Alla vigilia del Bicentenario “UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO” APRE AL CINEMA L’ANNO DELLE CELEBRAZIONI DEDICATE AL MUSEO­­

CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DEL PREMIO OSCAR® JEREMY IRONS

In anteprima al Torino Film Festival e al cinema a gennaio 2024 il film evento alla scoperta dei reperti del museo di antichità egizie più antico al mondo che accoglie oltre 900 mila visitatori all’anno

«La strada per Menfi e per Tebe passa da Torino»

Jean-François Champollion

Uomini e dei. Le meraviglie del Museo EgizioNell’anno del bicentenario della sua fondazione, il Museo Egizio approda per la prima volta al cinema con UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO, il film evento presentato in anteprima alla 41esima edizione del Torino Film Festival e in uscita nelle sale  solo per due giorni, il 12 e 13 marzo (elenco cinema su nexodigital.it). Prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky in collaborazione con il Museo Egizio e diretto da Michele Mally, che firma il soggetto con Matteo Moneta, autore della sceneggiatura, il film vede la partecipazione straordinaria del Premio Oscar® Jeremy Irons, che ci guida in un viaggio alla scoperta dei tesori di una delle civiltà più affascinanti della storia antica.

Con oltre un milione di visitatori nel 2023, il Museo Egizio è il quinto museo più visitato in Italia ed è il più antico al mondo dedicato alla civiltà degli antichi Egizi. A Torino sono custoditi 40 mila reperti, di cui 12 mila esposti su 4 piani del Museo. Sfingi, statue colossali, minuscoli amuleti, sarcofagi, raccontano quasi 4000 anni di storia antica. Tra i reperti celebri nel mondo ci sono il Papiro dei Re, noto all’estero come la Turin King List, l’unica lista che sia giunta fino a noi che ricostruisce il susseguirsi dei faraoni, scritta a mano su papiro, o il Papiro delle Miniere, una delle più antiche carte geografiche conosciute. E ancora sculture come la statua del sacerdote Anen, quella di Ramesse II, quella della cosiddetta Iside di Copto, oltre al ricco corredo funebre di Kha, sovrintendente alla costruzione delle tombe dei faraoni che insieme alla moglie Merit sarà tra i protagonisti di tutto il racconto.

Reperti, studi scientifici e il dietro le quinte del Museo sono narrati in maniera corale non solo dalla Presidente del Museo, Evelina Christillin, e dal Direttore Christian Greco, ma anche da alcuni dei curatori del Museo come Cédric Gobeil, Beppe Moiso, Susanne Toepfer, Paolo Del Vesco, Federico Poole, Johannes Auenmüller, Enrico Ferraris, Alessia FassoneTommaso Montonati, dalle  restauratrici Cinzia Oliva, Roberta Genta, Paola Buscaglia del Centro di Conservazione e Restauro de La Venaria Reale, dall’antropologo Pieter Ter Keurs, dal Direttore Dipartimento Egizio del Louvre Vincent Rondot, dal Capo del Dipartimento Egitto e Sudan del British Museum Daniel Antoine, dai curatori del British Museum Ilona Regulski e Marcel Maree, dalla direttrice del Agyptisches und Papyrussammlung di Berlino Friederike Seyfried, dalla direttrice Generale Museo Egizio del Cairo Sabah Abdel Razik Saddik, dal Ceo di Ima Solutions Sarl Benjamin Moreno.

Dal Louvre di Parigi al British Museum di Londra fino all’Ägyptisches Museum di Berlino: sono solo alcune delle importanti istituzioni museali mondiali da cui provengono i membri del comitato scientifico del Museo, che vanta oltre 90 collaborazioni scientifiche con musei, atenei e centri di ricerca internazionali. Le collezioni custodite a Torino comprendono oltre 40 mila reperti, che hanno una natura antiquaria – in quanto legati al collezionismo e al criterio di raccolta reperti di Bernardino Drovetti, diplomatico piemontese al servizio del governo francese che vendette a Carlo Felice di Savoia il primo nucleo delle collezioni del  Museo per 400 mila lire dell’epoca – e una natura archeologica, legata a campagne di scavo archeologico promosse da Ernesto Schiaparelli e Giulio Farina in Egitto all’inizio del Novecento.

Ma perché proprio a Torino, nel 1824, si decise di aprire un museo che non aveva uguali al mondo, dedicato a una civiltà ancora in via di svelamento? Chi fu il primo a vedere nelle Alpi il profilo delle piramidi? Per scoprire le origini del Museo in UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO risaliremo così il corso del Nilo sulle tracce dei suoi grandi esploratori ed archeologi del passato: Donati, Drovetti, Schiapparelli. Visiteremo i luoghi da cui provengono i principali reperti delle collezioni torinesi, da Giza a Tebe fino all’antico villaggio di Deir el-Medina, abitato dagli scribi e dagli artigiani delle tombe della Valle dei Re e delle Regine. E viaggeremo a ritroso nel tempo, alla metà del 1500, quando i sovrani del Piemonte, i Savoia, per dare prestigio alla loro capitale riscrissero il mito delle origini egizie di Torino, sovrapponendo il toro, simbolo della città, col dio Api, che aveva le sembianze di toro ed era venerato nell’antico Egitto. Attraverso i sarcofagi e gli oggetti del corredo funebre della tomba di Kha e Merit racconteremo invece il viaggio dell’architetto Kha nell’Oltretomba, dal momento della mummificazione ai funerali, fino al giudizio di fronte ad Osiride e alla vita nell’Aldilà, seguendo le pagine del Libro dei Morti.

