Spoleto, la 66° edizione del Festival dei Due Mondi si chiude con numeri da record: gran ritorno della lirica…

Cala il sipario sulla 66° edizione del Festival dei Due Mondi di Spoleto che tra polemiche e nuove sfide torna ai risultati precedenti la pandemia. È la direttrice amministrativa del Festival, Paola Macchi, a tirare le somme durante la conferenza stampa di chiusura che si è tenuta ieri pomeriggio nei giardini di palazzo Campello:

“Oltre 26.000 biglietti emessi e circa 675.000 euro di incasso. 58 titoli in cartellone per 203 rappresentazioni, sono stati ospitati oltre 700 artisti di 32 compagnie e impiegato uno staff di 245 persone”.

Immagini dalla conferenza stampa di chiusura. Foto ©Festival dei Due Mondi, Alessio Vissani

Sostenibilità, riqualificazione degli spazi, inclusione, parità di genere, nuove tecnologie, tutti temi che verranno riproposti anche l’anno prossimo.

“Personalmente posso essere solo contenta” ha commentato la direttrice artistica Monique Veaute dai giardini del festival davanti ai giornalisti, “abbiamo sviluppato una programmazione su diverse fasce orarie anche tenendo conto del turismo presente in città, in collaborazione con lo Studio Lewitt, il museo Collicola e la MaMa, per permettere alla gente di ritrovarsi ed è andata bene”.

Cala il sipario e con esso anche la magica atmosfera che si respira in città durante il Festival quando Spoleto permette, nel suo baricentro antropologico, una mescolanza di ceti e di conoscenze.

“In quei giorni se ti capita di sederti al bar puoi stare accanto a una ballerina famosa e non lo sai neanche”,

66° Festival dei Due Mondi di Spoleto
Foto ©Festival dei Due Mondi, Andrea Veroni

mi dice una signora alla quale chiedevo che cosa la colpiva di più della kermesse creata da Gian Carlo Menotti nel 1958.

Numeri alla mano, le soddisfazioni generali parlano chiaro: dalla sfida legata all’aver dislocato il Festival ad Assisi per la partecipazione di Cameron Carpenter, alla salita perplessa per il concerto inaugurale annullato per pioggia, fino al ritorno sul palco della lirica quale fiore all’occhiello del Festival che non a caso, con l’opera Orfeo ed Euridice di Christoph Willibald Gluck, aprirà l’edizione 2024 attesa dal 28 giugno al 14 luglio.

Buena Ventura al Teatro Romano di Spoleto (2 luglio 2023)
Foto ©Festival dei Due Mondi, Andrea Veroni

Impossibile tuttavia per il sindaco e presidente della Fondazione Festival, Andrea Sisti, non puntare i riflettori e tornare a parlare dei ritardi sulla ricostruzione post-sisma, per permettere alle persone di vivere il più possibile tutti i luoghi e connettere con maggiore stabilità ed equilibrio la parte bassa con la parte alta della città. Focus che, in ordine di futuro, tra confronti e investimenti sul territorio, dovrebbe a nostro parere rivalutare e rendere sempre più attrattiva Spoleto e i suoi esercizi commerciali ancora in sofferenza.

“L’effetto Festival si sente, è la nostra identità. Il ringraziamento che Rhiannon Giddens ha fatto dal palco per aver comprato un abito da Vagamé (negozio di abbiagliamento locale, ndr.) è l’esempio più bello per chi vive questa città”, ha concluso Sisti a margine della conferenza.

66° Festival dei Due Mondi numeri
Numeri da record al 66° Festival dei Due Mondi. Tucidide a Piazza del Duomo di Spoleto (29 giugno 2023)
Foto ©Festival dei Due Mondi, Andrea Veroni

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