NUOVA EDIZIONE DEL TERRAVIVA FILM FESTIVAL: “PROVE PER UN PIANETA A COLORI” – 22-26 NOVEMBRE 2023
Clicca qui per le informazioni sulla quarta edizione del Festival, a cura di Sabrina Monno
Clicca qui per il racconto della conferenza stampa del 15 novembre, a cura di Sabrina Monno
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La 4^ edizione del TERRAVIVA FILM FESTIVAL, rassegna cinematografica e di cultura in programma dal 22 al 26 novembre tra Casalecchio di Reno e Bologna e in streaming sulla piattaforma MYmovies, attraverso proiezioni, un concorso cinematografico di lungometraggi e cortometraggi, talk e masterclass destinate al pubblico ma anche ai giovani del territorio, si propone di promuovere una conoscenza e comprensione dell’altro e delle diverse identità e una visione del futuro che sia sempre più consapevole e sensibile alle questioni urgenti e delicate che caratterizzano il nostro presente.
Il festival girerà intorno alla parola insostenibilità, un termine che si adatta alla nostra contemporaneità e a un presente in cui numerose situazioni sono difficilmente tollerabili. Le situazioni sono molteplici: crisi climatica, immigrazione e femminicidio. Il festival punta proprio a sensibilizzare il pubblico su queste tematiche specifiche.
Il Terraviva Film Festival è un festival formativo. Infatti trova la sua forza nel suo pubblico di riferimento: gli alunni delle scuole e i più giovani. L’individuo va formato sin da piccolo e, per l’appunto, sono proprio gli adolescenti a dover assorbire il più possibile il messaggio delle tematiche affrontate. Questo per far sì che, una volta diventati adulti, gli adolescenti in questione possano avere un impatto positivo sulla società del futuro.
Link al sito ufficiale della manifestazione: https://terravivafilmfestival.it/
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Quest’oggi, mercoledì 15 novembre 2023, c’è stata la Conferenza Stampa introduttiva per la nuova edizione del Terraviva Film Festival che si terrà dal 22 al 26 novembre tra Bologna e Casalecchio di Reno. Il festival, nato in piena pandemia, in pochi anni è diventato un punto di riferimento per registi indipendenti da tutto il mondo.
Sono intervenuti Laura Traversi (co-direttrice del Festival) Marta Miniucci (Genoma Films) Simona Pinelli (Assessora Culture Nuove Generazioni Marketing territoriale Turismo) e Marco Cucco (UniBo). Tutte queste figure riunite hanno illustrato passo passo la struttura del festival e quella che, in definitiva, è la sua missione principale.
TERRAVIVA FILM FESTIVAL è realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Emilia Romagna, e di BCC Emilbanca, Granarolo, Romagnoli F.lli Spa, Deisa Ebano Spa (Zig Zag, Calzanetto e Ebano).
Grazie al supporto dell’Università di Bologna i luoghi del festival saranno molteplici. Si inizia il 22 novembre presso il Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno per poi spostarci presso le sale del DAMSLab presso la Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 5B. Inoltre il festival sarà disponibile anche in streaming grazie al supporto della piattaforma online MyMovies, quindi chiunque potrà scoprire nuovi film e nuovi autori!
Bologna da sempre è conosciuta come polo multiculturale e come polo umanitario. Oggi come ieri, il capoluogo emiliano si prodiga per ideali come inclusione e crescita culturale. Sono festival come questi che ci ricordano, ogni giorno, l’importanza della cultura e del senso di comunità che essa può creare.
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IL PROGRAMMA
Il programma – disponibile al sito https://terravivafilmfestival.it/programma/ – prevede un concorso di 13 opere provenienti da oltre 10 paesi e un film fuori concorso, proiettati nelle location del festival e in streaming su Mymovies.
CONCORSO – 13 opere (di cui 4 cortometraggi) per uno sguardo attuale, urgente, critico ed equilibrato sul nostro presente.
- 20 days in Mariupol di Mstislav Chernov (Ucraina, 2023 – 95’), proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
All’inizio dell’invasione russa, una squadra di giornalisti ucraini intrappolati nella città assediata di Mariupol lotta per continuare a documentare le atrocità della guerra.
