12 Ottobre 2015
Stonehenge
Cosa mangiavano i costruttori di Stonehenge? È questa una domanda alla quale si è giunti a rispondere con un nuovo studio, pubblicato su Antiquity.
Presso Durrington Walls si sono ritrovate abitazioni contemporanee alla fase principale delle costruzioni a Stonehenge. In che rapporto erano i due luoghi? Si ritiene che l’insediamento del Tardo Neolitico, risalente al venticinquesimo secolo a. C., comprendesse gli edifici dove risiedevano i costruttori di Stonehenge.
I resti lì ritrovati sono ceramiche e ossa animali. La distribuzione è apparsa significativa agli studiosi: nelle aree residenziali vi sarebbero resti di carne bovina e suina (bolliti o arrosti, nei focolari domestici o in barbecue all’aperto) e prodotti caseari, mentre nelle aree cerimoniali sarebbero prevalenti i derivati del latte (latte, yoghurt e formaggi). Per questi ultimi si tratterebbe di un’indicazione della loro importanza rituale e del fatto che fossero ritenuti simboli di purezza. Le prove del consumo di vegetali sarebbero invece poche nell’area.
I banchetti e la condivisione del cibo sarebbero risultati che contrastano con l’idea che i costruttori di Stonehenge fossero schiavi. La notevole organizzazione in cucina sarebbe inoltre qualcosa di inaspettato per quest’epoca preistorica.
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Lo studio “Feeding Stonehenge: cuisine and consumption at the Late Neolithic site of Durrington Walls”, di Oliver E. Craig, Lisa-Marie Shillito, Umberto Albarella, Sarah Viner-Daniels, Ben Chan, Ros Cleal, Robert Ixer, Mandy Jay, Pete Marshall, Ellen Simmons, Elizabeth Wright e Mike Parker Pearson, è stato pubblicato su Antiquity.
Link: Antiquity; University of York; Science DailyPast Horizons.
Stonehenge, foto da WikipediaCC BY 2.5, caricata da e di Wigulf~commonswiki.
 
Vista dei Durrington Walls da Woodhenge, foto di Psychostevouk (at the English language Wikipedia), da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da File Upload Bot (Magnus Manske).

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