22 Giugno 2015
Proseguono gli studi sulla mandibola umana, datata tra i 37 e i 42 mila anni fa e ritrovata nel 2002 a Peştera cu Oase, in Romania. L’importanza del reperto risiede nel fatto che una percentuale compresa tra il 6 e il 9% del suo genoma proviene dai Neanderthal: è la più alta mai ritrovata in un moderno umano.
Essa dimostra quindi che i primi moderni umani ad arrivare in Europa si mescolarono ai Neanderthal, come già in Medio Oriente. L’individuo di Peştera cu Oase aveva perciò un antenato Neanderthal tra le quattro e le sei generazioni. Pare però che la popolazione locale non contribuì ai moderni Europei, non trovando discendenti diretti oggi. Questa prima migrazione in Europa interagì maggiormente con i Neanderthal ma finì probabilmente estinta. I Neanderthal si estinsero attorno ai 35 – 40 mila anni fa, vi furono 5 – 10 mila anni durante i quali coesistettero in Europa coi moderni umani.
Lo studio “An early modern human from Romania with a recent Neanderthal ancestor”, di Qiaomei Fu, Mateja Hajdinjak, Oana Teodora Moldovan, Silviu Constantin, Swapan Mallick, Pontus Skoglund, Nick Patterson, Nadin Rohland, Iosif Lazaridis, Birgit Nickel, Bence Viola, Kay Prüfer, Matthias Meyer, Janet Kelso, David Reich & Svante Pääbo, è stato pubblicato su Nature.
Link: Nature; Max-Planck-Gesellschaft; Howard Hughes Medical Institute; Institute of Vertebrate Paleontology and Paleoanthropology; Science Daily; Live Science
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