- After the bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano (Italia, 2023 – 66’), proiettato presso DAMSLab @BOLOGNA
La vita di Valeria Collina è sconvolta dalla morte del figlio Youssef, membro di un commando jihadista, ucciso durante un attacco terroristico a Londra. Dopo l’evento, Valeria riflette sul suo passato cercando di fare pace con il ricordo di suo figlio.
- Beautiful Poison di Dan Ashby (UK – Canada, 2023 – 12’) proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Dopo aver scoperto i fiumi arancioni di un’ex città carbonifera avvelenata dall’ossido di ferro, un artista ha un’idea poco ortodossa: estrarre la sostanza chimica e trasformarla in pigmento per la pittura.
- Deep rising di Mathieu Rytz (USA, 2023 – 93 min), proiettato presso DAMSLab @BOLOGNA
Riflessione sul destino che attende l’ultimo bioma terrestre che non è ancora stato irrimediabilmente traviato dalla presenza umana: l’oceano profondo. Oggi, però, alcune grandi organizzazioni stanno valutando di cominciare a estrarre metalli e gas dal fondo marino per sopperire alla crisi energetica mondiale.
- En attendant les robots di Natan Castay (Belgio, 2023 – 39’), proiettato presso DAMSLab @BOLOGNA
Dopo aver perso il lavoro durante il lockdown, Natan si iscrive a un sito web di microtask. Divenuto un “Turker” insieme a decine di migliaia di altri, viene pagato un centesimo per ogni volto che cancella su Google Street.
- Fremontdi Babak Jalali (USA, 2023 – 88’) – film di apertura e unico film di fiction in concorso, proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Donya, un tempo traduttrice dall’afghano per conto dell’esercito statunitense lavora oggi a San Francisco, in una fabbrica di biscottini della fortuna cinesi. Colpita da un’improvvisa rivelazione, Donya decide di inserire un messaggio speciale all’interno di un biscotto.
- Hawar, our banished childrendi Pasquale Bourgaux (Belgio – Svizzera, 2023, – 74’), proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Nel 2014, Daesh ha preso il controllo dell’Iraq settentrionale, dove vive la comunità yazida, e ha separato le famiglie, uccidendo gli uomini e rapendo donne e ragazze, che sono state poi “offerte” ai combattenti della jihad.
- Las Memorias perdidas de los àrboles di Antonio La Camera (Italia, 2023 – 20’), proiettato presso DAMSLab @BOLOGNA
Nel cuore della foresta amazzonica peruviana, due alberi si risvegliano nella notte e intraprendono un viaggio spirituale alla scoperta di un passato in cui erano due bambini fratelli.
- Loud & Here di Josian Blanc (Canada, 2023 – 8’), proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Dopo aver notato troppi casi di violenza sessuale non denunciati o impuniti nelle loro stesse scuole, 23 ragazze adolescenti decidono di prendere in mano la situazione per apportare un cambiamento significativo alla politica che riguarda i consigli scolastici di tutto il Quebec.
- Seven Winters in Tehran di Steffi Niederzoll (Francia – Germania, 2023 – 97’), proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Iran, 2007: Reyhaneh Jabbari, 19 anni, è condannata a morte per l’omicidio dell’uomo che aveva tentato di violentarla. Grazie a video, testimonianze dei familiari e lettere scritte dalla giovane donna in carcere, il film ripercorre il destino di Reyhaneh, simbolo universale di resistenza contro la violenza sulle donne.
- She run the world di Koval Bhatia (India, 2023 – 14’), proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Il problema della gestione dei rifiuti urbani in India sta soffocando le risorse naturali delle città. Tre giovani donne sono emerse come modelli di ruolo, offrendo soluzioni sostenibili, trasformando stili di vita e mentalità.
- The Yellow Ceiling di Isabelle Coixet (Spagna, 2023 – 93’), proiettato presso TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
La storia di nove ex studenti del teatro spagnolo Lleida che hanno sporto denuncia contro due dei loro insegnanti per abusi sessuali.
- Zero Waste di Dong Hyun Danny Kim (Corea del Sud, 2023 – 71’), proiettato presso DAMSLab @BOLOGNA
Per capire meglio come mai così tanti materiali riciclabili finiscono nei nostri oceani e nelle discariche, il regista Danny Kim racconta gli sforzi esistenti di riciclo e riciclo e le storie personali di cinque promotori del cambiamento in Corea del Sud.
