Giovedì sera al Museo Nazionale Romano | Programma settembre 2017
Le Terme di Diocleziano, le più estese del mondo antico, sono la sede storica del Museo Nazionale Romano. Istituito nel 1889, riunisce uno dei più straordinari patrimoni artistici d’Italia suddiviso, tra il 1995 e il 2001, con altre tre sedi museali: Palazzo Massimo alle Terme, Palazzo Altemps e Crypta Balbi. Il museo alle Terme di Diocleziano introduce alla protostoria dei popoli latini e ospita un’ampia sezione epigrafica che racconta la nascita della lingua latina e illustra esaurientemente tutti gli aspetti della società romana.
Non va dimenticato il complesso termale in cui sorge il museo, da solo esempio della magnificenza antica. Le terme furono erette in soli otto anni, tra il 298 e il 306 d.C., nella zona tra i colli Viminale e Quirinale e si estendevano su una superficie di oltre 13 ettari.
Palazzo Massimo alle Terme custodisce una delle più complete rassegne d’arte antica del mondo. Tra i capolavori si annoverano i grandi bronzi del Pugile e del Principe ellenistico o tra la statuaria il Discobolo e l’Augusto pontefice. Di grande pregio i complessi di affreschi – come le pitture di giardino della Villa di Livia e gli affreschi della Villa della Farnesina -, stucchi e mosaici. Interessante è anche la sezione dedicata alla monete e ai gioielli, dove sono tra l’altro custoditi gli unici esempi pervenuti di scettri imperiali.
A pochi passi da piazza Navona, in Palazzo Altemps, la superba dimora rinascimentale dell’omonimo cardinale ricca di affreschi e pregevoli decorazioni, sono esposte le collezioni di statuaria antica delle grandi famiglie nobili romane, che comprendono anche testimonianze egizie. Tra queste spicca la raccolta Boncompagni Ludovisi, con capolavori magnogreci come il Trono Ludovisi, ellenistici come il gruppo del
Galata suicida e imperiali come il sarcofago con scene di battaglia noto come Grande Ludovisi. Dal 2013 è esposta parte della collezione di archeologia di Evan Gorga. Il museo si è così aperto al tema del collezionismo d’inizio Novecento ponendo un confronto con quello delle grandi famiglie rinascimentali.
Fonte dati:
Ufficio stampa Electa per il Museo Nazionale Romano
Come da MiBACT, redattore Renzo De Simone