Godzilla Minus One – il ruggito di un nuovo Giappone
Leggi qui la recensione di Francesco Ariani (3 dicembre 2023)
Leggi qui le informazioni ufficiali sul film
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Il 3 Novembre di questo anno è stato proiettato in Giappone l’ultimo film di Godzilla nell’era Reiwa, Godzilla Minus One – stilizzato anche come Godzilla -1.0 – mentre da noi la pellicola è in corso di proiezione nelle sale, in lingua originale sottotitolata, dall’1 al 6 Dicembre. La distribuzione si deve a Nexo Digital, che ha portato il film nelle sale come evento limitato a sei giorni, con un ristretto numero di cinema aderenti e il biglietto a prezzo maggiorato.
Godzilla Minus One giunge nelle sale come celebrazione dei 70 anni di Godzilla, il cui primo film girato da Ishirō Honda venne distribuito nei cinema giapponesi proprio il 3 novembre del 1954. La pellicola tra l’altro va a citare ripetutamente il film degli anni ’50, essendo ambientata poco dopo la fine della guerra a cavallo fra il 1945 e il 1947, con la prima apparizione del Kaiju sull’isola di Odo e facendo risalire le origini di Godzilla ad una possibile creatura preistorica, più che ad una divinità o ad una incarnazione degli elementi.
Questo film arriva tra l’altro in un momento in cui era decisamente sentita la necessità di far tornare una visione di Godzilla ad uno stile più giapponese, che si distaccasse quindi dal “semplice” intrattenimento del Legendary-Verse (anche noto come MonsterVerse). L’ultima pellicola Giapponese su Godzilla fu Shin Godzilla, del 2016, dopo la quale la Toho dovette astenersi dal pubblicare altri film sul mostro nell’immediata, a causa di un contratto con la Legendary. Ora che non c’è più questa limitazione, tutti i G-Fan del mondo sono potuti tornare in sala per godere di un Godzilla decisamente fedele all’idea originale. La pellicola è stata affidata a Takashi Yamazaki, che ne ha curato quasi ogni aspetto, compreso quello visivo con i VFX e la CGI.
Quando si parla di Godzilla e degli altri kaiju è infatti molto facile pensare ad un intrattenimento facile, costituito da enormi battaglie fra mostri che andranno a radere al suolo la malcapitata città che fa da cornice allo scontro. Ovviamente i mostri in scena saranno presenti e arrabbiati per motivi ben chiari, che possono variare dalla semplice tendenza naturale alla violenza, fino alla rabbia per riprendersi una terra che si identifica come propria (se si pensa ad esempio al Godzilla del Legendary-Verse). Ma molto difficilmente queste creature si riveleranno come una profonda metafora contro la quale si dovranno scontrare gli umani protagonisti delle pellicole: se ciò è presente, spesso si tratterà comunque di tematiche abbastanza lontane da quelle per cui è stato originariamente creato Godzilla.
Il mostro della Toho nel 1954 si fece simbolo del terrore nucleare post bellico, della volontà del Giappone di distaccarsi dal suo passato imperialista e dei fallimenti perpetrati in guerra. Godzilla Minus One assolverà allo stesso desiderio, spingendosi anche oltre e andando a toccare moltissime tematiche post belliche, che sono tutto sommato di attualità anche oggi. Godzilla come mostro rappresenterà la metafora di una guerra che non è ancora finita e che tormenta moltissimi uomini dell’arcipelago del Sol Levante.
L’articolo prosegue con elementi della trama. A chi non ami gli spoiler consigliamo la lettura solo dopo aver visto il film.
Il protagonista della pellicola, Kōichi Shikishima, era un pilota kamikaze che – spaventato alla certezza di morte del suo compito – fingerà un guasto al suo velivolo, raggiungendo l’isola di Odo per delle riparazioni. Lì, Godzilla, che è conosciuto come una leggenda locale, apparirà uccidendo tutti i suoi compagni, tranne un ingegnere e lui stesso. All’indomani della fine della guerra Kōichi dovrà fare i conti con un Giappone allo sbando, cercando di guadagnarsi da vivere come può, finchè la minaccia di Godzilla – che già riempie i suoi incubi – si rifà viva, questa volta molto più grande e pericolosa. Toccherà a lui e a tanti altri uomini coraggiosi affrontare un Godzilla pronto a devastare il Giappone ancor più di come abbia fatto la guerra, così da difendere una pace ritrovata che permetterà alle nuove generazioni di non affrontare alcuna guerra.
