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Niccolò Betti

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Niccolò Betti (1550 circa – 1618 circa) fu prima allievo di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio e successivamente di Giorgio Vasari. Il suo stile si avvicina a quello di altri giovani collaboratori del maestro come Naldini e Poppi, che vivacizzano la pittura manierista con una pennellata più sciolta e dai colori accesi.

Tra il 1570 e il 1572 prese parte al cantiere della decorazione dello studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, unico episodio ben documentato della carriera dell’artista, dipingendo il riquadro con il Saccheggio di un villaggio. Dal 1576 al 1578 lavorò a Pisa nel restauro, e decorazione del Duomo. A Montepulciano gli sono attribuite le pale d’altare raffiguranti l’Adorazione dei pastori (1581) nella chiesa di Sant’ Agnese, e la Madonna tra i santi Giovanni Battista e Girolamo in Santa Maria delle Grazie, firmata. Nella sua attività tarda, Niccolò Betti mostra di aderire a formule più solenni e semplificate, in linea con i dettami della Controriforma. A questa fase appartengono due dipinti (Santa Coletta di Corbie e Miracolo di San Diego di Alcalà) commissionatigli dalla Granduchessa Maria Maddalena d’Austria nel 1610 per il convento delle Descalzas Reales a Valladolid, dove sono ancora oggi conservati.

 

Testo dall’Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi.

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