TOTA ITALIA, la formula con cui i popoli italici giurarono ad Ottaviano non ancora Augusto fedeltà nel 32 a.C. legittimando il suo comando nella guerra contro Marco Antonio e Cleopatra
Riaprono le Scuderie del Quirinale e lo fanno con la mostra “Tota Italia. Alle Origini di una Nazione” dal 14 maggio al 25 luglio 2021.
L’ultima attività di scavo ha portato al rinvenimento di un reperto unico e straordinario: un grande carro cerimoniale a quattro ruote con elementi di ferro, bellissime decorazioni di bronzo e stagno, resti lignei mineralizzati, impronte di elementi organici con resti di corde e di decorazioni vegetali.
Pompei 79 d.C. Una Storia romana è la nuova mostra inaugurata al secondo ordine del Colosseo in cui si cerca di indagare il rapporto, fino ad ora inesplorato, fra le due realtà archeologiche più famose del panorama italiano in un arco cronologico che va dalla seconda guerra sannitica all’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.
L’Antiquarium di Pompei riapre e racconta grazie agli straordinari reperti la storia della città dall’età sannitica (IV secolo a.C.) e fino all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. con un focus particolare sui rapporti con l’Urbe, Roma.
Dopo anni di vicende travagliate si procede al restauro delle colonne dell’atrio secondario della Casa del Fauno, una delle abitazioni più grandi e sontuose della città antica situata nella Regio VI, 12. 1-8.
Due opere di Salvator Rosa al Museo Nazionale di Matera per “100 opere tornano a casa” “100 opere tornano a casa. Dai depositi…
Pompei. La città viva è un podcast prodotto da Piano P, piattaforma italiana dei podcast giornalistici, per il Parco Archeologico di Pompei, in collaborazione con Electa, in occasione della prossima riapertura al pubblico dell’Antiquarium di Pompei.
Lo scavo del Termopolio della Regio V non solo scoperta straordinaria ma anche importante fonte per la ricerca e le abitudini dei pompeiani
A Civita Giuliana la scoperta di due corpi di antichi pompeiani travolti dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e da cui sono stati tratti i calchi in gesso, perfezionando così la tecnica inventata e sperimentata per la prima volta dall’allora direttore del sito vesuviano Giuseppe Fiorelli.