È proprio grazie a questo contesto narrativo che Godzilla, in questa pellicola, non rappresenta soltanto un mostro da abbattere, ma una metafora ben stratificata sulle paure e i rimpianti giapponesi. La maggior parte dei protagonisti del film ha vissuto la guerra ed è sopravvissuto, dovendo quindi portare sulle proprie spalle i traumi sia delle battaglie affrontate che della sconfitta, ai quali però solo loro sono sopravvissuti. In questo contesto, seppur la guerra si sia conclusa è Godzilla a riaccendere la paura del conflitto, a far riemergere i demoni che abitano nello spirito di molti Giapponesi che per chiudere i conti con il loro passato devono anche abbattere la bestia.
Ma Godzilla rappresenta anche nella più classica delle maniere il terrore per il nucleare, ma in un modo decisamente meno astratto che nel passato. Una delle caratteristiche visive più note del kaiju è il suo famoso “soffio atomico”, con il quale la bestia è in grado di distruggere qualsiasi cosa sul suo cammino. Il soffio del Godzilla di questa pellicola è forse il più potente mai portato in scena in un film live action, talmente violento da generare un’esplosione dalle sembianze di una bomba nucleare, accompagnata a sua volta da una fitta pioggia radioattiva. Si tratta di un modo decisamente didascalico di rappresentare il terrore dell’atomo insito nei Giapponesi, ma il primo soffio atomico della pellicola riesce benissimo a imprimere nella mente del fruitore il terrore che Godzilla instilla nei Giapponesi e quindi, di rimando, quando la bomba atomica riesca ancora a permeare le loro paure più intime.
Il film si spinge anche oltre, andando a criticare apertamente la gestione della guerra e della nazione da parte del governo giapponese, più e più volte. Fra battute nel momento giusto e monologhi in cui i personaggi ragionano sul valore che il governo ha assegnato alle loro vite, da questo lato dell’oceano fa strano vedere un film che rivaluta così in negativo la sua storia quando il suo popolo in genere cerca piuttosto di dimenticare quegli anni, piuttosto che affrontarli. Senza ombra di dubbio Godzilla Minus One equilibra la bilancia, ponendo moltissima enfasi sulla laboriosità ed ingegnosità del popolo giapponese, che in questa pellicola affronta Godzilla con pochissime armi e poche intuizioni geniali.
Il film è ricco di scene che rimandano al passato del franchise, ma ci gioca anche per prendere un po’ in giro il fruitore: basti pensare alla scena in cui viene presentato il piano per battere Godzilla e, quando sembra chiaro che stia per essere presentata l’arcinota Oxygen Destroyer, lo scienziato propone invece tutt’altro. Sotto questo punto di vista è il caso di dire che la scelta di giocare con il passato ma distaccarsene è interessante, seppur sia stata portata avanti con un po’ di ingenuità. Il film infatti pecca numerose volte di una scrittura un po’ autoindulgente, fra personaggi che ritrovano la propria amata in mezzo ad una folla di centinaia di persone urlanti, distanze coperte in lassi di tempo un po’ inverosimili e piani basati sulla fisica e la fisiologia di base, che però vengono portati avanti con soluzioni che fanno veramente poca attenzione ai dettagli.
Queste ingenuità possono senza ombra di dubbio minare il gradimento della pellicola, che sostanzialmente avanza con colpi di scena spesso tirati per i capelli: ciononostante quanto avviene a schermo ha sempre uno scopo e delle conseguenze che i personaggi vivranno appieno, con una recitazione estremamente convincente, seppur molto Giapponese e sicuramente lontana dai canoni occidentali a cui siamo abituati. Allo stesso modo, il film si lancia in alcune prodezze registiche, soprattutto quando è in scena Godzilla, fra le quali vorrei citare uno stupendo carrello in mezzo alle gambe del mostro, che cala il fruitore incredibilmente nella pellicola, mostrando la possenza di Godzilla e le sue dimensioni enormi.
