18 Marzo 2015
La storia del Regno Unito è una storia di invasioni e insediamenti, a partire dai Celti per vedere l’arrivo di Romani, Anglosassoni, Normanni e Vichinghi. Uno studio appena pubblicato su Nature prende in esame le popolazioni del Regno Unito da un punto di vista genetico, ottenendo dei risultati “in alta risoluzione”, e cercando di superare i limiti dei documenti.
Emerge dunque che non esisteva un unico gruppo di Celti, ma che questi risultano differenziati tra loro; che la popolazione delle isole Orkney presenta anche antenati di origine norvegese ma che non c’è traccia di danesi (che pur le dominarono); che gran parte dell’Inghilterra centromeridionale ed orientale è omogenea e che deve molto agli Anglosassoni; che i Gallesi appaiono i più simili ai primi abitatori della Gran Bretagna, subito dopo l’era glaciale.
La ricerca permette anche di apprezzare l’importanza di certi movimenti: il gruppo celtico, ad esempio, parte da tre gruppi continentali in Belgio, Francia e Germania. Questi formano una base molto importante e mai completamente sostituita nelle invasioni successive. Vi sono poi presenze meno evidenti, coi contributi da Francia, Spagna e ancora Scandinavia, forse precedenti le invasioni Sassoni.
Lo studio “UK mapped out by genetic ancestry”, di Ewen Callaway, è stato pubblicato su Nature.
Link: Nature; The Conversation; Past Horizons
Spilla anglosassone in argento, British Museum, 1980,1008.1 BM page dal tesoro di Pentney. Foto da Wikipedia, CC BY-SA 3.0, caricata e di Johnbod.