Mississippi Solo. L’imprevedibile avventura fluviale di Eddy L. Harris
Un duetto travolgente quello di Eddy L. Harris e del suo amatissimo fiume Mississippi.
Edito da La Nuova Frontiera e ultimo volume della collana La frontiera selvaggia, Mississippi Solo si aggiudica un posto d’onore nella classifica delle letture più belle fatte nel 2023. Ebbene sì: il fascino irresistibile della natura colpisce ancora e questa volta il cuore in questione è quello dello scrittore americano Eddy L. Harris che nel 1986, all’età di trent’anni, decide di discendere in canoa lo straordinario fiume Mississippi, partendo dalla sorgente in Minnesota fino a raggiungere il Golfo del Messico. Un’impresa audace e fuori dagli schemi farcita con deliziose scorpacciate di pesce gatto, chiatte gigantesche a ricoprire il ruolo di mostri fluviali, cervi che costeggiano le rive e l’insieme di tutte quelle storie che inevitabilmente un fiume porta con sé.
“Lo faccio, abbandonandomi al fiume. Trattengo il respiro e mi lancio. Prendo velocità e vengo proiettato fuori dal tunnel, con l’impressione di aver percorso delle rapide o aver fatto un giro sulle montagne russe. Dietro di me il fiume ruggisce con forza, ma qui si allarga e ben presto diventa di nuovo placido, di nuovo lento e trasparente. Proseguo.”
Il Mississippi. La spina dorsale d’America con le sue acque calme e le sue rapide turbolente. Con il suo corso prima lineare e poi tortuoso. L’incantevole esempio di come la natura è in grado di dialogare con chi ha il coraggio di immergersi per ascoltare. Harris restituisce a noi lettori e lettrici un’avventura senza filtri, facendo così apparire Mississippi Solo un vero e proprio dono del fiume. Un ciottolo emerso dall’acqua, levigato dalle correnti e dalle storie. E allora sì. La spontaneità commovente di Harris mi ha reso insofferente alle stanze chiuse, ai luoghi angusti e limitati. Ha risvegliato quel desiderio intrinseco alla natura umana di procedere nella vita con un irrefrenabile spirito di avventura. Ha riacceso quella scintilla interiore che brilla e ondeggia tra fascino e terrore quando ci si avvicina a qualcosa di ignoto, a qualcosa di estraneo alla quotidianità.
“Ogni giorno sul fiume mi spoglio di nuovi strati della mia corazza esterna, fino a ritrovarmi totalmente solo con il mio io, alle prese con la mia irascibilità e la mia aggressività, spesso le mie paure. Non sono un supereroe. Solo un uomo, senza alcun superpotere. La vacanza è un viaggio esteriore, il pellegrinaggio un viaggio interiore. L’avventura unisce l’uno e l’altro.”
Come il Mississippi accoglie Harris, Harris accoglie il Mississippi e poi tutti noi, rendendo la storia di un singolo individuo una storia universale. Una storia ricca di ramificazioni dove miliardi di vite confluiscono in una sola per trasformare un’esistenza in qualcosa di ancora più luminoso e pulsante. Ho pensato più volte a Harris come a quello sconosciuto che per caso si siede accanto al tuo fuoco con occhi pieni di stupore soltanto per condividere con te una parte di quella meraviglia che ha vissuto. E nel momento esatto in cui ho riposto Mississippi Solo nello scaffale della libreria mi sono resa conto che quell’uomo con la canoa e la pagaia fosse, invece che uno sconosciuto, quanto di più simile a un amico potessi avere.
Mississippi Solo. Gallery, tutte le foto di Eddy L. Harris, per le quali si ringrazia La Nuova Frontiera
Nel profondo, in qualche modo, sento di aver attraversato quella lunga strada fluviale accanto a lui. Sento di aver compreso i momenti di paura e di allarme, di aver incontrato gli stessi volti impressi nelle pagine e di aver accolto quei frammenti di vita come se fossero anche miei. Ho visto volpi correre lungo le rive, ho imparato a superare una chiusa e ad ascoltare il richiamo dell’acqua. Ho acquisito una maggiore consapevolezza sul significato di essere un uomo nero che attraversa l’America dal Lago Itasca fino a New Orleans. Ho chiuso gli occhi cercando di capire cosa significhi davvero fondersi con la natura e mescolarsi con la sua forza gentile. Ho semplicemente viaggiato insieme a Harris e se un giorno dovesse capitare anche a voi di ritrovarvi Mississippi Solo tra le mani, se un giorno in libreria persi tra miliardi di libri i vostri occhi dovessero puntare in quella direzione allora accogliete quel richiamo e viaggiate. Viaggiate con Harris come ho fatto io. Viaggiate con Harris perché non ve ne pentirete.
Il libro recensito è stato cortesemente fornito dalla Casa editrice.