3 Aprile 2015
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Uno dei più importanti manoscritti medievali del Regno Unito sta rivelando “fantasmi dal passato”, dopo che una nuova ricerca e il lavoro di imaging hanno scoperto strane facce e linee di versi che erano stati precedentemente cancellati dalla storia.
Data a partire dal 1250, il Libro Nero di Carmarthen (The Black Book of Carmarthen) è il più antico manoscritto medievale sopravvissuto ad essere scritto solo in Gallese, e contiene alcuni dei primi riferimenti a Re Artù e Merlino. Il libro è una raccolta di poesia che va dal nono al dodicesimo secolo insieme a linee religiose e secolari, ed è costruito sulle tradizioni degli eroi del folklore gallese e sulle leggende dell’Età Oscura.
Ad ogni modo, nonostante la sua importanza (il manoscritto è designato come  ‘MS Peniarth 1‘ nella Biblioteca Nazionale del Galles (National Library of Wales) e decadi di ricerca accademica, il lavoro di uno studente PhD dell’Università di Cambridge ha illuminato di promettenti nuovi versi il libro di 750 anni fa.
National Library of Wales

Myriah Williams e il Professor Paul Russell del Cambridge’s Department of Anglo-Saxon, Norse and Celtic (ASNC), credono che il possessore del libro del sedicesimo secolo, forse un uomo di nome Jaspar Gryffyth, abbia sommariamente cancellato secoli di versi addizionali, scarabocchi e annotazioni a margine che erano stati aggiunti al manoscritto durante i cambiamenti di mano che si verificarono negli anni.
Utilizzando una combinazione di luce ultravioletta e software per l’editing fotografico, comunque, il risultato della propensione del proprietario del sedicesimo secolo per la cancellazione è stato parzialmente rovesciato, per rivelare frammenti di poesia precedentemente non registrati nel canone dei versi gallesi. Attualmente i testi sono molto frammentari e hanno bisogno di molta più analisi, anche se sembrano essere la continuazione di un poema sulla pagina precedente con un nuovo poema aggiunto ai piedi della pagina.
Williams ha detto: “È facile pensare che sappiamo tutto quello che possiamo conoscere di un manoscritto come il Libro Nero, ma vedere questi fantasmi del passato riportati alla luce di fronte ai nostri occhi è stato incredibilmente emozionante. I disegni e versi che sono in corso di recupero dimostrano il valore del dare un altro sguardo a questi libri.
I margini dei manoscritti spesso contengono reazioni medievali e della prima modernità al testo, e queste possono gettare luce su quello che i nostri antenati pensavano di quello che leggevano. Il Libro Nero era annotato in modo particolarmente pesante prima della fine del sedicesimo secolo, e il recupero della cancellazione ha molto da dirci su quello che era già lì e cambiare la nostra comprensione dello stesso.”
Williams e Russell presenteranno una conferenza presso The National Library of Wales oggi (3 Aprile), parte di una mostra più ampia sulla vita e il lavoro di Sir John Price, possessore del Libro Nero. Lì, dettaglieranno alcuni dei loro ritrovamenti, sottolineando l’importanza della ricerca continuata sul manoscritto.
“Quello che abbiamo scoperto potrebbe essere solo la punta dell’iceberg in termini di quello che può essere scoperto quando le tecniche di imaging sono migliorate,” ha detto Russell. “Il manoscritto è estremamente prezioso ed incredibilmente importante – eppure potrebbe esserci ancora così tanto di cui non sappiamo.”
Nonostante il suo valore odierno, il Libro Nero di Carmarthen (così chiamato a causa del colore della sua rilegatura) non era una produzione elaboraa, ma piuttosto il lavoro di un singolo scriba che stava probabilmente collezionando e registrando durante un lungo periodo della sua vita.
Questo è prontamente visibile sulle stesse pagine del manoscritto; le prime pagine caratterizzano un’ampia trama del testo copiata su linee rigate in modo alternato, mentre in altre parti del manoscritto – probabilmente dove il vellum era scarso – la calligrafia è molto più piccola e le righe per pagina sono molte e fitte.
Che il Libro Nero possa essere stato un lavoro amorevole è anche riflettuto nel suo contenuto, dalla larghezza dei generi rappresentati. Questi spaziano dai brani di versi religiosi alla poesia di lode a quella storica.
Un esempio dell’ultima è il primo poema riguardante le avventure del leggendario Artù, che vede il celebre eroe cercare di entrare presso una corte non identificata ed espone le virtù dei suoi uomini al fine di essere ammesso.
Altri eroi sono lodati e compianti in un testo lungo noto come Englynion y Beddau, le Stanze delle Tombe (the Stanzas of the Graves), nel quale un narratore presenta conoscenze geografiche affermando di conoscere le sepolture di ottanta guerrieri. Artù appare anche qui, ma sono per dire che non può esser trovato: anoeth bid bet y arthur, ‘la tomba di Artù è una meraviglia’.
Altre figure famose compaiono nel lavoro, incluso Myrddin, forse noto ai più con l’Inglese ‘Merlin’. Ci sono due poemi profetici attribuiti a lui durante la sua fase di “uomo selvaggio”, e si trovano verso la metà del manoscritto, ma in aggiunta a cià il primissimo poema del libro è presentato come un dialogo tra lui e il celebrato poeta gallese Taliesin.
Sin dalla creazione della Historia Regum Britanniae da parte di Geoffrey of Monmouth nel dodicesimo secolo, c’è stata una connessione tra Carmarthen e Merlino, e ootrebbe non essere un caso che il Libro Nero apra con questo testo.
Approssimativamente, misura solo 17cm per 12.5 cm: il libro è composto da 54 pagine di vellum (pelle animale), ed è venuto in possesso della Biblioteca Nazionale del Galles, dopo l’acquisto nel 1904, insieme ad altri manoscritti, da parte di Sir John Williams, fondatore della stessa.
Link: traduzione da University of CambridgeSouth Wales Evening Post; The Independent; The Independent; LiveScience 1, 2

Re Artù come uno dei nove degni, dettaglio da “Christian Heroes Tapestry” datata circa al 1385 (AnonymousInternational Studio Volume 76, via http:/www.bestoflegends.org/kingarthur/), foto da WikipediaPubblico Dominio, caricata da Il Dottore.

National Library of Wales, Aberystwyth; foto di Ian Capper, da WikipediaCC BY-SA 2.0, caricata da Ham II.
 

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