PROIEZIONE FUORI CONCORSO A CHIUSURA DEL FESTIVAL
The Persian Version di Maryam Keshavarz (Usa, 2023 – 107 min) uno spaccato di genealogia al femminile iraniano-americana che riesce a raccontare con il linguaggio della fiction in un mix di comedy e drama una storia di vita importante e in linea con il festival.
Come di consueto il programma anche quest’anno affronterà – con proiezioni, talk e performance – QUATTRO TEMATICHE SPECIFICHE per ciascuna delle quattro giornate:
- 22 NOVEMBRE – TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Giornata con focus su Migrazione
Alle ore 16.00 – dopo l’inaugurazione della manifestazione – si terrà il talk Migrazione: l’insostenibile limite dei confini moderato dai direttori del Festival Laura Traversi e Giampiero Judica con la partecipazione Jalal Albess (regista vincitore premio Gianandrea Mutti 2023), Valeria Weerasinghe (illustratrice e regista), Elena Granata (docente e saggista), Sara LemLem (Videomaker, fondatrice di DOTZ.media), Paule Yao (Archivio Memorie Migranti, attivista e vincitrice concorso Dimmi 2019).
Seguirà il monologo dell’attrice e autrice Paola Michelini: Viva L’arte.
- 23 NOVEMBRE – DAMSlab UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Giornata con focus su Ambiente
Alle ore 16.00 si terrà il talk Moda: l’insostenibile danno della vanità moderato da Ilaria Chiavacci (giornalista e autrice) con la partecipazione di Carlo Mazzoni (editore di Lampoon Magazine), Nastaran Rezaee e Yasaman Rezaee (fondatrici del marchio Pairi Daeza), Lucia Zappa (sustainability manager per il marchio Endelea), Francesca Sarteanesi, (fondatrice di Almeno Nevicasse). Il talk vuole offrire una riflessione critica sull’impatto che l’industria dell’abbigliamento può avere a livello ambientale.
Seguirà il monologo dell’attrice e autrice Paola Michelini: Less is more 2.0.
- 24 NOVEMBRE – DAMSLab UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
Giornata con focus su Intelligenza Artificiale
Alle ore 16.00 si terrà il talk IA: umanamente insostenibile? moderato Gaia Trussardi (artista e imprenditore) con la partecipazione di Leonardo Caffo (filosofo), Prof.ssa Alessandra Costanzo (Ordinario di campi elettromagnetici, UNIBO) e Marco Trabucchi (giornalista tech)
Seguirà il monologo dell’attrice e autrice Paola Michelini: Restiamo Umani.
- 25 NOVEMBRE – TEATRO COMUNALE LAURA BETTI @CASALECCHIO DI RENO
Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne
Alle ore 15.00 si terrà il talk Donne: sostenere l’insostenibile.
La moderatrice Marta Perego (giornalista e scrittrice) dialogherà con Lilia Giugni (docente universitaria, attivista e autrice di La rete non ci salverà) e Filippo Biolé (avvocato del lavoro, pari opportunità e diritti umani).
Alle ore 16.00 sarà la volta di una chiacchierata con diversi dei partner che hanno sposato il Terraviva Film Festival: Ida Lego (Reuse with Love), Susanna Zaccaria (Casa delle donne), Roberta Baldazzi (Rise Against Hunger Italia) e Jacopo Soranzo (Cefa).
Seguirà il monologo dell’attrice e autrice Paola Michelini: Introverse 2.0.
TERRAVIVA FILM FESTIVAL si pone come un’iniziativa culturale volta alla creazione di consapevolezza, mai come in questo momento necessaria e viva tra le nuove generazioni e come contributo verso l’accettazione e comprensione delle diversità culturali, di origine e religione. Con il coinvolgimento degli istituti scolastici della Città Metropolitana di Bologna verrà istituita anche quest’anno una giuria e un premio Terraviva studenti per il miglior film e cortometraggio.
