Conversazione sul concetto di “Espansione”

(cosmica, antropica, mentale, artistica, musicale etc.…)

Partecipano :

Catalina.O.Curceanu (fisico-INFN-LNF Frascati ), Amedeo Balbi (fisico-Univ.Tor Vergata), Paolo Balmas (storico dell’arte- Univ. La Sapienza-Roma ), Irmela Heimbächer (musicologa – Pres.Fondaz. Isabella Scelsi ), Anselmo Aportone (docente di Filosofia- Univ. Tor Vergata-Roma)

Museo delle Mura

Domenica 13.11.2016 – h. 10.30

Nell’ambito della Mostra “Trasmutazioni & Trasmigrazioni”

con opere di Antonio Aportone – AP.or.T1

a cura di Paolo Balmas

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Le idee di Trasmutazione e Trasmigrazione sono legate all’analisi dei “fenomeni trasformativi” in quanto processi dinamici ininterrotti che investono una molteplicità di eventi, in un “movimento vitale” che coinvolge “materie” ed “energie”.

Si vogliono indagare i rapporti tra “materia chiara” e “materia oscura” che da sempre si dissociano e si riassociano mosse da energie (anch’esse chiare ed oscure) in una fluttuazione continua negli spazi (determinati ed indeterminati) in attesa di sensate (per noi) configurazioni e determinazioni.

Il processo che le determina è “l’estensione spaziale delle materie”, un processo di “Espansione” che avrebbe avuto inizio da un punto centrale di concentrazione dell’energia.

La ricerca delle ragioni è compito della Fisica teorica, la riflessione sulle possibili motivazioni e implicazioni può essere coadiuvata dalle ricerche filosofiche o del fare artistico (ad es. in ambito visivo o musicale) in relazione alle possibili visioni antropiche.

Nelle “espansioni” risulta rilevante la dipendenza da presupposti “energetici” in un ciclo di mutazioni che lega le stesse condizioni umane e le sue collocazioni spazio-temporali (con allusioni al rapporto tra visibile e invisibile).

Il genere umano partecipa a dinamiche espansive interpretate finora in senso positivo per quanto attiene l’espansione delle energie mentali, in senso spesso problematico per quanto attiene le espansioni fisico-territoriali o economiche.

Resta da chiedersi se sia il caso, oltre che di com-prendere, di cercare sintonie o assonanze tra i vari tipi di espansione o se tutto debba rimanere distinto e relegato al solo studio scientifico….

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La mostra Trasmutazioni & Trasmigrazioni, promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, comprende una rassegna di opere di Antonio Aportone che alludono al’idea di “Espansione”, scelte in funzione di un percorso di successivi richiami e rimandi, in sintonia con lo spazio monumentale – espositivo.

I lavori sono integrati da un “tessuto sonoro” con opere di Giacinto Scelsi (con la consulenza della Fondazione Isabella Scelsi) e da immagini di personaggi storici che, in vari ambiti, hanno impiegato le energie vitali per una espansione costruttiva ( ad es. J. Beuys, A.Cederna, V. Guerin, R. Parks,

A. San-Suu-Ky, P. Soleri, R. Steiner etc.).

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Museo delle Mura

Via di Porta San Sebastiano, 18 – Roma

Ingresso gratuito – da martedì a domenica ore 9.00 – 14.00 (ingresso fino alle 13.30).

Info 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

www.museodellemuraroma.it

www.museiincomune.it

www.zetema.it

Trasmutazioni & Trasmigrazioni

Opere di Antonio Aportone – AP.or.T1

A cura di Paolo Balmas

Museo delle Mura

24 Settembre -20 Novembre 2016

Inaugurazione

Sabato 24 Settembre, ore 11.00

Trasmutazioni & Trasmigrazioni, mostra promossa da Roma Capitale Assessorato alla Crescita Culturale di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, presenta una rassegna di opere di Antonio Aportone scelte in funzione di un percorso di successivi richiami e rimandi, in sintonia con lo spazio monumentale – espositivo. I servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura.

Il progetto espositivo è frutto di un percorso di riflessione (ormai quarantennale) che analizza i “fenomeni trasformativi” in quanto processi dinamici ininterrotti che investono una molteplicità di fenomeni, in un “movimento vitale” che coinvolge “materie” ed “energie”.

Le opere tendono ad essere “immagini concettuali” per indagare i rapporti tra “materia chiara” e “materia oscura” che da sempre si dissociano e si riassociano mosse da energie (anch’esse chiare ed oscure) in una fluttuazione continua negli spazi (determinati ed indeterminati) in attesa di sensate (per noi) configurazioni e determinazioni .

La Tematica comune sottesa a tutte le opere è dunque “l’estensione spaziale delle materie”, una ricerca legata a riflessioni afferenti alla Fisica teorica , alla riflessione sullo Statuto del fare artistico in relazione alle possibili visioni antropiche e ad un eventuale interpretazione cosmica. Essa verte sulle condizioni “energetiche” in un ciclo di mutazioni che lega il sentire umano e le collocazioni spazio-temporali (con allusioni al rapporto tra visibile e invisibile). Si mira a “catturare l’Attimo” per farlo diventare meno finito o duraturo, tra “Inconsistenza” e “Durata” , tra il non è ancora ed il “non è più”, nell’impossibilità di fermare gli eventi, a capirne le modificabilità o gli “Stati in transito”.

La Mostra si sviluppa in tre sale al secondo livello del museo: due sale circolari all’interno delle torri e la sala a pianta rettangolare che le collega. In questa sala sono presentati alcuni tra i primi lavori dell’artista, dedicati all’idea di “espansione” (espressa in tensioni filamentose, vortici e ondulazioni). Nelle sale circolari i lavori più recenti: nella prima opere dedicate all’espansione di frammenti in ri-configurazione (trasmigrazioni delle materie); nell’altra dedicata ai mutamenti energetici (trasmutazioni ad opera di energie chiare ed oscure).

La sintonia instaurata con il luogo espositivo è nella ricerca di uno statuto del fare artistico che guarda al proprio specifico (le centralità) e ai territori circostanti (le altre discipline) verso oriente (ove conduceva la “regina viarum”) nella ricerca di compensazioni tra spiritualità e scientificità.

I lavori saranno integrati da estensioni sonore di Giacinto Scelsi (autorizzate dalla Fondazione Scelsi) e da immagini di personaggi storici che,in vari ambiti, hanno impiegato le energie vitali per una mutazione collettiva ( Es. J.Beuys, V.Guerin, R.Parks, A.San-Suu-Ky, P.Soleri, R.Steiner etc.).

Nei fine settimana l’autore incontrerà i visitatori per interagire sulla “interpretazione” e la dimensione “fisico-concettuale” delle opere.

Museo delle Mura

Via di Porta San Sebastiano, 18 – Roma

Ingresso gratuito

da martedì a domenica ore 09.00 – 14.00 (ingresso consentito fino alle 13.30).

Info

Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00)

www.museodellemuraroma.it

www.museiincomune.it

www.zetema.it

Testi e immagine da Ufficio Stampa Zètema – Progetto Cultura

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