Biblioteca Vallicelliana di Roma

“Prima di essere incamerata dalla Stato italiano nel 1874 la Biblioteca apparteneva infatti alla congregazione dell’oratorio di San Filippo Neri, fondata nel 1575, presso la Chiesa di Santa Maria in Vallicella, meglio nota ai romani come Chiesa Nuova” racconta nel video la direttrice Paola Paesano. “L’attuale configurazione architettonica prese corpo nel secolo successivo ad opera di Francesco Borromini che situò la Biblioteca al secondo piano – spiega la Paesano – al culmine di uno scenografico scalone che alloggia, a metà della rampa, lo spettacolare altorilievo di Alessandro Algardi che raffigura Papa Leone I nell’atto di fermare Attila nella sua discesa in Italia”.
“Il suo fondo antico, che raccoglie oltre 130.000 volumi, viene costantemente incrementato e aggiornato a partire dagli argomenti costitutivi delle raccolte seicentesche: storia, antiquaria, filologia, archeologia, teologia, filosofia, diritto, musica, cartografia, come la coppia di globi celeste e terrestre disegnati a mano databili all’ultimo decennio del Cinquecento e come le Carte Nautiche, anch’esse del Cinquecento di produzione maiorchina, tra cui lo splendido planisfero policromo della fine del Cinquecento di autore portoghese” prosegue la direttrice che sottolinea “ma ciò che rende davvero unica la Biblioteca Vallicelliana nel mondo è la raccolta di circa tremila manoscritti soprattutto latini e greci, nelle materie appena ricordate. C’è poi un importante fondo musicale manoscritto e stampa che data a partire dal Cinquecento, documenta musica oratoriana, madrigalistica, mottetti fiamminghi, trattati e saggi di teoria e tecnica musicale e libretti d’opera”.
“nella convinzione che la lettura pubblica e lo studio sono alla base delle democrazie, dell’esercizio critico e dell’emancipazione di tutti e di tutte” conclude la direttrice.
Il documentario sulla Biblioteca Vallicelliana fa parte della serie di reportage promossi dal Ministero della Cultura e disponibili sui canali social istituzionali e sul profilo Instagram @bibliotecheditalia: https://
View this post on Instagram
View this post on Instagram
View this post on Instagram
Il prossimo appuntamento con una nuova Biblioteca sarà giovedì 31 marzo 2022. Manoscritti antichissimi, minuziose mappe geografiche, edizioni rare e preziose. E poi spartiti musicali, raccolte di incisioni, stampe e incunaboli. Ma anche gli oggetti amati dagli scrittori contemporanei, i quaderni, le lettere private e le dediche. Realizzato con l’agenzia di stampa DIRE, il progetto è un viaggio alla scoperta dei 46 Istituti statali italiani, scrigni di bellezza e custodi di un patrimonio documentario che ammonta a circa 40 milioni di esemplari: https://cultura.gov.it/