Scoperto presso Tell el-Farama, l’antica Pelusio, un tempio dedicato a Zeus Casio (diversamente traslitterato anche come Kasios dal greco Κασιος, Casius dal latino).
Zeus Casio era il risultato dell’interpretatio graeca degli storm god semitici venerati da secoli presso la montagna sacra nota come allora Monte Casio (oggi Jebel Aqra, presso il confine siriano con la Turchia), di natura calcarea e sede di frequenti tempeste. Si interpretava cioè con un nome greco una divinità locale, in un’ottica di sincretismo. Il Monte Casio era noto come Monte Hazzi dagli Hurriti e lo ritroviamo nell’Antico Testamento come Monte Zaphon, dove si venerava appunto Ba’al Zaphon, il Ba’al del Monte Zaphon.
Pelusio si trova invece nel Basso Egitto, sul ramo orientale del Delta del Nilo, presso il ramo Pelusiaco che è oggi insabbiato, nella parte nord-occidentale della penisola del Sinai.
Il ritrovamento è stato annunciato lunedì 25 aprile dal Ministero del Turismo le Antichità Egiziano: secondo il dottor Mustafa Waziri, segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità egiziano, la scoperta sarebbe stata possibile con l’individuazione delle due colonne di granito di Assuan, crollate a causa di un antico terremoto. Si sono ritrovati ulteriori blocchi di questo granito dal bel colore rosa, probabilmente parte di una scalinata che conduceva i fedeli al tempio.
Moderni scavi archeologici nell’area risalgono agli inizi del Novecento con la missione francese guidata da Jean Clédat, il quale riportò poi alla luce delle iscrizioni in greco, individuando quindi il tempio di Zeus Casio a Pelusio, senza però procedere ulteriormente con gli scavi.
L’imperatore Adriano avrebbe poi contribuito ad ingrandire il tempio di Zeus Casio a Pelusio. Il tempio è vicino ad un antico forte e a una chiesa.
Link: Ministry of Tourism and Antiquities; DjedMedu; Jerusalem Post; Live Science; NPR via Associated Press; DDD.
Foto dal Ministry of Tourism and Antiquities.