Perdersi nelle emozioni del mito: un inedito itinerario nell’Atlante delle emozioni nella mitologia di Giovanni Nucci
Se per definizione generica un atlante si configura come una «Raccolta sistematica di carte geografiche per consultazione e studio»1, l’Atlante delle emozioni nella mitologia di Giovanni Nucci, edito da Il Saggiatore, si inserisce nella definizione in maniera del tutto originale.
Con l’intenzione di tracciare delle vere e proprie rotte inedite, Giovanni Nucci realizza un itinerario mitologico che attinge dal lascito letterario degli autori e dei poeti antichi latini e greci per spingere il lettore oltre i confini della psiche.
Le mappe mitologiche costruite da Nucci, infatti, conducono nei diversi luoghi della mente e della vita umana, in apparenza senza un vero e proprio schema di fondo, ma attraverso l’analisi delle singole otto tappe in cui l’autore divide il viaggio (l’inizio, l’azione, il desiderio, l’ebbrezza, la visione, la creazione, il sonno, la comprensione), si comprende la volontà di Nucci di sfruttare al meglio una delle caratteristiche principali del mito:
“Nel mito, come nei sogni, non c’è tempo, non c’è linearità, non c’è consequenzialità, sono previsti tutti i molteplici punti di vista, contemporaneamente. Non ammette una sola visione delle cose, dunque una sola prospettiva, ma tutte quante. È quello il luogo da dove emergono le nostre verità […]”2.
Di qui la necessità di riuscire, a conclusione del percorso, a riconoscere gli dèi
«nelle loro epifanie e trasformazioni, metafore e metamorfosi»3.
Il divino, infatti, assume un ruolo fondamentale, vero e proprio filo conduttore delle varie tappe dell’atlante, presente in ciascuna di essi in forme diverse, ma con un unico obiettivo finale: condurre alla consapevolezza e all’accettazione, vale a dire al compimento del percorso che coincide con nient’altro che la morte.
Ogni tappa si apre con un’introduzione da parte dell’autore che anticipa alcuni degli episodi mitici riportati nelle pagine successive, suggerendo, dunque, di interpretare le singole fasi illustrate attraverso l’uso di alcuni significativi verbi (per la tappa relativa a L’inizio, ad esempio, abbiamo verbi come “cominciare, discernere, generare, essere, trasformarsi, conoscere, raccontare”), come dei veri e propri inviti all’azione.
Con citazioni, frammenti e stralci della letteratura classica che vanno da Omero a Eraclito, da Platone a Ovidio, l’Atlante delle emozioni nella mitologia si rivela, così, piccola guida da consultazione per scoprire o ricordare episodi della mitologia e orientarsi in essi, leggendovi, tra versi e prosa, delle mappe utili a perdersi tra i meandri del mito e dei suoi intrecci; il tutto arricchito dalle illustrazioni di Lorena Canottiere, capaci di trasformare in vivide immagini le atmosfere evocate e, di conseguenza, di rendere l’esperienza di lettura tanto piacevole quanto coinvolgente.
Note:
1 In vocabolario Treccani online: https://www.treccani.it/vocabolario/atlante2/.
2G. Nucci, Atlante delle emozioni nella mitologia, Il Saggiatore 2023, p. 17.
3 Ivi, p. 18.
Il libro recensito è stato cortesemente fornito dalla casa editrice.