Rinnovano anche nel 2023 la collaborazione con il festival eccellenze al femminile:
– Gaia Trussardi, artista e imprenditore, che ha curato l’organizzazione dei panel in collaborazione con la Direzione Artistica;
– Paola Michelini, autrice e attrice che condurrà una masterclass e sarà protagonista quotidiana di monologhi di diversa durata, veri e propri spettacoli che indurranno a una riflessione attraverso l’arte sui temi giornalieri della manifestazione;
– Priscilla Muscat, attrice ed educatrice professionale che sarà madrina della manifestazione anche quest’anno e condurrà una masterclass;
– Valeria Weerassinghe, già vincitrice del Premio Mutti 2021 che torna a firmare il poster del festival anche per questa edizione.
Confermate anche le numerose masterclass realizzate da professionisti: regia (con il vincitore del Premio Mutti 2020 Mounir Derbal), movimento creativo (con la coreografa e danzatrice Silvia Traversi), scrittura performativa (con l’attrice e autrice Paola Michelini) e recitazione (con l’attrice Priscilla Muscat), due lectiones magistrales di Laura Silvia Battaglia (giornalista e documentarista) e Prof. Marco Cucco (università di Bologna), oltre a un’esperienza di solidarietà partecipata – “It starts with a Meal di Rise Against Hunger”: saranno legate ai temi oggetto del festival e dedicate ai ragazzi dei licei e istituti superiori aderenti all’iniziativa.
Durante la cerimonia di premiazione di domenica 26 novembre alle ore 18 verranno consegnati:
– Premio “Raffaele Pisu 2023” al migliore film, conferito dalla Giuria tecnica, composta da: presidente Emilio Marrese (filmmaker), Valentina Lodovini (attrice), Riccardo Romani, (filmmaker), Niccolò Selmi (attore), Michele Bertini Malgarini (regista)
– Premio Terraviva Studenti al miglior film, conferito dalla Giuria degli studenti del Liceo Leonardo Da Vinci e Liceo Laura Bassi.
– Una Menzione speciale verrà conferita dagli studenti del Corso del Prof. Marco Cucco (università di Bologna)
Le proiezioni sono in programmazione tutti i giorni tra le 18 e le 22, i talk nelle ore precedenti. L’inaugurazione e la premiazione si terranno rispettivamente il 22 alle ore 16 e il 26 novembre alle ore 18 presso il Teatro Comunale Laura Betti. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti. Tutto il festival sarà anche fruibile gratuitamente in streaming su MYmovies al link https://www.mymovies.it/ondemand/terraviva/
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ASSEGNATI I PREMI DELLA QUARTA EDIZIONE DEL TERRAVIVA FILM FESTIVAL
ALLA QUARTA EDIZIONE DEL TERRAVIVA FILM FESTIVAL TRIONFA IL DOCUMENTARIO “20 DAYS IN MARIUPOL” SUI PRIMI GIORNI DELL’INVASIONE UCRAINA E IL CORTOMETRAGGIO “LOUD AND HERE” SULLE MOLESTIE SESSUALI NELLE SCUOLE IN CANADA, PREMIATI SIA DALLA GIURIA TECNICA CHE DAGLI STUDENTI
“ZERO WASTE” RICEVE IL TERRAVIVA GREEN AWARD
“SEVEN WINTERS IN TEHERAN” SI AGGIUDICA IL PREMIO DEL DIPARTIMENTO DELLE ARTI DELL’UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
Casalecchio di Reno (Bologna) – 27 novembre 2023. Si è conclusa ieri con l’assegnazione dei premi la quarta edizione del TERRAVIVA FILM FESTIVAL. Il festival cinematografico e di cultura – svoltosi sia in presenza a Casalecchio di Reno e a Bologna che in modalità on-line dal 22 al 26 novembre – anche quest’anno ha voluto – attraverso proiezioni, talk curati in collaborazione con Gaia Trussardi e masterclass – promuovere e approfondire temi sempre più attuali e urgenti come l’inclusione sociale, l’identità personale, l’immigrazione, la tutela dell’ambiente e la condivisione. Parola chiave dell’edizione appena trascorsa è stata l’INSOSTENIBILITA’, declinata nei vari focus giornalieri della manifestazione: il tema della migrazione, il tema dell’intelligenza artificiale e le sue possibili ricadute negative non solo creative e sociali ma anche sulla sostenibilità, il tema della moda e l’impatto che l’industria dell’abbigliamento può avere sulle nostre vite e infine il tema della questione femminile in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Fulcro della kermesse – è stato il concorso di lungometraggi e di cortometraggi provenienti da tutto il mondo giudicati da una prima giuria composta da studenti e da una seconda giuria tecnica formata da: il presidente Emilio Marrese (giornalista, filmmaker), Valentina Lodovini (attrice), Riccardo Romani (filmmaker), Niccolò Senni (attore), Michele Bertini Malgarini (regista).
