17 Dicembre 2015

Pagina del Calendario del Cairo. Credit: Lauri Jetsu
Pagina del Calendario del Cairo. Credit: Lauri Jetsu

Gli antichi Egizi non si riferivano direttamente agli eventi astronomici, ma lo facevano indirettamente, relazionandoli a eventi mitici.
Un nuovo studio avrebbe dimostrato l’utilizzo, nel Calendario del Cairo, di due periodi: quello di 29,6 giorni della luna e quello di 2,85 giorni, relativo invece alla stella variabile (la più celebre binaria ad eclisse) Algol. Gli antichi Egizi utilizzavano queste informazioni rapportandole quindi a divinità e a pronostici fausti o infausti per il futuro.
Si noti che la possibilità che questa caratteristica della stella fosse notata già in antichità ad occhio nudo (vista anche la rilevanza a livello culturale), è ormai da tempo oggetto di discussione. Secondo la nuova ricerca, quindi, la conoscenza di questi due elementi (l’esistenza di una stella variabile e il suo periodo), finora ritenuti pietre miliari nella storia delle scienze naturali, sarebbe da spostarsi al 1244-1163 a. C.
[Dall’Abstract:] Gli antichi Egizi scrissero Calendari dei Giorni Fausti e Infausti che assegnavano pronostici influenzati astronomicamente per ogni giorno dell’anno. Il calendario meglio preservato tra questi è il Calendario del Cairo (da qui in poi CC) datato al 1244-1163 a. C. Si presentano le prove che il periodo di 2,85 giorni nei pronostici fortunati del CC è uguale a quello della stella binaria Algol durante questa era storica. Si vuole ritrovare il vocabolario che rappresenta Algol nei testi mitologici del CC. Qui si dimostra che Algol era rappresentato come Horus e ciò significa sia divinità che sovranità. I testi che descrivono le azioni di Horus sono coerenti con il corso degli eventi testimoniati da qualsiasi osservatore ad occhio nudo di Algol. Queste descrizioni supportano l’affermazione dello studio che il CC sia il più antico documento storico preservato della scoperta di una stella variabile. Il periodo della Luna, 29,6 giorno, è stato pure scoperto nel CC. Si dimostra che le azioni di Seth erano collegate a questo periodo, che regolava anche fortemente i tempi descritti come fortunati per Cielo e Terra. Ora, per la prima volta, la periodicità è stata scoperta nelle descrizioni dei giorni nel CC. Al contrario di molti altri tentativi di scoprire il ragionamento dietro i miti dei giorni individuali, si sono scoperte le attuali regole nell’apparire e nel comportamento delle divinità nel corso dell’anno.

Lo studio “Shifting Milestones of Natural Sciences: The Ancient Egyptian Discovery of Algol’s Period Confirmed”, di Lauri Jetsu, Sebastian Porceddu, è stato pubblicato su PLOS One.
Link: PLOS One; EurekAlert! via University of Helsinki

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It