25 Febbraio 2016
Il microbioma intestinale degli occidentali differisce da quello dei cacciatori raccoglitori: è meno diversificato. Perché e come questa divergenza sia venuta in essere non è però noto.
Una nuova ricerca, pubblicata su Cell Reports, ha preso in esame il microbioma intestinale di una comunità Bantu della Repubblica Centrafricana, una popolazione di agricoltori tradizionali che incorpora alcune pratiche tipiche dello stile di vita occidentale, come l’economia di mercato. Questa comunità coltiva tuberi, frutti e altre piante, utilizza farine e alleva capre per la loro carne, ma fa pure uso di antibiotici e farmaci. Questo gruppo rappresenterebbe dunque uno stadio intermedio tra quello dei cacciatori raccoglitori e quello degli appartenenti alle società occidentali industrializzate.
I cacciatori raccoglitori presi in considerazione dalla ricerca sono i BaAka, pigmei che si nutrono di selvaggina, pesce, frutta e vegetali. Dal confronto è risultato che il microbioma intestinale dei Bantu è a metà strada tra quello delle società occidentali industrializzate e quello dei BaAka, che a sua volta è più simile a quello dei primati selvatici che non a quello degli occidentali.
Lo studio conclude suggerendo – ma invitando egualmente alla cautela, poiché ulteriori analisi sono necessarie – che il microbioma intestinale possa essere legato alla dieta e al consumo di farmaci.
Lo studio “Gut Microbiome of Coexisting BaAka Pygmies and Bantu Reflects Gradients of Traditional Subsistence Patterns”, di Andres Gomez, Klara J. Petrzelkova, Michael B. Burns, Carl J. Yeoman, Katherine R. Amato, Klara Vlckova, David Modry, Angelique Todd, Carolyn A. Jost Robinson, Melissa J. Remis, Manolito G. Torralba, Elise Morton, Juan D. Umaña, Franck Carbonero, H. Rex Gaskins, Karen E. Nelson, Brenda A. Wilson, Rebecca M. Stumpf, Bryan A. White, Steven R. Leigh, Ran Blekhman, è stato pubblicato su Cell Reports.
Link: Cell Reports; EurekAlert! via Cell Press.