VAN EYCK E LE MINIATURE RIVELATE – 50 capolavori dalla raccolta di manoscritti di Palazzo Madama, la mostra a cura di Simonetta Castronovo
Palazzo Madama
Corte Medievale
Piazza Castello – Torino
23 maggio – 8 settembre 2025
Apre al pubblico giovedì 23 maggio il progetto espositivo Van Eyck e le miniature rivelate, curato da Simonetta Castronovo, conservatrice di Palazzo Madama, e realizzato in partnership con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino.
La mostra nasce dalla volontà di valorizzare e approfondire la conoscenza della collezione di manoscritti e miniature ritagliate (cuttings) del Museo Civico d’Arte Antica di Torino, costituita da 20 codici miniati, 10 incunaboli e da un ricco fondo di 80 tra fogli e miniature ritagliate, databili tra il XIII e il XVI secolo raramente esposta perché particolarmente delicata.
Il progetto intende svelare e illustrare al pubblico un patrimonio che pochi conoscono, affiancando alle vetrine una grafica che, oltre a inquadrare ciascun volume e ciascun frammento nel giusto contesto geografico e stilistico, apra anche degli approfondimenti sia sulle tecniche di realizzazione dei manoscritti e i materiali impiegati, sia sulle biblioteche nel Medioevo e nel Rinascimento e sulla circolazione dei libri in questo periodo.
Il progetto ha preso avvio nel 2021, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici (prof. Fabrizio Crivello) e il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino (prof. Angelo Agostino), e il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale (prof. Maurizio Aceto). Il primo intervento è consistito nella schedatura sistematica dei materiali e in una campagna fotografica di tutte le opere prese in esame, seguite da una campagna di analisi scientifiche (quali misurazioni con le tecniche FORS e XRF riguardanti i supporti, i pigmenti, le dorature). La mostra nasce quindi dalla volontà di presentare, terminati i rilevamenti e le ricerche su questo fragile patrimonio, gli esiti degli approfonditi studi appena conclusi.
mostra Van Eyck e le miniature rivelate, 50 capolavori dalla raccolta di manoscritti di Palazzo Madama. Gallery, crediti per le foto: Studio Gonella
L’esposizione è articolata in sei sezioni cronologiche. Aprono la mostra, all’interno della sezione dedicata al Duecento e al Trecento, gli Statuti della Città di Torino del 1360 (manoscritto noto come Codice delle Catene, oggi conservato nell’Archivio Storico del Comune), un volume di grande importanza politica e simbolica per Torino, dal momento che racchiude i primi ordinamenti che regolavano la vita cittadina e i rapporti del Comune con i conti di Savoia; quindi, due statuti di Corporazioni medievali, la Matricola degli orefici e quella dei Cordovanieri di Bologna, e infine una Bibbia del 1280, autentico capolavoro del Duecento bolognese.
Al Gotico internazionale e lombardo appartengono una serie di frammenti provenienti da raffinati Libri d’ore e Antifonari legati al gusto della corte dei Visconti, come il Giovanni Battista di seguace di Michelino da Besozzo; mentre nella sezione dedicata al XV secolo in Francia e nelle Fiandre sarà presentato il celebre codice delle Très Belles Heures de Notre Dame di Jean de Berry, noto anche come Heures de Turin-Milan, con miniature di Jan van Eyck, l’opera più preziosa in assoluto del Museo Civico di Torino, mai più esposto al pubblico dal 2019; affiancato da altre testimonianze dell’arte fiamminga e franco fiamminga, alcune giunte precocemente in Piemonte: come il Messale commissionato dalla famiglia Buschetti di Chieri, il Libro d’Ore di Simon Marmion e il Libro d’ore di Chalons-sur-Saone di Antoine de Lonhy, il pittore borgognone poi attivo tra Savoia, Valle di Susa, Torino e Chieri nell’ultimo quarto del Quattrocento. Risalenti al XV e XVI secolo e provenienti da Ducato di Savoia sono invece, il Libro d’Ore Deloche del Maestro del Principe di Piemonte e il Laudario della Confraternita di Santa Croce di Cuneo.
Seguono una quinta sezione, dedicata al Rinascimento, con il Messale del cardinale Domenico della Rovere miniato da Francesco Marmitta e numerosi frammenti, e infine quella dedicata agli incunaboli miniati, con il raro Libro d’Ore di Antoine Vérard (Parigi 1481-1486). Chiude la mostra il cosiddetto Libro di Lettere Astrologiche (1550), in realtà un manuale di calligrafia, forse realizzato per il giovane Emanuele Filiberto di Savoia, con straordinarie iniziali a inchiostro, ancora di ispirazione medievaleggiante.
La pubblicazione del catalogo sistematico di questa collezione, dove confluiranno anche i risultati delle indagini diagnostiche e che vede la collaborazione di ventisei specialisti di miniatura medievale e rinascimentale, è prevista per giugno 2025 per i tipi dell’Artistica Editrice di Savigliano.
