I grandi maestri della corrente pop sono presentati a Mestre insieme ad artisti lorocontemporanei europei, tra cui Pistoletto, Arman, Christo e Mario Schifano e ad autori di una generazione successiva, come Jeff Koons e Haim Steinbach, che riprendono la Pop Art con un approccio concettuale.
È storia il fatto che furono proprio Ileana e il primo marito Leo a dare il ‘la’ in America a questo straordinario movimento artistico, grazie alla scoperta precoce del lavoro di Rauschenberg e Johns – dapprima avvenuta in Inghilterra – le cui opere furono esposte per la prima volta proprio nella loro galleria a New York, verso la fine degli anni Cinquanta.
La storia della raccolta Sonnabend rappresenta dunque una delle più affascinanti vicende collezionistiche del XX secolo. Quando, nel novembre 1962, Ileana e il secondo compagno Michael Sonnabend aprono la loro galleria a Parigi, il desiderio che li muove è quello di presentare al pubblico europeo i giovani artisti americani.
Dal lavoro di Jasper Johns e Robert Rauschenberg prende avvio una nuova generazione di autori come Warhol, Lichtenstein, Oldenburg, Rosenquist e Wesselmann, tutti presentati nella galleria parigina.
Il loro successo viene presto riconosciuto alla Biennale di Venezia,
quando nel 1964 Rauschenberg riceve il primo premio per la pittura.
La mostra, che s’inserisce a pieno titolo nel ciclo di esposizioni
che la Fondazione Musei Civici ha presentato in occasione della 57° Biennale d’Arte, è accompagnata da un prezioso catalogo edito da Linea d’Acqua (Venezia, 2017), che raccoglie un intervento di Gabriella Belli,
un’intervista di Elisabetta Barisoni ad Antonio Homem,
della Sonnabend Collection Foundation e schede di Mario Codognato.
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