Da un progetto di ricerca Marie Curie dell’Università Ca’ Foscari – Dipartimento di Studi Umanistici
GIARDINI DI CARTA: IN MOSTRA ALLA BIBLIOTECA MARCIANA DI VENEZIA ANTICHI ERBARI CINQUECENTESCHI E CREAZIONI CONTEMPORANEE ISPIRATE ALLE VIRTÙ MEDICINALI DELLE PIANTE
In esposizione erbari manoscritti ed essiccati, erbari a stampa postillati dai lettori, ricettari compilati ad uso personale, lettere

Giardini e virtù medicinali, salute e bellezza tra passato e presente

Gardens and Medicinal Virtues, Health and Beauty between Past and Present

A cura di Sabrina Minuzzi

sabato 11 Febbraio 2023 – domenica 2 Aprile 2023

Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana, Venezia

Orario di visita: 10.00-17.00.

Accesso dal Museo Correr – Ala Napoleonica, Piazza S. Marco

Giardini e virtù medicinali, salute e bellezza tra passato e presenteDa sabato 11 febbraio a domenica 2 aprile 2023 sarà aperta al pubblico la mostra Giardini e virtù medicinali, salute e bellezza tra passato e presente a Venezia nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.

L’esposizione, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari Venezia e la Biblioteca Nazionale Marciana, è curata da Sabrina Minuzzi (Ca’ Foscari) a conclusione del suo progetto “MAT-MED in Transit. The Transforming Knowledge of Healing Plants” (Marie Skłodowska-Curie Fellowship (Global), G.A. 844886).

La mostra propone, ad un pubblico ampio, di riflettere sull’evoluzione del rapporto fra individuo e natura, per rispondere, in filigrana ai materiali esposti, alla domanda su quanto si possa apprendere dall’antico rapporto con la natura per migliorare il nostro futuro.

In passato molti giardini erano soprattutto una risorsa per la salute dell’uomo. Piante ed erbe infatti, insieme a qualche sostanza animale e minerale, costituivano la materia prima per la composizione di rimedi medicinali. I tre regni naturali erano la materia medica per antonomasia, e le erbe la materia medica per eccellenza.

Medici, speziali, ma anche persone comuni erano animate dall’entusiasmo per la scoperta di nuove piante e di nuove virtù terapeutiche di piante note. Alcuni di essi coltivavano il proprio giardino-orto botanico, anche negli angusti spazi veneziani. Li conosciamo oggi attraverso i giardini di carta che hanno lasciato dietro di sé: erbari manoscritti ed essiccati, erbari a stampa intensamente studiati e postillati dai lettori, ricettari compilati ad uso personale, lettere.

Nell’occasione sono esposti, per la prima volta al pubblico, i Cinque libri di piante compilati da Pietro Antonio Michiel (1510-1576), in cui le caratteristiche e le virtù di 1.028 fra piante ed erbe sono corredate da altrettante illustrazioni dipinte.

Il percorso della mostra prosegue con esempi virtuosi di uso delle antiche conoscenze di materia medica: nell’elaborazione di nuovi farmaci a partire da farmacopee ed erbari antichi (vetrine Aboca, con oggetti dell’Aboca Museum e l’opera della straordinaria naturalista e incisore Maria Sybilla Merian); nella produzione artigianale di un amaro d’erbe nato da un antidoto brevettato nel 1603 e oggetto di un successo europeo plurisecolare (l’Orvietano, con ‘bugiardini’ d’epoca e stampe pubblicitarie); infine in tre vetrine di creazioni artistiche contemporanee ispirate alla bellezza della materia medica, declinate su carta e su lino: incisioni, piante impresse su carta, ricami d’arte.

Il tutto è suggellato da un gioco da tavolo che è un collage di illustrazioni tratte dall’edizione del 1565 del famoso commento a Dioscoride di Pietro Andrea Mattioli: Il giardino delle piante magiche, pensato oggi per ri-avvicinarci alla consapevolezza delle virtù medicinali della natura.

Il lavoro di ricerca che sta dietro a questi temi verrà presentato nell’International Conference dal titolo Materia medica e libri, salute e bellezza nella prima età moderna che si terrà da mercoledì 29 a venerdì 31 marzo presso la Biblioteca Nazionale Marciana (Sala Sansoviniana) e che vedrà la partecipazione di studiosi internazionali.

Domenica 5 marzo la mostra sarà visitabile con accesso gratuito in occasione dell’iniziativa ministeriale #DomenicalMuseo attraverso l’ingresso storico della Biblioteca Nazionale Marciana (Libreria Sansoviniana: Piazzetta San Marco n. 13/a). Orario: 10.00 – 17.00, ultimo ingresso alle ore 16.00. Per qualsiasi informazione si prega di scrivere a b-marc.stampa@cultura.gov.it

Il restauro dell’Erbario Michiel It II, 26 – 30 (2860-2864).

La raccolta dell’Erbario di Pietro Antonio Michiel (1510-1576), fulcro attorno cui si sviluppa la mostra Giardini e virtù medicinali, salute e bellezza tra passato e presente, è conservato dal suo ingresso in Marciana in una curiosa scatola a baionetta in forma di libro.

I cinque volumi che contengono le tavole dipinte e descritte da Michiel sono rivestiti con coperte in pergamena in quattro colori differenti: rosso per i primi due volumi, verde, giallo e viola. Tutti sono stati rimaneggiati al momento dell’allestimento per la consegna alla Biblioteca Marciana. In particolare, all’epoca erano state aggiunte carte di guardia su tutti i libri e due fascicoli, esplicativi della storia del manoscritto e della donazione, avvenuta nel 1796 da parte di Giuseppe Antonio Bonato, Professore di Botanica dell’Università di Padova, come lo stesso ricorda in una memoria allegata nel primo libro rosso.

In vista di questa esposizione, l’Università Ca’ Foscari ha scelto di finanziare il restauro dei cinque preziosi volumi.

I problemi più consistenti incentrati sulla struttura dei volumi erano concentrati sulle indorsature ormai fratturate in più punti, e principalmente alle cerniere, e sui labbri in pergamena, lacerati a causa dello sfregamento durante l’inserimento nella scatola.

Tutte le carte dei volumi sono state esaminate e risarcite in presenza di strappi o lacerazioni alla piega. Si è rinforzata la cucitura di alcuni fascicoli e sono state realizzate delle nuove indorsature per migliorare l’apertura e la stabilità dei volumi. Le pergamene sono state ugualmente risarcite e le lacune portate a tono, scegliendo di non ripresentare i lacci a colore che si accompagnavano in origine ai vari volumi, sostituiti successivamente con ampi lacci di colore verde di cui sopravvivono alcuni brandelli oggi conservati a parte.

L’intervento è stato eseguito dalla restauratrice Paola Santin.

Testi e immagini dall’Ufficio Comunicazione e Promozione di Ateneo Settore Relazioni con i media Università Ca’ Foscari Venezia

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