In occasione della mostra “Van Eyck e le miniature rivelate” Palazzo Madama e il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino propongono tre conferenze di approfondimento con Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni e Giovanni Carlo Federico Villa, per conoscere la tecnica della miniatura, la tradizione dei libri decorati, e alcuni dei protagonisti – in primis il fiammingo Jan van Eyck e l’emiliano Francesco Marmitta – che hanno contribuito a rendere questa pratica cruciale per lo sviluppo artistico tra Medioevo e Rinascimento.
Lunedì 26 maggio ore 17.00
Le Ore di Torino-Milano e gli inizi della pittura fiamminga
con Fabrizio Crivello, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici
Mercoledì 4 giugno 2025, ore 17.00
I Libri d’Ore: preghiere e immagini per la devozione privata
con Giovanna Saroni, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici
Lunedì 30 giugno 2025, ore 17.00
In miniatura, rinascenze padane. Francesco Marmitta sulle vie del Po
Con Giovanni C.F. Villa, Direttore di Palazzo Madama
Le conferenze sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Non è necessaria la prenotazione. Tutte le info sul sito
INFO UTILI:
SEDE ESPOSITIVA E DATE Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
piazza Castello, Torino
Dal 22 febbraio 2024
ORARI Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
BIGLIETTI Incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00
Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card
INFORMAZIONI
e-mail: palazzomadama@fondazionetorinomusei.it
telefono: 011 4433501
www.palazzomadamatorino.it
ATTIVITÀ PER IL PUBBLICO
in occasione della mostra “Van Eyck e le miniature rivelate”
QUATTRO PASSI NELLA MINIATURA MEDIEVALE
Laboratorio gratuito per ragazzi dai 10 anni in su. 18 giugno 2025, ore 14.00
Durata 1h30m
Laboratorio didattico a cura e con Paolo Crivellaro
Paolo Crivellaro – nelle vesti del mago dei colori Polyn de Quiers – svela i segreti della miniatura col suo armamentario di colori e strumenti, alcuni dei quali hanno lasciato temporaneamente il suo laboratorio per essere inseriti nel percorso di visita della mostra “Van Eyck e le miniature rivelate”: da qui il Mago dei colori partirà per soffermarsi sui materiali e sugli strumenti utilizzati dagli antichi amanuensi (pigmenti, leganti, penne di diversi volatili, ecc.) e per vedere i risultati sulle pagine dei manoscritti di Palazzo Madama.
Nella seconda parte del laboratorio i giovani partecipanti si sposteranno in giardino per scoprire la tecnica utilizzata per produrre gli inchiostri e gli acquarelli medievali che, a differenza di oggi, erano conservati in forma di pezzuole di tessuto: scopriremo insieme come si faceva a riattivarle per ottenere l’inchiostro da usare poi con una vera penna sulla pergamena.
Paolo Crivellaro ha un approccio ai colori che si può senz’altro definire multidisciplinare perché coinvolge, arte, botanica, zoologia, chimica e chimica antiquaria, geologia, ricerca archivistica e lessico medievale.
L’interesse nasce da una sfida della preadolescenza: nella spartana enciclopedia di casa le poche pagine dedicate alla miniatura medievale dicevano che le ricette dei suoi splendidi colori giacevano sepolte per sempre nel silenzio dei chiostri abbaziali. Una sentenza inaccettabile per un ragazzino affascinato da quegli splendori e confutata solo molti anni dopo (complice un volume di Franco Brunello) grazie alla riscoperta dei ricettari medievali ed ellenistici.
Da allora, oltre a impegnarsi nella ricerca archivistica, non ha mai smesso sia di sperimentare quelle ricette raccogliendo per la sua collezione minerali, terre, licheni, bacche, radici, legni, insetti e molluschi, sia di usarne i colori ottenuti nella miniatura su pergamena e nella pittura su tavola.
Prenotazione obbligatoria: t. 011442929; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
CICLO DI TRE CONFERENZE DI APPROFONDIMENTO
26 maggio -30 giugno 2025 Palazzo Madama
Sala Feste
In occasione della mostra “Van Eyck e le miniature rivelate” (23 maggio – 8 settembre
2025) Palazzo Madama e il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino propongono tre conferenze di approfondimento con Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni e Giovanni Carlo Federico Villa, per conoscere la tecnica della miniatura, la tradizione dei libri decorati, e alcuni dei protagonisti – in primis il fiammingo Jan van Eyck e l’emiliano Francesco Marmitta – che hanno contribuito a rendere questa pratica cruciale per lo sviluppo artistico tra Medioevo e Rinascimento.
