Ominini ed elefanti nel Medio Pleistocene a Casal Lumbroso
Un racconto di 400.000 anni fa… quando a Roma vivevano gli elefanti

Un’importante scoperta paleontologica e archeologica, pubblicata sulla rivista scientifica PLoS ONE, rivela interazioni Homo-elefante (Palaeoloxodon antiquus) nell’area di Casal Lumbroso a Roma

Scavi. Crediti per la foto: Beniamino Mecozzi, CC-BY 4.0
Scavi a Casal Lumbroso. Crediti per la foto: Beniamino Mecozzi, CC-BY 4.0

Lo studio, condotto da Sapienza Università di Roma in collaborazione con il Museo delle Civiltà, l’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IGAG) e la Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, rappresenta un tassello fondamentale per la comprensione delle interazioni tra ominini arcaici e grandi mammiferi nel contesto europeo.

Le indagini sul campo, iniziate nel 2017 e proseguite fino al 2019 sotto la direzione della Soprintendenza Speciale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Roma, sono riprese nel 2023 sotto il coordinamento della Sapienza, con una nuova fase di studio interdisciplinare.

Strumenti litici da Casal Lumbroso. Mecozzi B, Fiore I, Giaccio B, Giustini F, Mercurio S, Monaco L, et al. (2025), CC BY 4.0
Strumenti litici da Casal Lumbroso. Mecozzi B, Fiore I, Giaccio B, Giustini F, Mercurio S, Monaco L, et al. (2025), CC BY 4.0

A oggi sono meno di venti i siti noti a livello globale che documentano lo sfruttamento di carcasse di elefante da parte di ominini arcaici. Casal Lumbroso si distingue per la ricchezza dei reperti e per l’approccio metodologico adottato, che ha permesso di ricostruire in dettaglio la catena di eventi che ha portato alla deposizione dei fossili e alle interazioni Homo-elefante. Durante gli scavi è stata rinvenuta una carcassa incompleta di elefante antico, associata a industrie litiche e strumenti ossei ricavati dallo stesso elefante. L’analisi tafonomica ha evidenziato come l’animale non fosse stato soltanto fonte di cibo, ma anche di materia prima per la produzione di strumenti in osso.

Strumenti ossei da Casal Lumbroso. Mecozzi B, Fiore I, Giaccio B, Giustini F, Mercurio S, Monaco L, et al. (2025), CC BY 4.0
Strumenti ossei da Casal Lumbroso. Mecozzi B, Fiore I, Giaccio B, Giustini F, Mercurio S, Monaco L, et al. (2025), CC BY 4.0

Tra i reperti faunistici rinvenuti sono stati identificati anche rinoceronti, bovini, cervidi, daini, caprioli e lupi, testimoniando un ricco ecosistema  oggi scomparso. Questa ricerca contribuisce a ricostruire eventi accaduti in un mondo profondamente diverso, ma geograficamente vicino.
In un paesaggio antico, lungo il corso di un piccolo fiume, un gruppo di cacciatori-raccoglitori ha macellato un elefante e ne ha utilizzato le ossa come strumenti.

Scavi. Crediti per la foto: Beniamino Mecozzi, CC-BY 4.0
Ominini ed elefanti nel Medio Pleistocene a Casal Lumbroso; un racconto di 400.000 anni fa. Scavi a Casal Lumbroso. Crediti per la foto: Beniamino Mecozzi, CC-BY 4.0

Oggi, specie come il Palaeoloxodon antiquus non esistono più in Europa, ma i loro fossili raccontano una storia profonda di adattamento umano, ambienti perduti e cambiamenti climatici.
Lo studio è stato possibile grazie alla sinergia tra istituzioni e ricercatori: un gruppo interdisciplinare composto da archeologi, paleontologi, geologi e specialisti di diverse discipline, che hanno unito competenze e approcci integrati con analisi geologiche e stratigrafiche del deposito; analisi geochimiche sui sedimenti vulcanici, che hanno permesso di attribuire il sito a circa 400.000 anni fa; analisi isotopiche condotte su un dente dell’elefante, che hanno indicato un ambiente forestato e con clima caldo-umido.

Riferimenti bibliografici:

Mecozzi B, Fiore I, Giaccio B, Giustini F, Mercurio S, Monaco L, et al.,  From meat to raw material: the Middle Pleistocene elephant butchery site of Casal Lumbroso (Rome, central Italy), PLoS ONE (2025) 20(10): e0328840, DOI:  https://doi.org/10.1371/journal.pone.0328840

Testi e immagini dal Settore Ufficio Rettorato, stampa e comunicazione, Sapienza Università di Roma

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