MARTEDÌ 20 DICEMBRE IN PRIMA SERATA SU RAI1

FILUMENA MARTURANO – Tratto dalla commedia di EDUARDO DE FILIPPO – un film di FRANCESCO AMATO
con VANESSA SCALERA, MASSIMILIANO GALLO, NUNZIA SCHIANO, MARCELLO ROMOLO, FRANCESCO RUSSO, GIOVANNI SCOTTI, MASSIMILIANO CAIAZZO

Una produzione PICOMEDIA in collaborazione con RAI FICTION

SINOSSI
Filumena Marturano è una donna con un passato da prostituta. Convive da anni con Domenico Soriano, un ricco pasticciere.
È lei a governare i suoi affari e l’amministrazione della casa mentre l’uomo continua a fare la bella vita illudendosi di essere ancora giovane.
Per costringerlo a sposarla, Filumena si finge in punto di morte, ma appena dopo la celebrazione del matrimonio, Domenico scopre l’inganno e chiede l’annullamento. Solo allora la donna gli rivela che uno dei suoi tre figli, cresciuti in segreto, è in realtà suo.
Le certezze dell’uomo vacillano e il desiderio di scoprire quale dei ragazzi è sangue del suo sangue inizia a consumarlo.
Per Filumena però “ ‘E figli so’ ffigli. E so’ tutti eguali ”.
Filumena Marturano Francesco Amato
Vanessa Scalera, foto di Cristina Di Paolo Antonio

CAST ARTISTICO
FILUMENA MARTURANO VANESSA SCALERA
DOMENICO SORIANO MASSIMILIANO GALLO
ROSALIA NUNZIA SCHIANO
ALFREDO AMOROSO MARCELLO ROMOLO
DIANA ANNA IODICE
AVVOCATO BRUNO NOCELLA VITTORIO VIVIANI
RICCARDO MASSIMILIANO CAIAZZO
MICHELE FRANCESCO RUSSO
UMBERTO GIOVANNI SCOTTI
CIRO SALVATORE MISTICONE
PRETE GINO NARDELLA
CARMELA MARGHERITA DI RAUSO
LUCIA ALESSANDRA MANTICE
CONCETTA CLARA MORLINO
CARLA CAROLINA RAPILLO
BIANCA FRANCESCA SOMMA
MEDICO GIGIO MORRA

 

Filumena Marturano Francesco Amato
Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, foto di Cristina Di Paolo Antonio

 

CAST TECNICO
REGIA FRANCESCO AMATO
SOGGETTO EDUARDO DE FILIPPO
SCENEGGIATURA MASSIMO GAUDIOSO, FILIPPO GILI, FRANCESCO AMATO
DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA GHERARDO GOSSI
SCENOGRAFIA LUIGI BISCEGLIA
COSTUMI PAOLA MARCHESIN
MONTAGGIO LORENZO PELUSO
MUSICHE PAOLO VIVALDI
CASTING STEFANIA VALESTRO
AIUTO REGIA ANDREA ZULIANI
FONICO / SUONO IN PRESA DIRETTA GUIDO SPIZZICO
MONTAGGIO SUONO ALESSANDRA PERPIGNANI
ORGANIZZATRICE DI PRODUZIONE PAOLA VARGAS
PRODUTTRICI ESECUTIVE LINDA VIANELLO, CHIARA GRASSI
PRODUTTORE CREATIVO FRANCESCO PINTO
PRODUTTRICE RAI MARTA ACETO
PRODOTTO DA ROBERTO SESSA

Francesco Amato, Massimiliano Gallo, Vanessa Scalera, foto di Cristina Di Paolo Antonio

I PERSONAGGI

Filumena Marturano (Vanessa Scalera): una donna con un passato da “malafemmina” che combatte per la conquista della sua dignità di moglie di madre.

Domenico Soriano (Massimiliano Gallo): un uomo che non vuole crescere, ricco e distratto.

