12 Gennaio 2016
Sir_Ernest_Henry_Shackleton_in_1917
Un nuovo studio pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine suggerisce che l’esploratore britannico Ernest Henry Shackleton soffrisse del disturbo congenito noto come difetto interatriale (atrial septal defect, colloquialmente “hole in the heart”, in Inglese).
Alla base di queste conclusioni ci sarebbero soprattutto le annotazioni nei diari dell’ufficiale medico nella seconda spedizione antartica (1907-1909), ma i sintomi sarebbero presenti anche in importanti episodi precedenti e successivi: si manifestarono come collassi, debolezza o difficoltà nel respirare, fino alla morte nel 1922. Nello studio si sottolinea come Shackleton fosse assai riluttante a farsi controllare, e di come forse fosse comunque al corrente della situazione, essendo suo padre medico.

Lo studio “Shackleton’s heart”, di Ian Calder e Jan Till, è stato pubblicato sul Journal of the Royal Society of Medicine.
Link: Journal of the Royal Society of MedicineEurekAlert! via SAGE; The Guardian
Sir Ernest Henry Shackleton (1917), foto BAinLibrary of Congress, da WikipediaPubblico Dominio.

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