Sia la giuria tecnica che quella degli studenti dei vari licei coinvolti si sono trovati d’accordo nella scelta finale di premiare con i maggiori riconoscimenti il film 20 days in di Mstislav Chernov , che racconta di come una squadra di giornalisti ucraini intrappolati nella città assediata di Mariupol lotta per continuare a documentare le atrocità della guerra, e il corto Loud and Here di Josiane Blanc in cui 23 ragazze adolescenti, dopo aver notato troppi casi di violenza sessuale non denunciati o impuniti nelle loro stesse scuole, decidono di prendere in mano la situazione per apportare un cambiamento significativo alla politica che riguarda i consigli scolastici di tutto il Quebec. In questo modo hanno riconosciuto il valore cinematografico di due opere che trattano della nostra contemporaneità raccontando la guerra in Ucraina e la questione sempre così attuale della violenza sulle donne.
Durante la cerimonia di premiazione del 26 novembre sono stati consegnati i seguenti premi con le relative motivazioni:
Dalla giuria tecnica:
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- Il Premio “Raffaele Pisu” al migliore lungometraggio 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov. Motivazione: “Questo documentario racconta da dentro i primi giorni dell’invasione russa in Ucraina in presa diretta, sotto una pioggia di bombe e colpi di cannone che seminano morte, distruzione, dolore, terrore, disperazione. Un film intriso di sangue e di realtà che testimonia senza filtri né ideologie politiche, senza alcuna pretesa di ricostruzione storica ma solo con quella di offrire l’unica verità certa: quella della devastazione cieca, inaccettabile e incomprensibile. 20 days in Mariupol restituisce anche dignità e valore al Giornalismo e al Documentario, grazie a quei giornalisti e documentaristi che rischiano – e perdono – le proprie vite solo perché il mondo veda coi proprio occhi e sappia quel che i dispacci ufficiali tacciono, quello che le parole non bastano a esprimere”;
- Menzione speciale per la sezione lungometraggio a Seven Winters in Teheran di Steffi Niederzoll. Motivazione: “Drammatica, sconvolgente e puntuale ricostruzione della vicenda della 19enne iraniana Reyhaneh Jabbari, condannata a morte per l’omicidio dell’uomo che tentava di violentarla e divenuta un simbolo mondiale di resistenza, nell’irrinunciabile speranza che il suo esempio e il suo sacrificio rimangano vivi a indicare l’unica via percorribile dal progresso umano e dalla civiltà”;
- Premio speciale della giuria sezione lungometraggio a Hawar, our banished children di Pascale Bourgaux. Motivazione: “Un’opera che assolve nel migliore dei modi a una delle principali missioni del documentario: quella di portare alla conoscenza del mondo vicende ignorate dai più, nascoste colpevolmente sotto il tappeto della Storia, come il tragico destino di migliaia di donne della comunità yazida dell’Iraq settentrionale e dei loro figli dimenticati, ragazze che in giovanissima età – ancora bambine – sono state strappate alle loro famiglie e alle loro vite, rapite e ridotte in stato di schiavitù sessuale dall’Isis, costrette a partorire bambini innocenti figli dello stupro”;
- Il Premio “Raffaele Pisu” al miglior cortometraggio Loud & Here di Josiane Blanc. Motivazione: “Per l’importanza e la forza del messaggio universale di cui si fa portatore, meritevole di essere riconosciuto, diffuso e incoraggiato: un premio e al tempo stesso un ringraziamento e un sostegno alla battaglia civile intrapresa da 23 ragazzine che, con la sola forza della propria passione e della propria rabbia, stanno combattendo contro l’ingiustizia e l’insensibilità di una società, di una mentalità e di un sistema scolastico che preferisce sminuire se non ignorare il tema delle molestie e delle violenza sessuali in classe. Un’iniziativa all’apparenza ingenua e utopica che invece è riuscita a mettere in imbarazzo la classe politica, creando un movimento culturale capace di accendere un riflettore su un aspetto tanto scabroso che l’attualità ci dice, purtroppo, non avere limiti geografici, perché riguarda tutte le ragazze e i ragazzi del mondo”;
- Premio speciale della giuria sezione cortometraggio a En attendant les robots” di Natan Castay. Motivazione: “Perché riesce a raccontare con un linguaggio originale e surreale il lavoro alienante dei nuovi schiavi del web , pagati un centesimo per ogni volto che riescono a cancellare da Google Street View, nell’angosciante provvisorietà e consapevolezza che saranno loroi prossimi caduti sulla trincea informatica, manovalanza destinata a essere sostituita dall’Intelligenza Artificiale non appena avranno esaurito il proprio compito a servizio di questa, come condannati costretti a scavarsi la propria fossa digitale dal proprio giustiziere”;
- Terraviva Green Award del Festival a Zero Waste di Dong Hyun Danny Kim.
