15 Settembre 2015
Myrtis_reconstruction
Nel 430 a. C., secondo anno della Guerra del Peloponneso, Atene fu colpita da una terribile epidemia. Nota come Peste di Atene, durò cinque anni facendo un gran numero di vittime.

L’unico resoconto pervenutoci è dal testo della Guerra del Peloponneso di Tucidide, che sopravvisse all’epidemia. Oltre a una descrizione dei sintomi, lo storico ci indica anche la provenienza, l’Africa. Negli ultimi decenni gli studiosi si sono molto interrogati sulla malattia, indicandone diverse come probabili: a partire dal 1988 è stata anche avanzata l’ipotesi dell’ebola o di qualche febbre emorragica correlata. L’ultimo studio in tal senso è del Giugno di quest’anno.

Tuttavia, la discussione è più aperta che mai, sia perché l’epidemia durò ben 5 anni, mentre le epidemie note di ebola sono durate un anno circa al massimo, sia perché non vi sarebbero altri casi noti in seguito. Neppure la scoperta del grande cimitero di Kerameikos, nel 1994, è riuscita a fornire indicazioni univoche.

Link: The Atlantic
Ricostruzione di Myrtis, undicenne tra le vittime della Peste di Atene, ritrovata in una fossa comune di Kerameikos, foto di Tilemahos Efthimiadis (http://www.flickr.com/photos/telemax/5042093759/), da WikipediaCC BY-SA 2.0, caricata da Materialscientist.
 

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It