Uno studio di archeologia sperimentale, guidato da professori della Kent State University, ha mostrato come con il propulsore – anche noto come atlatl – si possa imprimere la stessa velocità ai proiettili, sia che a lanciarli siano gli uomini o le donne, riducendo quindi il divario tra i sessi nella caccia.

L’articolo Atlatl use equalizes female and male projectile weapon velocity è stato pubblicato sulla rivista Nature: Scientific Reports. 

Si intuisce facilmente perché la caccia svolta utilizzando armi da lancio (che servono cioè a lanciare proiettili) porti degli indubbi vantaggi al predatore umano, andando ad aumentare la distanza dalla preda animale, mantenendo il primo più nascosto e riducendo i rischi di infortunio (p. 1 dello studio in bibliografia).

Il propulsore, anche noto come atlatl, è uno strumento che spesso viene associato alla Mesoamerica (il nome atlatl è appunto nella lingua nahuatl dei Mexica, noti impropriamente ai più come Aztechi), ma è in uso da millenni, in epoca preistorica e anche in Eurasia e Australia.
Mentre il giavellotto (cioè una lancia che può essere utilizzata come arma da lancio) come invenzione avrebbe centinaia di migliaia di anni almeno, il propulsore ne avrebbe alcune decine di migliaia.

Il propulsore si basa sul principio della leva, sostanzialmente estendendo il braccio e quindi la gittata di lance o frecce. Veniva realizzato in legno, osso o corno.

Lo studio ha verificato l’ipotesi con una serie di esperimenti: 2160 lanci effettuati da 108 persone, tutte principianti (molti studenti dell’Università) che hanno utilizzato tanto il giavellotto quanto il propulsore. I risultati mostrano come il propulsore funga da livellatore, non solo aumentando la velocità dei proiettili, ma andando a livellare le velocità registrate da uomini e donne.

Atlatl equalizes female male projectile speed hunting
Con il propulsore o atlatl si può imprimere la stessa velocità ai proiettili, sia che li lancino uomini o donne, riducendo quindi il divario tra i sessi nella caccia. Esperimenti con l’atlatl nel Campus della Kent State University, con Bob Berg di Thunderbird Atlatl e Michelle Bebber. Crediti per la foto: Metin I. Eren

Secondo la ricercatrice Michelle Bebber, della Kent State University, il propulsore avrebbe potuto promuovere un’unificazione piuttosto che una divisione del lavoro. Dagli esperimenti è emerso che le donne riescono a lanciare lontano quanto gli uomini, con poco sforzo, riducendo così il vantaggio dei muscoli maschili, generalmente più grandi. La ricercatrice conclude che i risultati suggeriscono che le sepolture di uomini e donne con propulsore andrebbero quindi interpretate in maniera non dissimile.

La ricerca va quindi a supportare una serie di studi recenti che mostrano il potenziale nella caccia delle donne in epoca preistorica (e non). Aggiunge Bebber che si vedono le donne nel passato come passive, che solo gli uomini potevano essere cacciatori, ma sembra sempre più chiaro che non sia andata così. Una convergenza tra diversi campi, archeologia, etnografia e ora con moderni esperimenti, sembra mostrare come le donne potessero essere cacciatrici attive e di successo di prede grandi e piccole.

 

Riferimenti bibliografici:

Atlatl use equalizes female and male projectile weapon velocity, Scientific Reports (16-Aug-2023), DOI: 10.1038/s41598

Þegi þú, Týr, þú kunnir aldregi bera tilt með tveim; handar innar hægri mun ek hinnar geta, er þér sleit Fenrir frá.

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