20 Ottobre 2015
320px-Silver,_silver_gilt_and_painted_enamel_beaker,_Burgundian_Netherlands,_c._1425-1450,_The_Cloisters
Nel Medio Evo, la vita non doveva essere poi così salubre per i ricchi: questi potevano infatti permettersi di mangiare da coppe e piatti smaltati. Quest’ultimo però conteneva piombo, che con i cibi salati e acidi si faceva strada nel corpo. Il metallo era poi presente pure nelle monete, e nell’acqua che veniva a contatto con le tegole sui tetti degli edifici (che lo contenevano). Nelle popolazioni rurali il problema era meno sentito. i Il mercurio invece era utilizzato per il colore cinabro, ma pure come medicina, ad esempio per la lebbra.
Questi alcuni dei risultati ai quali è giunto uno studio che ha studiato l’avvelenamento da piombo e mercurio nelle ossa delle popolazioni rurali e urbane della Danimarca meridionale e della Germania settentrionale, nel Medio Evo.

Lo studio “Comparison of mercury and lead levels in the bones of rural and urban populations in Southern Denmark and Northern Germany during the Middle Ages”, di Kaare Lund Rasmussen, Lilian Skytte, Anne Juul Jensen, Jesper Lier Boldsen, è stato pubblicato sul Journal of Archaeological Science: Reports.
Link: Journal of Archaeological Science: ReportsUniversity of Southern Denmark; Daily Mail.
Bicchiere in argento, dai Paesi Bassi borgognoni (1425-1450 circa), foto di wmpearl (The Cloisters, New York City), da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Soerfm.
 

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