20 Gennaio 2016

Tesori dalla tangenziale

Monete. Foto: S. Miłek
Monete. Foto: S. Miłek
Gli Archeologi hanno sintetizzato 6 mesi di studi archeologici precedenti la costruzione di una circonvallazione attorno a Ostrów Wielkopolski. Le scoperte più importanti comprendono un tesoro, che consta di dozzine di monete romane, decorazioni, e pezzi d’argento.
Gli scavi, condotti da Leszek Ziąbka, sono stati completati a Novembre. Lo studio si è concentrato attorno al villaggio Wtórek nel distretto di Ostrów. Gli archeologi hanno scoperto numerose tracce di attività umana in antichità – principalmente oggetti associati alla produzione preistorica e immagazzinamento. C’erano pure resti di strutture residenziali. Gli Archeologi identificano ritrovamenti delle comunità lusaziane (in questo caso dal periodo 1000-800 a. C.) e della Cultura Przeworsk fino al periodo delle migrazioni delle popolazioni e primi secoli del Medio Evo. Lo studio è stato finanziato dal Direttorato Generale per le Strade e Autostrade Nazionali.
Monete. Foto: S. Miłek
Monete. Foto: S. Miłek

“I dati acquisiti permetteranno una migliore comprensione dei cambiamenti dell’insediamento avvenuti nell’area” – sostengono gli archeologi.
Decorazioni. Foto: S. Miłek
Decorazioni. Foto: S. Miłek

Una curiosità che gli scopritori ritengono “sensazionale” risiede nel fatto che i tesori scoperti sono in stretta prossimità l’uno all’altro. Il primo tesoro è un deposito di monete e ornamenti fatti di argento, vetro, e possibilmente ambra. In aggiunta a circa quaranta denari romani dal primo e secondo secolo e diversi grani di collane, il tesoro consta di frammenti di fermagli in argento, uno dei quali fu forse prodotto nel quinto secolo.
Fermaglio. Foto: S. Miłek
Fermaglio. Foto: S. Miłek

“Questo tesoro era immagazzinato in un contenitore fatto di materiali organici, che si era completamente degradato” – hanno spiegato i ricercatori. Secondo Sławomir Miłek, uno degli archeologi coinvolti nello scavo, le tracce specifiche sulle monete indicano che sono state nel fuoco per del tempo. Secondo la sua opinione, questo incendio nell’insediamento impedì il recupero dei preziosi da parte del possessore. L’evento drammatico potrebbe aver avuto luogo nella metà del quinto secolo. Molti tesori scoperti nell’area provengono dallo stesso periodo. L’ipotesi del nascondiglio tardo è indirettamente confermata dalla condizione delle monete, pesantemente usurate dopo centinaia di anni di circolazione – sostengono gli archeologi.
Decorazioni. Foto: S. Miłek
Decorazioni. Foto: S. Miłek

Proprio vicino al deposito descritto, i ricercatori hanno ritrovato frammenti di argento fuso, resti di argento grezzo fuso. Mucchietti di argento sono stati scoperti insieme a frammenti di ceramiche del Medio Evo, secoli XI-XIIesimo. Secondo l’archeologo Dariusz Wyczółkowski, gli abitanti di allora dell’area potrebbero aver recuperato parte dei denari dal tesoro per poi fonderli. Il mistero sarà spiegato dopo le verifiche di metallurgia fisica, che gli archeologi intendono portare avanti.
Monete. Foto: S. Miłek
Monete. Foto: S. Miłek

Un altro tesoro, scoperto a circa 30 metri dal precedente, consta di 67 denari romani. Tra questi ci sono emissioni di imperatori dal primo al secondo secolo, da Vespasiano a Commodo. Questo tesoro fu pure depositato in un contenitore organico, del quale nessuna traccia è sopravvissuta. Secondo Leszek Ziąbka, una parte successiva del tesoro è stata dispersa come conseguenza dell’aratura, ma un intenso lavoro di superficie, portato avanti dagli archeologi, ne ha permesso il recupero. Come nel caso del primo tesoro, questo è stato probabilmente depositato nel terreno nello stesso periodo, nella metà del quinto secolo. Questa datazione corrisponde al tempo di attività dell’insediamento – la cui età fu determinata sulla base dei pezzi di contenitori ceramici scoperti.
A poche centinaia di metri di distanza, presso un altro insediamento del primo Medio Evo, un diverso team di archeologi ha scoperto un tesoro di argento grezzo, contenente circa 1 kg di metallo puro.
Tutti i tesori scoperti dagli archeologi vicino al villaggio Wtórek datano al Periodo delle invasioni barbariche del quinto secolo (NdT: Migration Period in Inglese), che è ancora molto enigmatico per storici e archeologi. Questo è dovuto al limitato ammontare di informazioni esistenti ai ricercatori, e ogni scoperta associata a questo periodo può gettare nuova luce sulla sua percezione. Ci sono forti indicazioni che a causa di grandi movimenti di popolazioni nel quarto-settimo secolo in Europa, l’attuale territorio polacco fu temporaneamente abbandonato. Il vuoto sarebbe stato riempito dagli Slavi che provenivano da est.

Traduzione da PAP – Science & Scholarship in Poland. PAP non è responsabile dell’accuratezza della traduzione.

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