Continua il percorso di aperture straordinarie al Parco Archeologico di Pompei. Oggi a poter essere ammirata dai visitatori è la Casa dell’Adone ferito.

L’impianto originario risale alla metà del II secolo a.C., inizialmente la domus era unita a quella adiacente formando quindi un’unica grande proprietà. Ma nei decenni prima dell’eruzione del 79 d.C. i proprietari ristrutturarono l’abitazione e ridipinsero anche la maggior parte delle pareti così da rinnovare la moda delle decorazioni pittoriche.

Tra queste, spicca il bellissimo affresco dipinto nel giardino che da’ nome alla casa con Adone morente ed Afrodite.

Casa dell'Adone ferito giorno
Casa dell’Adone ferito. Foto: Parco archeologico di Pompei

Il mito racconta nella formulazione più nota di età alessandrina, che il giovane nato dall’amore incestuoso di Mirra (o Smirna) con suo padre,non fu restituito da Persefone ad Afrodite che glielo aveva affidato da fanciullo.

Oggetto della contesa fra le due dee, entrambe invaghite di Adone, su decisione di Zeus si stabilì che il giovane dovesse vivere un terzo dell’anno con Persefone, un terzo con Afrodite e un terzo da solo. Adone preferì trascorrere con Afrodite il terzo dell’anno a lui assegnato e venne ucciso da un cinghiale mossogli contro da Ares. Dal sangue di Adone nacquero gli anemoni.

La sua iconografia è molto diffusa nel mondo antico. Nell’arte classica Adone è raffigurato con forme delicate ed è possibile prenderne visione sia a Pompei sia a Roma nella Domus Aurea dove viene  raffigurata la sua nascita  dal tronco dell’albero in cui è stata mutata la madre Smirna.

La contesa fra Afrodite e Persefone, inoltre, è dipinta su vasi italioti e specchi etruschi così come il ferimento mortale di Adone appare dipinto, a Pompei, nella casa omonima, nella casa di Meleagro e del Chirurgo. Il mito di Adone fu uno dei temi preferiti dall’arte del Rinascimento e del Barocco.

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Casa dell’Adone ferito. Foto: Parco archeologico di Pompei

Il tema amoroso è ancora presente in altre raffigurazioni sempre nel giardino della domus di Adone. Su una parete si possono notare resti di una decorazione che aveva come soggetto la “Toeletta di Ermafrodito”, altro personaggio del mito classico molto apprezzato e di cui si attestano numerose raffigurazioni su pareti o sculture presenti nelle abitazioni dei siti vesuviani.

Fino al 31 marzo 2022 sarà possibile visitare, in via del tutto eccezionale, case inedite di Pompei e così scoprire nuovi affascinanti itinerari di visita del Parco.

INFO VISITA: Le case apriranno dalle ore 14 alle ore 16.20  8ultimo ingresso ore 16) e i visitatori saranno accompagnati dal personale di accoglienza del Parco. Non è necessaria prenotazione ma sarà effettuato un contingentamento agli ingressi in caso di sovraffollamento.

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Casa dell’Adone ferito. Foto: Parco archeologico di Pompei

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