Nuova eccezionale scoperta al 12esimo chilometro della via Tiburtina. Durante dei lavori di archeologia preventiva da parte della Soprintendenza Speciale di Roma per i lavori di allargamento della via Tiburtina, è stato ritrovato un ponte romano di età repubblicana che attraversava il Fosso Pratolungo.

Ponte Pratolungo
Ponte di Pratolungo. Foto: Soprintendenza Speciale Roma

La presenza di un ponte sul Fosso Pratolungo era nota già nella cartografia storica di età rinascimentale, ma nessuna evidenza archeologica era venuta alla luce nel corso dei secoli. Importante anche la datazione in epoca repubblicana grazie ai numerosi frammenti ceramici e al tipo di messa in opera con grandi blocchi di tufo che indicano una datazione prossima al II secolo a.C., proprio in età medio-repubblicana.

Il ponte permetteva alla via Tiburtina di attraversare il Fosso di Pratolungo. L’antico asse viario collegava la città di Roma a Tibur, Tivoli. Via consolare fatta costruire da Marco Valerio Massimo nel 286 a.c, si diramò in tante altre vie che conducevano alle ricche villae degli Otii Romani, le case di villeggiatura degli aristocratici.

Ponte Pratolungo
Ponte di Pratolungo. Foto: Soprintendenza Speciale Roma

Nel 304 a.c. il console P. Sempronio Sofo si scontrò contro gli Equi deducendo due nuove colonie: Alba Fucens e Carseoli vicina al territorio dei Marsi, per cui si rese necessario prolungare la via Tiburtina fino al territorio dei Marsi. In meno di 200 km, attraverso l’Appenino si prolungava verso il mare Adriatico, collegando così Roma con Teate (Chieti) e arrivando fino ad Ostia Aterni (Pescara).

«Si tratta di un ritrovamento di grande interesse archeologico – dichiara Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma – e, del pari, storico e topografico. Le indagini continueranno nei prossimi giorni per ottenere una conoscenza quanto più completa della struttura e delle sue fasi d’uso. Ancora una volta Roma ci regala preziose testimonianze del suo passato, che permetteranno di comprendere meglio la sua storia millenaria».

Gli scavi, ancora in corso, sono condotti con la direzione scientifica di Fabrizio Santi, archeologo della Soprintendenza Speciale di Roma, dalle archeologhe Mara Carcieri e Stefania Bavastro della Land s.r.l.

Ponte Pratolungo
Ponte di Pratolungo. Foto: Soprintendenza Speciale Roma

Al termine delle indagini il ponte verrà ricoperto dopo un accurato rilevamento e mappatura, che permetteranno, assieme alla analisi dei reperti, uno studio e una dettagliata comprensione.

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