più importanti testimonianze della Roma arcaica con i preziosi depositi votivi del Niger Lapis e i culti di Vesta e Saturno. Completeranno il percorso documenti epigrafici e opere d’arte di età imperiale. Il ricorso ai più moderni sistemi di comunicazione gioverà alla ricostruzione virtuale dei contesti e alla comprensione dei rapporti documentati con le altre civiltà italiche e con le colonie della Magna Grecia, attraverso ceramiche di importazione.
Documentazione: Interventi Programmati SSCOL
Come da MiBACT, Redattrice Sandra Terranova