22 Dicembre 2015
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Amuleti magici in antichità erano prodotti su papiri, ma anche ferro e piombo erano utilizzati per ragioni apotropaiche. Ci sono pervenuti diversi di esemplari di questo tipo, ma data la loro fragilità, srotolarli può danneggiarli. Grazie alla tomografia computerizzata e al modellamento 3D, una nuova ricerca è riuscita per la prima volta a consegnarci il contenuto di uno di questi papiri metallici.
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Si tratta di papiro in argento da Jerash in Giordania, risalente alla metà dell’ottavo secolo d. C. Il papiro in argento era a sua volta conservato in un involucro in piombo, spaccato e corroso, dal quale è stato delicatamente estratto. Contiene simboli e 17 righe di testo in una lingua non nota, che si ritiene sia una sorta di script pseudo-Arabo che non si è stati ancora in grado di decifrare. Come ha spiegato l’autrice Rubina Raja, non si pretendeva di rileggere il rotolo, per cui non aveva molta importanza che quanto scritto avesse senso.
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Il papiro in argento sarebbe infatti opera di un mago ebreo, che a causa della supposta potenza e antichità della sua magia, fu all’epoca accolto dalla popolazione musulmana locale. Attorno al 749 d. C. Jerash fu colpita da un violento terremoto, ed è perciò giunta fino a noi come una capsula temporale intatta.

Lo studio “Revealing text in a complexly rolled silver scroll from Jerash with computed tomography and advanced imaging software”, di Gry Hoffmann Barfod, John Møller Larsen, Achim Lichtenberger & Rubina Raja, è stato pubblicato su Nature – Scientific Reports.
Link: Nature – Scientific Reports; ScienceNordic via Videnskab; Daily Mail
Fig. 2 sezione del papiro in argento arrotolato, da Nature – Scientific Reports; CC BY 4.0.
Fig. 1 il rotolo in argento nel suo involucro in piombo, da Nature – Scientific Reports; CC BY 4.0.
Fig. 5 Le prime otto righe del papiro, da Nature – Scientific Reports; CC BY 4.0.

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