Scoprirà grazie a Filumena l’importanza di essere padre.

Alfredo Amoroso (Marcello Romolo): il portiere del palazzo dei due protagonisti, sempre coinvolto da Domenico Soriano nella sua disperata ricerca di un’improbabile giovinezza.

Rosalia (Nunzia Schiano): la serva fedele di Filumena, a lei deve tutto ed è l’unica a sapere cosa nasconde il passato della sua padrona.

I FIGLI DI FILUMENA

Michele (Francesco Russo) – Idraulico. Si è sposato molto giovane ed ha già 3 figli che non sanno chi è la nonna. Accoglie Filumena quando decide di andare via di casa.

Riccardo (Massimiliano Caiazzo) – Camiciaio. Ha un’attività commerciale a Via Chiaia, che utilizza non solo per vendere la sua merce ma per provare a conquistare quante più donne possibile.

Umberto (Giovanni Scotti) – Studente. È l’unico che ha voluto studiare, lavora in una piccola redazione giornalistica e scrive di tutto…soprattutto annunci mortuari.

Avv. Bruno Nocella (Vittorio Viviani): Un senatore che ha la legge dalla sua parte nel tentativo di concludere un matrimonio conveniente per una delle sue figlie, Diana.

Diana (Anna Iodice) – è la rivale di Filumena. Ha dalla sua la giovinezza e la bellezza.

 

NOTE DI REGIA

Sono abituato a fare lunghe chiacchierate con gli attori che vengono a fare i provini, prima di vederli in azione. Oltre al valore dell’interprete, cerco di capire che persone sono, che mondo frequentano, se sono ricchi o come campano, se sono innamorati, se sono in buoni rapporti con i parenti, e che genere di letture preferiscono. È un lavoro che mi arricchisce. Intimamente invidio il talento degli attori, la bellezza, e soprattutto il loro coraggio. Anche se non lo ammetterei mai (e mai lo concederei ai miei figli) avrei voluto essere attore. A dirla tutta – se la fortuna mi avesse baciato e mi avesse fatto attore – avrei voluto essere un attore napoletano. Non si è realizzato nulla di tutto ciò: non riesco a mettere in fila due battute neanche col testo sottomano, e soprattutto sono cresciuto in provincia di Cuneo, famosa a Napoli solo per i trascorsi militari di Totò. Peraltro, non bevo caffè, non sono scaramantico, tifo per una squadra finanziata da un’industria di automobili piemontese. Quando mi chiesero se mi incuriosisse l’idea di fare Filumena, dovetti dare alla mia coscienza una buona ragione per accettare. Anche una menzogna qualunque, che non fosse il vil denaro. La trovai, studiando l’opera di De Filippo, ma non era una menzogna: era l’amore per gli attori, appunto.

In quelle famose chiacchierate poi, un giovane attore, Giovanni Scotti, che nel film interpreta Umberto, mi disse una cosa che gli promisi mi sarei rigiocato quando i giornalisti legittimamente mi avrebbero chiesto conto di questa bizzarra impresa. Dunque questa è di Giovanni, ma ci credo anche io: Filumena è un testo vivo. E come è giusto che sia, vuole essere rappresentato. Vuole continuare a essere vissuto. Dagli interpreti e dal pubblico.

Forse perché la scrisse per la sorella Titina, il fatto è che Filumena è l’unica commedia in cui De Filippo sottrae al tema della famiglia quel sentimento di cinismo e rancore che caratterizza altri testi celeberrimi. Qui Eduardo si abbandona al melodramma.

Abbandonarsi all’amore: questo è il percorso di una tosta, indurita dalla vita, come Filumena. Il suo arco è chiaro. Una che all’inizio non sa che significa piangere, e che alla fine invece si commuove e ci dice che piangere è bello, e che la tenerezza è l’obiettivo della nostra vita.

