Silvio Pellico torna a via Ariosto. Una giornata tra arte, letteratura, storia e tecnologia
Cerimonia di ricollocazione dell’erma di Silvio Pellico nello storico edificio che porta il suo nome. Il busto è stato ricostruito in 3D a partire da quello collocato nel “Giardino della Memoria” al Pincio grazie a un progetto interdisciplinare della Sapienza.
Lunedì 21 febbraio 2022, presso l’Aula magna del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale Antonio Ruberti della Sapienza, si è tenuta la cerimonia per la ricollocazione dell’erma dello scrittore de “Le mie prigioni” nello storico edificio che lo ospitava ossia l’ex scuola elementare e media “Silvio Pellico” in via Ariosto 25.
Testimonianze di ex alunni della scuola confermano la presenza di un busto in bronzo su base di marmo con iscrizione, non rinvenuto però nel 2006 all’inaugurazione della nuova sede del Dipartimento.
Grazie a un progetto che ha coinvolto diverse professionalità scientifiche, è stato possibile la ricostruzione in 3D del busto, a partire da quello collocato nel “Giardino della Memoria” al Pincio.
Il Laboratorio Sapienza Design Factory del Dipartimento di Pianificazione, design, tecnologia dell’architettura si è occupato della scansione in 3D tramite fotogrammetria, della ricostruzione e digitalizzazione dei dati e della stampa tridimensionale con tecnologia FDM.
L’iniziativa è stata anche l’occasione per ripercorrere vita e opere dello scrittore, poeta e patriota italiano del XVIII secolo, nel giorno del bicentenario della condanna al carcere duro dello Spielberg. All’evento erano presenti la rettrice Antonella Polimeni, la direttrice del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale Tiziana Catarci, i professori Gianni Di Pillo del Diag, Beatrice Alfonzetti del Dipartimento di Lettere e culture moderne e Loredana Di Lucchio del Dipartimento di Pianificazione, design, tecnologia dell’architettura.
La ricostruzione dell’erma di Silvio Pellico – ha dichiarato la rettrice Antonella Polimeni – è stata possibile grazie a un progetto interdisciplinare che ha fatto incontrare ricerca, tecnologia e design. La cerimonia di questa mattina che ha visto la ricollocazione del busto nello storico edificio di via Ariosto – conclude la rettrice – è stata l’occasione per condividere il valore della ricerca scientifica e il profondo legame con il patrimonio umanistico del nostro Paese”.
Testo e immagini dall’Ufficio Stampa e Comunicazione Università La Sapienza di Roma.