Volendo focalizzarci su Godzilla in quanto mostro portato su schermo, il suo design sembra richiamare in parte sia la sua controparte dell’era Millennium che quella dell’era Heisei, ma con un gusto completamente diverso per via dell’uso della CGI. Sia Godzilla che molti dei mezzi che lo affrontano sono realizzati in digitale, non con miniature e costumi, allontanandosi quindi dallo stile Tokusatsu, che tanto ha reso famose e caratteristiche le vecchie pellicole del mostro. Si tratta di una decisa retromarcia rispetto alle scelte fatte per rappresentare il kaiju in Shin Godzilla nel 2016, ma per quanto la CGI possa apparire non perfetta in alcune scene, il risultato è ottimo quando necessario. È anche il caso di fare un plauso alla colonna sonora del film, che si avvale delle tracce realizzate da Naoki Satō e il riutilizzo di alcune tracce originali di Akira Ifukube, storico compositore del franchise.
Godzilla Minus One è un film fatto dai Giapponesi per altri Giapponesi e per tutti gli affezionati che da anni volevano rivedere su schermo il Godzilla della loro infanzia. Si tratta di un elogio al franchise assolutamente dovuto e ben realizzato, che sicuramente può risultare ostico per un pubblico non avvezzo a questa corrente, ma che riesce nel suo scopo e si configura come un ottimo film a prescindere dai propri trascorsi con i kaiju.
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A 70 anni dall’uscita del primo epico film che ha dato vita alla leggenda è già Godzillamania
IL RE DEI MOSTRI È TORNATO: GODZILLA MINUS ONE
È PRONTO A TRAVOLGERE I CINEMA DI TUTTO IL MONDO
Il nuovo capitolo del fenomeno globale targato TOHO arriverà nelle sale dal 1° dicembre 2023 in contemporanea mondiale mentre in Giappone sale la febbre dei fan per l’attesissima première internazionale di Tokyo
Elenco sale su: https://www.nexodigital.it/godzilla-minus-one/
Arriva nelle sale italiane e in quelle di tutto il mondo dall’1 dicembre GODZILLA MINUS ONE, il nuovo impressionante capitolo del fenomeno globale Godzilla dedicato al Re dei Mostri e prodotto dall’iconica Casa di produzione TOHO. Confermato come evento di chiusura del Tokyo International Film Festival e al centro di una dilagante Godzillamania, in Italia GODZILLA MINUS ONE sarà distribuito al cinema solo dall’1 al 6 dicembre 2023 come evento speciale in esclusiva da Nexo Digital (elenco sale su nexodigital.it) in versione originale sottotitolata in italiano.
L’appuntamento sul grande schermo coincide con il 70° anniversario del debutto cinematografico di Godzilla e ci trascina nel Giappone del dopoguerra, su cui incombe un nuovo terrore. È Godzilla, che costringe la popolazione del paese devastato dal conflitto a combattere nuovamente per la sua sopravvivenza. Takashi Yamazaki (“The Eternal Zero”, “Always: Sunset on Third Street”, “Parasyte: Part 1”) firma la regia, la sceneggiatura e i VFX del film, che vede protagonisti da Ryunosuke Kamiki, Minami Hamabe, Yuki Yamada, Munetaka Aoki, Hidetaka Yoshioka, Sakura Ando e Kuranosuke Sasaki.
Quello di Godzilla, nato dall’omonimo film del 1954 diretto da Ishirō Honda e diventato immediatamente un classico del genere, è stato riconosciuto dal Guiness World Records come il franchise cinematografico più longevo al mondo. Dalle sue origini come allegoria della bomba all’idrogeno, Godzilla si è evoluto in un amato fenomeno dei “kaiju“, i terribili mostri della fantascienza giapponese, superando i confini cinematografici e diventando una pietra di paragone culturale anche nel mondo della musica e del gaming.
Il film è distribuito in Italia in esclusiva da Nexo Digital in collaborazione con i media partner Radio Deejay, MYmovies.it e VVVVID.
Comunicazioni ufficiali, video e immagini dall’Ufficio Stampa Nexo Digital. Aggiornato il 7 e il 28 novembre 2023.