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Giulio Manfredonia

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Regista e sceneggiatore, Giulio Manfredonia è un appassionato di tragedie raccontate con il senso dell’umorismo.

Nonostante sia figlio di un ingegnere e di una casalinga, in famiglia respira aria di cinema perché la sorella della mamma è sposata con Luigi Comencini. Nel periodo degli studi, passa le vacanze sui set dello zio a partire da VOLTATI EUGENIO, per cui ha sostenuto anche un provino. Ha vissuto la sua prima esperienza di assistente alla regia nel 1985 con LA STORIA, tratto dal libro di Elsa Morante. Inizia la sua carriera come assistente alla regia in ZOO (1989) della cugina Cristina Comencini, poi aiuto regista in MARCELLINO (1991) di Luigi Comencini, e nuovamente con la Comencini per MATRIMONI (1998). Impara così il mestiere del regista, mentre si forma anche come collaboratore al montaggio e autore di backstage. Nel 1999 realizza il suo primo cortometraggio, TANTI AUGURI, con Claudia Pandolfi, lavoro per il quale vince il Nastro d’Argento e il premio come miglior cortometraggio al festival di Annecy. Nel 1997 inizia la sua collaborazione/amicizia con Antonio Albanese, prima aiuto regista in UOMO D’ACQUA DOLCE, poi nel 1999 ne LA FAME E LA SETE.

L’esordio alla regia di un lungometraggio al cinema avviene nel 2001 con la commedia SE FOSSI IN TE, di cui è anche sceneggiatore, insieme a Valentina Capecci. La storia di tre personaggi in crisi d’identità, interpretati da Fabio De Luigi, Emilio Solfrizzi e Gioele Dix, mattatori comici della televisione, mette in luce le capacità di osservazione di Manfredonia, una qualità che caratterizza l’intera filmografia che lo riguarda. Di commedia si tratta anche il successivo È GIÀ IERI (2004), remake dell’americano RICOMINCIO DA CAPO con Bill Murray, qui sostituito da Antonio Albanese. Chiama poi Claudio Bisio a lavorare nel film SI PUÒ FARE (2008), e lo affianca ad Anita Caprioli, per raccontare la storia di un gruppo di malati di mente che, seguendo le fondamenta della legge Basaglia, mette in piedi una Cooperativa produttiva.

Nel 2009 realizza la fiction tv FRATELLI DETECTIVE. Antonio Albanese, suo amico e collaboratore, lo chiama poi a dirigere QUALUNQUEMENTE (2011), incentrato sulla figura di Cetto La Qualunque, politicante calabrese di dubbia moralità. L’anno successivo torna a dirigerlo nella commedia TUTTO TUTTO NIENTE NIENTE. Tornerà una terza volta a dirigerlo nel 2019 in CETTO C’È SENZADUBBIAMENTE.

Dal 2014 Giulio Manfredonia ha realizzato molte serie televisive per RAI e Mediaset.

Testo dall’Ufficio Stampa Manzo Piccirillo.

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