13 – 16 Luglio 2015
Il più antico trattamento odontoiatrico viene dalle Dolomiti Venete e risale a 14 mila anni fa circa, al Paleolitico Superiore. Attraverso delicati strumenti in selce un dentista dell’epoca operò su di un molare infetto di un paziente di 25 anni.
Il ritrovamento fu effettuato nel 1988 da una sepoltura a Villabruna, vicino Belluno, ma era stato fino ad oggi classificato come una semplice carie senza notare il trattamento, che ha natura di sollevamento e asportazione e non di trapanazione. Esso predata non solo quelli finora ritenuti più antichi, dalla Slovenia e dal Pakistan, e datati rispettivamente a 6500 e 9000 anni fa, ma pure qualsiasi altra operazione di chirurgia dentaria o del cranio. La scoperta è importante pure perché fa risalire abilità e competenze creative e tecnologiche già al Paleolitico Superiore.
Lo studio “Earliest evidence of dental caries manipulation in the Late Upper Palaeolithic”, di Gregorio Oxilia, Marco Peresani, Matteo Romandini, Chiara Matteucci, Cynthianne Debono Spiteri, Amanda G. Henry, Dieter Schulz, Will Archer, Jacopo Crezzini, Francesco Boschin, Paolo Boscato, Klervia Jaouen, Tamara Dogandzic, Alberto Broglio, Jacopo Moggi-Cecchi, Luca Fiorenza, Jean-Jacques Hublin, Ottmar Kullmer & Stefano Benazzi, è stato pubblicato da Nature – Scientific Reports.
Link: Nature – Scientific Reports; National Geographic; Discovery News; The History Blog; The Telegraph; Il Resto del Carlino; ANSA; Bologna Today; TG Com.
Figura 1: Il terzo molare inferiore destro (RM3) dell’esemplare del Tardo Paleolitico Superiore noto come Villabruna. Da Nature – Scientific Reports, CC-BY 4.0.