Il Parco Archeologico del Colosseo, nell’ambito di un progetto di studio e ricerca, ha riportato alla luce alcuni ambienti di una lussuosa domus di età tardo-repubblicana, un tempo esistente esattamente nell’area in cui, in età augustea, vennero costruiti gli Horrea Agrippiana, i celebri magazzini lungo il Vicus Tuscus (strada commerciale che collegava il porto fluviale sul Tevere e il Foro Romano) costruiti dal genero di Augusto, Marco Vipsanio Agrippa.
Resti di domus romane vicino alla Torre di Pisa, ritrovato anche il frammento di una testa di leone in terracotta
I difensori del patrimonio culturale che salvaguardarono i disegni degli Uffizi in un libro, Storia di una collezione, di Miriam Fileti Mazza
Una delle domus più belle e sontuose di Pompei, la Casa dei Vettii, riapre dopo oltre 20 anni di attesa.
Il progetto di restauro, intrapreso nel 2016 sotto l’egida di Massimo Osanna si è avvalso della collaborazione di un team interdisciplinare che ha coinvolto archeologi, architetti, restauratori, ingegneri, strutturisti e esperti di giardinaggio, profilandosi come uno dei cantieri più complessi nel panorama dei beni archeologici degli ultimi decenni.
Uno dei luoghi più imponenti e suggestivi della Roma antica, le Terme di Caracalla, svela, grazie ad un ampliamento del percorso di visita, cosa vi fosse prima della costruzione del complesso.
Dall’8 aprile e fino al 29 agosto 2022 a Palazzo Madama la mostra “Invito a Pompei” curata dal Parco Archeologico di Pompei e dall’Istituto sabaudo consentirà ai visitatori di scoprire gli ambienti più lussuosi di alcune delle più prestigiose abitazioni vesuviane accogliendoli nell’intimità domestica di I secolo d.C.
Aperture straordinarie a Pompei. L’iniziativa partirà il 14 febbraio con nuovi percorsi di visita.
Visitando Pompei spesso ci si chiede cosa si cela all’interno di molte abitazioni chiuse al pubblico con la richiesta frequente di poterle visitare al più presto. Questo sarà possibile grazie ad un progetto di riaperture speciali dal 14 febbraio e poi fino al 31 marzo.
La storia dell’Aventino, ricordato dalle fonti per la sua natura aspra, arriva fino ai primordi dell’origine di Roma e deve la sua fortuna proprio alla peculiare morfologia di roccaforte ricca di risorse idriche nel sottosuolo. E ricca è anche la sua stratigrafia archeologica con indagini che, a seguito del cambiamento di destinazione d’uso degli edifici della Banca Nazionale del Lavoro, hanno interessato l’area dal 2014 al 2018.
A Santa Maria Capua Vetere (CE), in via Aldo Moro, lungo l’antica via Appia, potremmo avere la sorpresa di imbatterci, in luogo di un comune scantinato, nientemeno che in una domus romana risalente al I secolo a.C.
Dopo oltre trent’anni dalla chiusura, il Parco Archeologico di Ercolano ha restituito alla collettività la Casa del Bicentenario, così denominata in quanto portata alla luce da Amedeo Maiuri nel 1938