Una grande storia d’amore, questo è Filumena. Molteplice: c’è quella con Soriano, c’è quella con i figli, c’è pure quella tra Soriano e i figli. Un regista di commedie sentimentali come me ci dovrebbe andare a nozze… E invece no: è qui che De Filippo si diverte ad agitare le certezze degli sventurati come il sottoscritto. L’unica lacrima che verserai – dice Eduardo a Filumena – sarà nell’ultima scena.

Un melodramma colmo di tenerezza, ma nascosta, o trattenuta, senza abbracciarsi mai, senza concessioni retoriche, senza una lacrima, fino alla fine. Questa è la sfida ambiziosissima che Eduardo ingaggia con il suo testo e i suoi personaggi, e ci consegna oggi.

Una celebrazione del lavoro dell’attore, in chiave tematica. Su questo aspetto abbiamo riflettuto con gli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Filippo Gili. Filumena è, a sua insaputa, un’attrice: nell’agonia recita una parte in maniera sublime – riesce a far credere a tutti che sta per morire per davvero. Ma non lo fa attraverso strumenti consapevoli. Lei sa come si recita perché ha molto vissuto e molto sofferto. Questo le hanno insegnato le lacrime mai versate: a recitare.

Nella mia visione, solo un’attrice oggi poteva fare Filumena. Vanessa Scalera. Non si è ispirata a Titina, né alla Loren, né alla Bianchi o alla Melato. Ha fatto la sua Filumena. Non ce lo siamo mai detti, ma rivedendola a film finito, credo l’abbia fatta come l’avrebbe fatta la Magnani.

LA COLLECTION DE FILIPPO

La collection De Filippo è un ambizioso progetto di trasposizione filmica dei capolavori teatrali di Eduardo De Filippo, grande protagonista del teatro italiano ed internazionale, che impegna la Rai nel suo ruolo centrale di Servizio Pubblico dedicato a custodire e rinnovare la memoria culturale del nostro Paese.

Le commedie di Eduardo fondono in un meccanismo perfetto la comicità con l’inquietudine, il ritmo dell’azione con la riflessione e, sotto un’apparente leggerezza, sono in realtà specchio amaro ed ironico della nostra società.

Dopo Natale in Casa Cupiello e Sabato, Domenica e Lunedì il progetto continua con Filumena Marturano, la commedia scritta per la sorella Titina che testimonia lo straordinario rapporto umano ed artistico tra i due fratelli.

Una commedia “eccezionale” con il suo avere, fin dal titolo, un protagonista al femminile, unico.
È
lei al centro della scena con il suo corpo invecchiato e dolente frutto di decenni di vita in una casa dove è la governante ma non la padrona. In quello spazio combatte per la sua dignità di essere moglie e madre.

Ancora una volta, come in quelle precedenti, il centro del racconto è la famiglia e la ricerca dell’armonia che Eduardo non ha mai avuto nella sua vita personale.

Per essere sé stessa Filumena costruirà una vita senza lacrime e ingannerà non solo Domenico ma l’intero mondo in cui vive.

Su questa figura straordinaria di donna ha lavorato Francesco Amato raccontando anche quello che accade al di fuori del testo teatrale, in una messa in scena di una città governata dagli uomini dove Filumena combatte perché “E ffigli so’ ffigli. E so’ tutte eguali”.

 

RAI FICTION 
presentaFILUMENA MARTURANO – Tratto dalla commedia di EDUARDO DE FILIPPO – un film di FRANCESCO AMATO con
VANESSA SCALERA, MASSIMILIANO GALLO,
NUNZIA SCHIANO, MARCELLO ROMOLO,
FRANCESCO RUSSO, GIOVANNI SCOTTI, MASSIMILIANO CAIAZZO

Una produzione PICOMEDIA in collaborazione con RAI FICTION

Prodotto da ROBERTO SESSA

MARTEDÌ 20 DICEMBRE IN PRIMA SERATA SU RAI1

Testo, video e foto dall’Ufficio Stampa Fosforo Press. Aggiornato il 14 Dicembre 2022.

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