Completa il viaggio visivo la colonna sonora originale, composta ed orchestrata dal pianista e compositore Remo Anzovino ed eseguita dall’autore con l’Orchestra Sinfonica Accademia Naonis diretta da Valter Sivilotti, in uscita su etichetta Nexo Digital e distribuzione Believe nel 2024. Spiega Remo Anzovino:

“La sfida era scrivere una colonna sonora che parlasse di una cultura di cui non conosciamo la musica. Comporre per “Uomini e Dei. Le Meraviglie del Museo Egizio” è stato davvero un viaggio spirituale alla scoperta del profondo significato che la morte aveva nell’Antico Egitto, ossia l’inizio di una nuova vita. In piena sintonia con il regista Michele Mally, l’uso della tecnica del corale a 4 parti bachiano – applicato sia alle sezioni della orchestra sia al pianoforte solo -, di movimenti fugati e di passaggi atonali, mi ha permesso di orientare il suono, per contrasto stilistico, verso il mistero che le immagini e il racconto sullo schermo suggeriscono. Ringrazio il Maestro Valter Sivilotti e l’Orchestra Sinfonica Accademia Naonis per avere splendidamente diretto e interpretato la mia musica”.

Remo Anzovino al Torino Film Festival
Remo Anzovino al Torino Film Festival

7 marzo 2024 – È disponibile su etichetta Nexo Digital e distribuzione Believe la colonna sonora originale del film UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO (THE IMMORTALS – THE WONDERS OF THE MUSEO EGIZIO).

Tra le colonne sonore composte da Anzovino per docufilm a tema culturale e artistico compaiono quelle dedicate a Frida Kahlo, Napoleone, Elisabetta II, Pompei, Vincent Van Gogh, Claude Monet, Paul Gauguin, Borromini e Bernini, in parte confluite anche nel prezioso cofanetto Sony Classical del 2019 dal titolo “Art Film Music”.

Remo Anzovino. Foto di Paolo Grasso
Remo Anzovino. Foto di Paolo Grasso

Quella composta per UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO è la decima colonna sonora composta dall’artista di origini napoletane per il progetto Nexo Soundtracks, nato all’inizio del 2019 e dedicato alle colonne sonore dei più bei documentari d’arte prodotti e distribuiti da Nexo Digital. Il progetto ha ormai diciannove titoli all’attivo grazie all’apporto artistico e creativo di musicisti affermati come la pianista e compositrice Hania Rani, il musicista anticlassico Enrico Gabrielli, una delle firme più conosciute della musica da cinema italiana, Lele Marchitelli, oltre a compositori come Dymitri Myachin, Maximilien Zaganelli, Ettore Bianconi, Emanuele Matte e Marco Mirk, e naturalmente allo stesso Anzovino che, con i suoi  nove lavori, afferma e conferma sempre più il ruolo da protagonista che già nel 2019 gli aveva portato l’importante riconoscimento dei Nastri d’Argento con menzione speciale per la “Musica per l’arte”.

THE IMMORTALS – THE WONDERS OF THE MUSEO EGIZIO

L’album è disponibile al seguente link: https://bfan.link/the-immortals-the-wonders-of-the-museo-egizio

Tracklist

Men and Gods

Children

Come sweet death

Fracturing

Nun

Life (piano solo)

Discovery

Die to be born again

Nun (piano solo)

Egyptscape

Space and time

Primordial

Aton

Life (Ka)

Space

Celestial machines

Die to be born again (reprise)

The call

Come sweet death (reprise)

La collana Nexo Soundtracks è interamente disponibile sulle piattaforme digitali e, per alcuni titoli stampati in vinile o in cd, anche nei negozi di dischi o negli store online. Per maggiori informazioni si possono visitare il sito www.nexosoundtracks.com e i relativi profili social su Instagram, Facebook e Tik Tok.


La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital.

Per il 2024 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

Prodotto da 3D Produzioni, Nexo Digital e Sky in collaborazione con il Museo Egizio

Regia: Michele Mally

Soggetto: Michele Mally e Matteo Moneta

Sceneggiatura: Matteo Moneta

———————————————————————————————————————————————————-

Alla vigilia del Bicentenario

“UOMINI E DEI. LE MERAVIGLIE DEL MUSEO EGIZIO” APRE AL CINEMA L’ANNO DELLE CELEBRAZIONI DEDICATE AL MUSEO­­ CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DEL PREMIO OSCAR® JEREMY IRONS

 Oggi 26 novembre 2023 presentato in anteprima al Torino Film Festival e al cinema a gennaio il film evento alla scoperta dei tesori del museo di antichità egizie più antico al mondo che accoglie oltre 900 mila visitatori all’anno.

 

Testi, video e immagini dall’Ufficio Relazioni con i Media Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino e dagli Uffici Stampa Nexo Digital e Sky; testo e foto dall’Ufficio Stampa GDG per la colonna sonora, aggiornato il 7 marzo 2024. Aggiornato il 26 novembre 2023, il 27 novembre 2023, il 29 gennaio e il 26 febbraio 2024.

Dove i classici si incontrano. ClassiCult è una Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Bari numero R.G. 5753/2018 – R.S. 17. Direttore Responsabile Domenico Saracino, Vice Direttrice Alessandra Randazzo. Gli articoli a nome di ClassiCult possono essere 1) articoli a più mani (in tal caso, i diversi autori sono indicati subito dopo il titolo); 2) comunicati stampa (in tal caso se ne indica provenienza e autore a fine articolo).

Write A Comment

Pin It