31 Dicembre 2015 – 1 Gennaio 2016
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Il boa delle sabbie (Eryx jaculus) è un serpente della famiglia Boidae, presente oggi in molte isole del Mar Egeo, nell’Europa Orientale, nel Caucaso, nel Medio Oriente e in Nord Africa. Cresce fino a 30-60 cm di lunghezza e ha una natura elusiva e abitudini notturne (e probabilmente a causa di questo era finora sfuggito). Non è velenoso e rientra tra le specie protette: è l’unica specie di boa nel continente europeo.
Un nuovo studio, pubblicato sugli Acta Herpetologica, riferisce ora la presenza di una popolazione di questo animale nell’area di Licata (Provincia di Agrigento), nella parte meridionale della Sicilia. I primi avvistamenti risalgono agli anni trenta del secolo scorso e poi nuovamente nel 2006: seguirono studi più approfonditi.
Gli studiosi sospettano che la specie sia stata introdotta in antichità. La nuova ricerca riporta anche le opinioni di coloro che in passato ritennero l’animale introdotto in Sicilia per rituali di guerra o culti religiosi, con particolare riferimento ai Greci che abitarono a lungo l’area. In particolare, i Greci avrebbero utilizzato questi serpenti (come alternativa alle vipere) durante le battaglie navali, lanciandoli come proiettili sulle navi nemiche, al fine di creare paura e scompiglio. A favore dell’introduzione non recente dell’animale giocherebbero anche i nomi che il dialetto gli ha attribuito: Apita, Aspit surdu, Spitu.
David Meadows sul blog Rogueclassicism ha peraltro espresso scetticismo sulla possibilità che questi serpenti siano stati effettivamente utilizzati come armi, sia perché il riferimento bibliografico* parla delle sole vipere, sia perché tratta dell’introduzione (che rimane ipotetica) di queste sull’isola toscana di Montecristo da parte dei Greci di Sicilia. Sarebbero stati poi i Cartaginesi ad avere il costume di utilizzare giare piene di serpenti come proiettili, come riportato nel Capitolo X del De viris illustribus di Cornelio Nepote.

Lo studio “Eryx jaculus (Linnaeus, 1758): a new species for the Italian herpetofauna (Squamata: Erycidae)”, di Gianni Insacco, Filippo Spadola, Salvatore Russotto, Dino Scaravelli, è stato pubblicato su Acta Herpetologica.
Link: Acta Herpetologica; ANSAmed; ANSAThe Telegraph; Rogueclassicist; National Geographic; ProtothemaIl GiornaleThe Sun.
Il boa delle sabbie (Eryx jaculus), foto da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da e di Guy Haimovitch.
*i due testi citati nel nuovo studio su Acta Herpetologica sono: 1) Masseti, M, Zuffi, M.A.L. (2011): Hypotheses on the origin
of the population of asp viper, Vipera aspis hugyi
Schinz, 1833, of the island of Montecristo, in the
Northern Tyrrhenian Sea (Tuscan archipelago, Italy) e 2) Di Blasi, G.E. (1844): Storia del Regno di Sicilia, Vol I.
Edizioni Dafni Catania, Distribuzione Tringale Editore,
stamperia Oretea Palermo. – David Meadows è riuscito a ritrovare solo la prima citazione inerente l’argomento.
 

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