9 Dicembre 2015
Angot_war
Il complesso di templi del dodicesimo secolo di Angkor Wat stupisce sempre per la sua magnificenza. Quello che però può sfuggire è il fatto che quanto vediamo oggi è in realtà solo un singolo elemento in una grandissima città dispersa su una vasta area.
Angkor_Wat,_Camboya,_2013-08-16,_DD_083
Queste le conclusioni di un nuovo studio, che ha pure evidenziato come lo stesso Tempio di Angkor Wat fosse molto più grande e complesso di quanto ritenuto finora, con molte più componenti. A colpire è soprattutto una gigantesca, massiccia struttura meridionale (1500m x 600m) dalle funzioni ancora ignote: è fatta di sabbia ed è possibile notarne il design a spirale. Vi sarebbero inoltre torri, costruite e demolite nelle fasi iniziali e di costruzione del tempio: probabilmente dei santuari temporanei prima del completamento dei lavori. Sarebbero inoltre presenti fortificazioni in legno di epoca successiva (1297-1585 d. C. oppure 1585-1630 d. C.), forse un ultimo tentativo difensivo (e l’unico noto per un tempio di quella cultura).
La ricerca si è avvalsa della tecnologia di scansione laser aerea LiDAR, di radar per penetrare il suolo e di scavi mirati. L’area di Angkor Wat sarebbe dunque un luogo “a bassa densità”, e le nuove scoperte sfidano la concezione tradizionale del tempio come riservato alle élite locali.
Su un piano differente, si segnala pure il nuovo divertente video che spiega il corretto codice di condotta per un turista ad Angkor Wat che, si ricordi, è nella Lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.


Lo studio “Angkor Wat: an introduction”, di Roland Fletcher, Damian Evans, Christophe Pottier e Chhay Rachna, è stato pubblicato su Antiquity.
Link: Antiquity; The University of Sydney; Angkor Research Program – The University of Sydney; Live Science 1, 2GizmodoUPI; Daily Mail; The Telegraph.
Vista aerea di Angkor Wat, foto da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da e di Shyam tnj.
Angkor Wat, in Cambogia. Foto di Diego Delso, da WikipediaCC BY-SA 3.0, caricata da Poco a poco

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It