Statua funeraria di II sec. a.C. dalla Cirenaica riconsegnata

Il British Museum e l’HM Revenue and Customs hanno collaborato con l’Ambasciata della Libia per individuare e rimpatriare una straordinaria statua funeraria del II secolo a.C.

Statua funeraria marmorea , II sec. a.C., Cirenaica. Foto The British Museum.

“Il Regno Unito- ha dichiarato Caroline Dinenage, Ministra della Cultura del Regno Unito– è un leader mondiale nella protezione del patrimonio culturale sia in patria che all’estero e il nostro lavoro nell’affrontare il commercio illecito di artefatti è una parte fondamentale di questo. Grazie agli sforzi dell’HMRC e del British Museum, siamo in grado di restituire questa importante statua alla Libia a cui appartiene”.

Le analisi condotte sulla superficie marmorea della statua a cura del British Museum hanno dimostrato che l’opera era frutto di ritrovamento recente e certamente frutto di uno scavo illegale.

La statua fu sequestrata dai funzionari delle forze di frontiera all’aeroporto di Heathrow, durante il tentativo di importarla illegalmente nel Regno Unito al fine di venderla nel mercato nero dell’arte. Successivamente allo stato di fermo, nel 2013 l’opera è stata affidata al British Museum per l’identificazione, il personale ha allertato nell’immediato l’HMRC dopo aver attestato l’importanza e l’unicità di questo tipo scultoreo, di cui vi sono solo rari esempi conservati nei musei al di fuori della Libia. Infatti, il British Museum ha stretti rapporti con i musei libici, ospitando quattro specialistici dalla Libia per il programma di formazione internazionale 2021-2013. Inoltre, il caso è stato sottoposto anche alla Society for Libyan Studies con cui il Regno Unito collabora.

“Il British Museum – ha dichiarato Hartwig Fischer, Direttore del British Museum – è impegnato nella lotta contro il commercio illegale e i danni al patrimonio culturale. Sono lieto di poter assistere alla restituzione di questo importante oggetto in Libia, tramite l’Ambasciata a Londra. Una parte importante del lavoro del Museo sul patrimonio coinvolge la nostra stretta collaborazione con le forze dell’ordine interessate al traffico illecito. Questo caso è un altro buon esempio dei vantaggi di tutte le parti che lavorano insieme per combattere il saccheggio e proteggere il patrimonio culturale”.

Cirenaica Statua funeraria marmorea II sec. a.C.
Statua funeraria marmorea , II sec. a.C., Cirenaica. Foto The British Museum

Il ritrovamento e l’esportazione illegale di questa statua funeraria è probabilmente frutto degli eventi sconvolgenti che portarono all’intervento militare internazionale in Libia del 2011.

In seguito alle prove giudiziarie fornite dal museo nel 2015, il tribunale ha decretato l’appartenenza dell’opera allo Stato della Libia, conservata dal museo stesso con il fine di restituirla insieme all’HMRC alla sua patria.

Attualmente la statua è stata finalmente consegnata all’Ambasciata della Libia nel Regno Unito.

La statua funeraria dalla Cirenaica

La statua funeraria rappresenta un eccezionale esempio di manifattura cirenaica del II secolo a.C., per questo motivo è stata facilmente identificata. È scolpita come una figura a tre quarti che si interrompe al livello dei fianchi, cosa che avveniva solo in alcune regioni del Mediterraneo, ma in particolar modo da necropoli cirenaiche di lavorazione locale. Difatti, da questa zona provengono circa cento esempi di questa statuaria, spesso conservate acefale nei musei libici come il Museo di Cirene e il Museo Nazionale di Tripoli.

Statua funeraria marmorea , II sec. a.C., Cirenaica. Foto The British Museum.

La Cirenaica fu colonizzata dai greci a partire dal VII secolo a.C., divenendo una grande potenza economica e artistica. Infatti, probabilmente questo tipo di statuaria rappresentava la Dea Demetra o la figlia Persefone sposa di Ade e regina dell’oltretomba e condannata a vivere con lui durante l’autunno e l’inverno, l’interruzione all’altezza dei fianchi rappresenterebbe quindi l’uscita della giovane dagli inferi. In effetti, alcune di queste statue-stele presentano bracciali scolpiti rappresentanti serpenti, animale connesso agli inferi.Altra ipotesi per gli studiosi è che l’assenza delle gambe e il posizionamento sul suolo delle statue, sarebbe riconducibile all’impossibilità di abbandonare la tomba del defunto dando eterna protezione. Infatti, alcune di queste tengono tra le mani offerte per il defunto.

La presenza sia di bracciali con serpente sia di offerta, in particolar modo una sorta di statua scolpita tra le mani, forse rappresentante una statuina fittile in argilla, sulla statua identificata dal British Museum la rende una delle più rare di questa tipologia cirenaica.

Fonte: Communications, The British Museum

statua funeraria

Classe '97, laureata in Archeologia Storia dell'Arte e Scienze del Patrimonio Culturale curriculum archeologico presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Studentessa magistrale del cds Archeologia: Oriente e Occidente curriculum Egitto e Vicino Oriente Antico presso l'Università degli Studi di Napoli L'Orientale.

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