17 Marzo 2015

I DUE PARCHI “PIÙ BELLI D’ITALIA” 2014: IL REAL BOSCO DI CAPODIMONTE A NAPOLI E VILLA SAN MICHELE A CAPRI! SI APRE LA STAGIONE DELLE VISITE

Il Premio “Il Parco Più Bello”, da oltre dieci anni seleziona i parchi e i giardini pubblici e privati visitabili per promuovere a livello nazionale e internazionale un “turismo verde” di qualità che permetta al grande pubblico di scoprire questo prezioso patrimonio ad oggi ancora poco conosciuto.
I nomi dei vincitori della XII edizione del concorso per il 2014 sono:
IL REAL BOSCO DI CAPODIMONTE A NAPOLI E VILLA SAN MICHELE A CAPRI!
Il Comitato Scientifico ha voluto premiare due gioielli naturalistici di ineguagliabile bellezza con l’intento che possano fare da volano alla rivalutazione di tutto il comprensorio, e dare il giusto merito ad importanti interventi di recupero e valorizzazione nonché alle attività e agli appuntamenti culturali che rendono questi spazi dei veri e propri “angoli di paradiso” più vivi che mai, scegliendo proprio il momento dell’apertura della stagione di visite per rendere ufficiali i nomi dei vincitori.
Il Real Bosco di Capodimonte a Napoli
è Il Parco Più Bello d’Italia 2014 per la categoria Parchi Pubblici
Due parchi che distano solo quaranta chilometri uno dall’altro ed impreziosiscono la città di Napoli dai due poli opposti, in un abbraccio verde di invidiabile bellezza: Villa San Michele, piccolo gioiello botanico, architettonico ed artistico, eclettico e rigoglioso affacciato sul Golfo e amministrato dalla Fondazione Axel Munthe Villa San Michele sotto la guida del Console Staffan De Mistura; il Real Bosco di Capodimonte, adagiato su una collina ai margini della città, un parco storico e botanico di grandissimo interesse gestito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e riportato agli antichi splendori grazie al lavoro del Soprintendente Giorgio Cozzolino e del suo staff.
Partiamo proprio dalla terraferma a nord di Napoli, dove si estende appunto l’antica “Delizia Reale”, il Real Bosco di Capodimonte che faceva parte di quel sistema di territori, ad uso della Corona, denominati in età borbonica “siti reali”.
Il Real Bosco di Capodimonte, nato come sito di caccia e azienda agricola per iniziativa di Carlo III di Borbone, salito al trono di Napoli il 10 maggio 1734, è un complesso urbanistico che si estende su una superficie di 134 ettari, di grandissimo interesse storico e botanico (circa 400 entità vegetali impiantate sull’area nel corso di due secoli) con un patrimonio architettonico costituito da 16 edifici storici risalenti al XVIII – XIX secolo, originariamente funzionali alle attività venatorie e produttive che vi si svolgevano e all’ospitalità delle famiglie dei “lavoranti”.
I prodotti venivano conservati in appositi edifici o messi in vendita, mentre fiori e la frutta pregiata, coltivati nel Giardino Torre, erano destinati alle residenze reali. La produzione più preziosa fu quella della Real Fabbrica della Porcellana, certamente la più famosa delle Manifatture Reali impiantate nel Regno di Napoli.
L’odierno aspetto del Bosco è il prodotto di stratificazioni sovrappostesi sull’originario impianto settecentesco e testimonia l’evoluzione del gusto a Napoli nell’arte del “giardinaggio”. In particolare è frutto del lavoro del botanico Dehnardt che trasformò i giardini conferendogli un aspetto “romantico” in stile inglese, arricchendo il Parco di nuove specie arboree dal fascino esotico, testimoni di terre e culture lontane: olmi, querce, castagni, cipressi, tigli.
Dalla primavera del 2014, con fondi POIn, il MiBACT – Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed antropologici per Napoli e provincia,  sotto la guida de Soprintendente Giorgio Cozzolino ha avviato un importante lavoro di restauro. Gli interventi previsti sono funzionali al recupero delle attività produttive qui storicamente radicate, alla formazione dei giovani e alla realizzazione dei servizi: riguardano 7 edifici e 5 aree per un totale di 5.299 mq. di superficie utile coperta, 22.920 mq. di aree utili scoperte, 8.886 mq. di terreni. I lavori, che saranno completati entro dicembre 2015, caratterizzeranno il sito sia come “azienda” che come “laboratorio di conoscenza e del saper fare insieme”.  (Per maggiori info si veda approfondimento a pag. 7)
Per la selezione dei vincitori il Comitato scientifico ha valutato i seguenti parametri: l’interesse botanico e storico-artistico, lo stato di conservazione, gli aspetti connessi con la gestione e la manutenzione, l’accessibilità, la presenza di servizi, le relazioni con il pubblico e la promozione turistica. La giuria si compone di sette accademici esperti e professionisti del settore: Vincenzo Cazzato (presidente, Università del Salento, per anni coordinatore del Comitato ministeriale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Alberta Campitelli (Dirigente dell’Ufficio Ville e Parchi Storici della Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma), Marcello Fagiolo (Presidente del Comitato nazionale per lo studio e la conservazione dei giardini storici), Ines Romitti (architetto paesaggista AIAPP – IFLA), Rossella Sleiter (giornalista, collaboratrice per anni di “Linea Verde”, responsabile della rubrica dedicata ai giardini de “Il Venerdì di Repubblica”), Luigi Zangheri (già Presidente del
Comitato scientifico internazionale per i paesaggi culturali ICOMOS-IFLA, presiede l’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze), Margherita Azzi Visentini (Politecnico di Milano).
Il network “Il Parco più Bello d’Italia”, che conta ad oggi oltre 1000 luoghi incantati in tutta Italia, è attivo con tutte le informazioni di visita, eventi e molto altro, nella guida online www.ilparcopiubello.it e sulle pagine Facebook e Twitter “Il Parco Più Bello”.
http://www.sbapsae.na.it/

 
Come da MIBACT, Redattrice Rosa Romano

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