Ieri, 4 febbraio, è morto a Firenze il grande storico dell’arte italiano, Antonio Paolucci. Aveva 84 anni: era nato il 29 settembre 1939 a Rimini.

Allievo di Roberto Longhi, era specialista di arte italiana del Rinascimento, pubblicando saggi, cataloghi di mostre e musei, monografie. Ha collaborato con importanti testate e curato mostre di rilievo.

A lungo a capo delle Soprintendenze di importanti città italiane, per poi divenire  Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Toscana, fino al 2006. Dall’anno successivo divenne Direttore dei Musei Vaticani, fino al 2017.

Era stato Ministro per i beni culturali e ambientali durante il Governo tecnico di Lamberto Dini, dal 17 gennaio 1995 al 18 maggio 1996.
Col terremoto del 1997, fu nominato Commissario straordinario del Governo per il restauro della Basilica di San Francesco ad Assisi.

Di seguito, i messaggi di cordoglio dai rappresentanti delle istituzioni.

 

Morto Paolucci, Sangiuliano: “Uomo di cultura appassionato e rigoroso”

Con la scomparsa di Antonio Paolucci, l’Italia perde un uomo di cultura appassionato e rigoroso, un instancabile studioso che ha dedicato la sua vita alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale. Alla famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze”.

Lo afferma il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
Roma, 5 febbraio 2024
Testo dall’Ufficio Stampa e Comunicazione Ministero della Cultura – MiC

PAOLUCCI: DIRETTORE UFFIZI, PERDITA INCOLMABILE, A LUI INTITOLIAMO AUDITORIUM MUSEO

“Stanotte ci ha lasciato un uomo di Stato ed uno dei più significativi studiosi italiani degli ultimi decenni, con doti di eloquio e scrittura impareggiabili e un naturale talento nel diffondere il sapere. Non solo: Antonio Paolucci possedeva la capacità di governare l’arte e il suo mondo, di soprintendere ai suoi delicatissimi equilibri. Da ministro e a capo dei Beni Culturali fiorentini è stato la guida, per tanti anni, del sistema della tutela, dunque la sua scomparsa è una perdita incolmabile. Le Gallerie degli Uffizi, che annoverano numerosi dipendenti cresciuti alla sua ombra, si stringono alla famiglia nel cordoglio. In suo onore, l’Auditorium del museo dove tante volte ha incantato le persone con le sue parole, porterà il suo nome, mentre la sua eredità intellettuale sarà di scientifica ispirazione”.

Così il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Simone Verde, sulla scomparsa di Antonio Paolucci.
Testo dall’Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi.

IL CORDOGLIO DELL’ARCIDIOCESI DI SIENA-COLLE DI VAL D’ELSA-MONTALCINO PER LA SCOMPARSA DEL PROF. ANTONIO PAOLUCCI

L’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e l’Opera della Metropolitana di Siena si uniscono nella preghiera per la morte di Antonio Paolucci, ringraziando del dono della sua persona che ha voluto molto bene alla Chiesa e l’ha servita con amore, curandone i tesori che lui definiva i “Musei del Papa”.
Recentemente nella Libreria Piccolomini del Duomo di Siena, il Cardinale Augusto Paolo Lojudice è intervenuto, insieme al Rettore dell’Opera della Metropolitana, Prof. Giovanni Minnucci, e a Opera Laboratori, per ricordare le doti umane e intellettuali del Prof. Paolucci, che nel luglio 2017 tenne una lectio magistralis in Piazza Duomo capace di toccare l’anima dei tanti presenti. In quell’occasione il Professore descrisse con le parole del cuore le opere d’arte, i concetti simbolici, l’animo di un popolo fiero delle proprie tradizioni e fortemente legato alla Vergine che ha nel Duomo il proprio Tempio, presentato da Paolucci con un’immagine assai suggestiva:

“Si entra nel Duomo dei senesi come si entra in un reliquiario lucente di marmi policromi, di bronzi, di vetri colorati”.
Antonio Paolucci Opera Siena
Il cordoglio dell’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino e dell’Opera della Metropolitana di Siena per Antonio Paolucci, morto ieri a Firenze

Testo e foto dall’Ufficio Stampa Opera Siena


 

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