Dalla giuria degli studenti:
- Il Premio Terraviva Studenti – Leonardo Da Vinci al migliore lungometraggio: 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov. Motivazione: “Eravamo a conoscenza di quella realtà ma vedendo questo docufilm ci siamo sentite più vicine e le scene più crude ci hanno fatto aprire gli occhi sulla situazione ancora attuale in Ucraina. Abbiamo percepito la guerra ancor più vicino a noi anche se geograficamente non lo è. Ci siamo immedesimate nella gente che la vive in prima persona ed è stato veramente doloroso vedere tutta quella disperazione nei volti, soprattutto quella dei genitori che hanno perso i loro figli. Le immagini parlano da sole, nonostante la voce narrante e le voci dei protagonisti. L’accompagnamento musicale dona carattere e aumenta la drammaticità delle sequenze, girate spesso con una camera a mano.Il montaggio è fatto estremamente bene, le sequenze seguono l’ordine cronologico dei 20 giorni che si succedono a Mariupol e il tutto risulta di estremo impatto”;
- Il Premio Terraviva Studenti – Leonardo Da Vinci al migliore cortometraggio: Loud & Here di Josiane Blanc. Motivazione: “E’ un cortometraggio che va dritto al punto riuscendo a trasmettere, in modo forte e chiaro, un messaggio molto importante proprio da giovane ragazze più o meno della nostra età, che si sono battute per i loro diritti; la presenza di molti primi piani e quello della ragazza che si vede all’ inizio, le luci naturali, le narrazioni dei personaggi alternate alle loro interviste, creano un’atmosfera uniforme e danno un ritmo quasi leggero, che rende ancora più toccante un argomento abbastanza forte e suscitano nello spettatore gli stessi sentimenti che provano le ragazze. Inoltre la musica di sottofondo è incoraggiante e sembra dare speranza alla loro voce di protesta”;
- Menzioni speciali Terraviva Studenti – Leonardo Da Vinci a Seven Winters in Teheran di Steffi Niederzoll e The Yellow Ceiling di Isabel Coixet;
- Il Premio Terraviva Studenti – Laura Bassi al migliore lungometraggio: 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov;
- Il Premio Terraviva Studenti – Laura Bassi al migliore cortometraggio, conferito dalla Giuria degli studenti del Liceo Laura Bassi: En attendant les robots” di Natan Castay;
- Menzioni speciali Terraviva Studenti – Laura Bassi a Loud & Here di Josiane Blanc e Las memorias perdidas de los àrboles di Antonio La Camera.
È stata anche assegnato il premio della Università di Bologna:
- Premio speciale Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, con una giuria composta dagli studenti del corso “Culture della produzione cinematografica” diretto dal Prof. Marco Cucco: Seven Winters in Teheran di di Steffi Niederzoll.
Testo del programma e della premiazione, video e immagini (ove non indicato diversamente) dall’Ufficio Stampa Echo Group. Aggiornato il 27 novembre 2023.