10 – 12 Dicembre 2015
Il luogo dello scontro, avvenuto nel 55 a. C. tra Caio Giulio Cesare e le due tribù germaniche di Tencteri e Usipeti (o Usipi), è stato individuato nella provincia olandese del Brabante, presso Kessel.
Cesare ne parla nel quarto libro del De Bello Gallico (in particolare IV 1, 4, 12-16, 18): spinte dagli Suebi (o Svevi), le due tribù oltrepassarono il Reno. Un tentativo di compromesso fallì e Cesare, che più non si fidava di loro, affermò che si ebbero 430 mila morti per le due tribù, mentre le sue truppe registrarono solo pochi feriti. Si trattò ad ogni modo di uno scontro estremamente sanguinoso: gli studiosi parlano addirittura di 150 o 200 mila morti.
I resti ritrovati riguardano uomini, ma pure donne e bambini. Tra i reperti spiccano le spade della tarda Età del Ferro, piegate alla maniera rituale. La scoperta è di grande importanza pure perché testimonia per la prima volta la presenza di Cesare nei Paesi Bassi (anche se ritrovamenti indicativi dello scontro furono effettuati nel 1975 e 1995). Anche se Cesare si riferisce alle due tribù come a Germani, è possibile che si sia trattato (anche) di Celti.
Link: Vrije Universiteit Amsterdam 1, 2; Past Horizons; The History Blog; Guardian, Art Daily via AFP; Daily Mail; National Geographic.nl; Omroep Brabant; NRC.nl.
Ritratto di Caio Giulio Cesare, foto da , CC BY 2.0, caricata da e di GautierPoupeau ( ).