25 Aprile 2016
Il più grande studio mai effettuato sulle variazioni genetiche globali riguardanti il cromosoma Y è stato pubblicato su Nature Genetics. Si sono presi in considerazione 1200 genomi da 26 popolazioni, coi dati generati dal 1000 Genomes Project.
Tutti sono correlati tra loro, e discendono da un unico antenato di 190 mila anni fa. L’albero sembrava più un cespuglio, però, con molti rami che si originavano nello stesso punto.
Si registra poi che, nel giro di poche generazioni, vi sarebbero stati aumenti esplosivi del numero di uomini con un certo tipo di cromosoma Y. Si tratta di un fenomeno registrato solo per gli uomini, e per pochi gruppi. I primi incrementi esplosivi si registrarono attorno a 50-55 mila anni fa in Asia ed Europa, e 15 mila anni fa nelle Americhe. Esplosioni vi furono poi tra i 4 e gli 8 mila anni fa, nell’Africa subsahariana, nell’Europa Occidentale, nell’Asia Meridionale e in quella Orientale. Le prime esplosioni sarebbero legate ai popolamenti dei continenti, mentre le seconde sarebbero più misteriose. La migliore spiegazione sarebbe da ricollegarsi ad avanzamenti tecnologici controllati da piccoli gruppi di uomini.
Lo studio “Punctuated bursts in human male demography inferred from 1,244 worldwide Y-chromosome sequences”, di G David Poznik, Yali Xue, Fernando L Mendez, Thomas F Willems, Andrea Massaia, Melissa A Wilson Sayres, Qasim Ayub, Shane A McCarthy, Apurva Narechania, Seva Kashin, Yuan Chen, Ruby Banerjee, Juan L Rodriguez-Flores, Maria Cerezo, Haojing Shao, Melissa Gymrek, Ankit Malhotra, Sandra Louzada, Rob Desalle, Graham R S Ritchie, Eliza Cerveira, Tomas W Fitzgerald, Erik Garrison, Anthony Marcketta, David Mittelman, Mallory Romanovitch, Chengsheng Zhang, Xiangqun Zheng-Bradley, Gonçalo R Abecasis, Steven A McCarroll, Paul Flicek, Peter A Underhill, Lachlan Coin, Daniel R Zerbino, Fengtang Yang, Charles Lee, Laura Clarke, Adam Auton, Yaniv Erlich, Robert E Handsaker, The 1000 Genomes Project Consortium, Carlos D Bustamante & Chris Tyler-Smith, è stato pubblicato su Nature Genetics.
Link: Nature Genetics; EurekAlert! via Wellcome Trust Sanger Institute
Struttura del DNA (opera di , da Wikipedia, CC BY-SA 3.0.