Lunedì 26 maggio ore 17.00
Le Ore di Torino-Milano e gli inizi della pittura fiamminga
con Fabrizio Crivello, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici
Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica conserva una delle opere più importanti e controverse del Medioevo: le cosiddette Ore di Torino-Milano. Si tratta di una porzione di un manoscritto miniato ambiziosissimo voluto da Jean, duca di Berry (1340-1416): un monumentale Libro d’Ore che avrebbe dovuto competere con le grandi realizzazioni librarie promosse dai fratelli Carlo V, re di Francia (1364-1380), e Filippo l’Ardito, duca di Borgogna (1363-1404). La decorazione, avvenuta in fasi e campagne successive, fu avviata in Francia alla fine del Trecento e proseguì negli antichi Paesi Bassi fino alla metà del XV secolo. Qui intervennero alcuni pittori attivi intorno a Jan van Eyck, il protagonista del rinnovamento fiammingo, al quale sono attribuite due delle miniature del manoscritto torinese, tra le più celebri del basso Medioevo.
Fabrizio Crivello ha studiato all’Università di Torino e alla Scuola Normale di Pisa. Dal 2005 è docente di Storia dell’arte medievale e di Storia della miniatura presso l’Università degli studi di Torino. Si occupa principalmente dell’arte del primo e dell’alto Medioevo, con particolare
riferimento all’età carolingia e ottoniana. Altri ambiti di interesse sono le arti del colore e suntuarie di età romanica, le relazioni e gli scambi artistici tra l’Italia e i centri a nord delle Alpi, i rapporti con la tradizione dell’arte antica e tardoantica, la ricezione in Occidente di modelli bizantini e mediterranei.
Mercoledì 4 giugno 2025, ore 17.00
I Libri d’Ore: preghiere e immagini per la devozione privata
con Giovanna Saroni, Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Studi Storici
Il Libro d’Ore è stato definito a giusto titolo un best-seller del tardo Medioevo e del Rinascimento. Nacque in Europa verso la metà del XIII secolo e per circa tre secoli ebbe uno straordinario successo soprattutto a Nord delle Alpi, in Francia e nei Paesi Bassi. Si trattava di libri destinati alla devozione laica: contenevano le preghiere da recitare privatamente seguendo la liturgia delle ore, ed erano quasi sempre dotati di immagini e decorazioni che, oltre a scandire i testi più importanti, costituivano un utile supporto per la meditazione individuale. L’ampiezza e la sontuosità dell’apparato decorativo dipendevano dalla disponibilità economica del o della committente: esistevano copie lussuosissime, realizzate secondo precise indicazioni del destinatario, e copie più dozzinali create direttamente per la vendita.
Partendo dai numerosi Libri d’Ore conservati a Palazzo Madama, la conferenza si propone di indagare questa fortunata tipologia di libro manoscritto.
Giovanna Saroni si è formata a Torino, Firenze e Parigi. Dal 2012 è docente di Storia dell’arte medievale, Storia della miniatura e Storia dell’arte fiamminga all’Università degli studi di Torino. I suoi ambiti di ricerca privilegiati sono la cultura figurativa tra Piemonte, Valle d’Aosta e Savoia alla fine del Medioevo, con particolare riferimento all’arte di corte e ai miniatori attivi per i duchi di Savoia nel XV secolo; la decorazione dei libri miniati in Savoia e a Parigi nel Basso Medioevo; la storia del collezionismo tra Medioevo e età moderna; la fortuna del romanico e del gotico nell’arco alpino occidentale nell’Ottocento.
Lunedì 30 giugno 2025, ore 17.00
In miniatura, rinascenze padane. Francesco Marmitta sulle vie del Po
Con Giovanni C.F. Villa, Direttore di Palazzo Madama
È nella vicinia di San Paolo, dalla parte del borgo della Piazzola, che Francesco Marmitta prende casa e bottega. Lui, che da giovane si è formato a Ferrara, per poi girare il mondo assieme al fratello Niccolò, è nella natia Parma che infine torna nel 1496, da trentenne ricco e celebrato per la sua altissima arte. Ed è qui, nel casalingo laboratorio, che nel 1501 termina di miniare un messale ordinato dal cardinale Domenico della Rovere per la cattedrale di Torino, esito di oltre tre anni di lavoro. Un capolavoro capace di esprimere tutta la vitalità di un Rinascimento padano che, accanto all’architettura, la scultura e la pittura, ha ancora la miniatura quale segno prezioso di una stagione al tramonto, capace nella poesia di Marmitta di conciliare le novità del tempo con le suggestioni classiche e il gusto di nostalgiche corti.
Giovanni Carlo Federico Villa, direttore di Palazzo Madama e Presidente dell’Ateneo di Scienze
Lettere ed Arti di Bergamo, è docente di Storia dell’Arte Moderna e di Museologia e Museografia all’Università degli Studi di Bergamo. Già componente del Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Ministero della Cultura (2019-2022), è stato direttore onorario dei Musei Civici di Vicenza e Conservatoria Pubblici Monumenti (2015-2018). Ha curato numerosi progetti espositivi all’estero e in Italia, tra cui quelli per le Scuderie del Quirinale di Roma (2006-2013). Autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche e monografie, numerose sono le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Non è necessaria la prenotazione.
Testi e immagini dall’Ufficio Stampa Fondazione Torino Musei