23 Novembre 2015
La dieta degli abitanti della Galilea di diecimila anni fa consisteva principalmente di fave, lenticchie, piselli e ceci. Questi i risultati di uno studio congiunto, opera di ricercatori dell’Istituto Weizmann e dell’Autorità Israeliana per le Antichità, che hanno preso in esame siti del Neolitico nella regione ad ovest del fiume Giordano.
Anche se sono onnipresenti, si sa molto poco delle origini delle fave (Vicia Faba L.): con questo nuovo lavoro si sarebbero individuati semi risalenti a 10.125-10.200 anni prima del tempo presente: si tratterebbe dei più antichi relativi alla pianta domesticata. Più in generale, i legumi in quest’area sarebbero stati domesticati prima di altre piante. Sembra che le fave fossero pure oggetto di una particolare preferenza, vista l’abbondanza dei semi nei vari siti. Venivano pure immagazzinate.
Una preferenza per i legumi che continua qui ancora oggi, visto l’utilizzo – ad esempio – del ful (fave stufate e condite), utilizzato anche come condimento per l’hummus, o considerando che la maggior parte dei ceci israeliani sono coltivati proprio in Galilea.
Lo studio “The onset of faba bean farming in the Southern Levant”, di Valentina Caracuta, Omry Barzilai, Hamudi Khalaily, Ianir Milevski, Yitzhak Paz, Jacob Vardi, Lior Regev & Elisabetta Boaretto, è stato pubblicato su Nature.
Link: Nature; Israel Antiquities Authority; Israel Ministry of Foreign Affairs; ANSA; The Jerusalem Post; The Times of Israel; Archaeology News Network.
Fiori di fava (Vicia Faba), foto da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata da e di Honeyhuyue.
Fig. 1, coi siti del Levante nei quali si sono ritrovati resti di fave: Çafer Höyük, Nevali Cori, Abu Hureyra, Dja’de, Tell el Kerkh, Iraq ed-Dubb, Nahal Zehora, Horvat Galil, Yiftah’el, Nahal Zippori 3 e Ahihud. I ritrovamenti non sono relativi al solo lavoro in questione. Immagine da Nature, CC BY 4.0.
Ful medames, cucina egiziana; foto di Wikipedia, , da CC BY-SA 3.0, caricata da Tamorlan.